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Gaza, news in diretta: identificati i corpi dei due ostaggi riconsegnati ieri, il vicepresidente Usa Vance incontrerà Netanyahu

Le notizie di oggi, mercoledì 22 ottobre, in diretta sulla tregua a Gaza tra Israele e Hamas. Identificati i corpi di due ostaggi riconsegnati ieri. Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, in Israele per tentare di salvare il traballante accordo, oggi incontrerà a Gerusalemme il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

22 Ottobre 2025 07:53
Ultimo agg. 10:45
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Le notizie di oggi, mercoledì 22 ottobre, in diretta sulla tregua a Gaza tra Israele e Hamas. Identificati i corpi dei due ostaggi riconsegnati ieri. Sono Tamir Adar, 38 anni, e Aryeh Zalmanovich, 85 anni.

Secondo le autorità israeliane, Adar sarebbe stato ucciso durante l'attacco del 7 ottobre 2023; Zalmanovich, agricoltore e tra i fondatori del kibbutz Nir Oz, era stato rapito durante l'assalto. La sua morte era stata confermata lo scorso dicembre.

Il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, arrivato ieri in Israele per tentare di salvare il traballante accordo a Gaza, oggi incontrerà a Gerusalemme il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Successivamente, dovrebbe vedere anche il presidente di Israele Isaac Herzog.

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10:45

A Nerviano attivisti di Ultima Generazione bloccano l'ingresso della Leonardo

Questa mattina alle 7.40 una ventina di attiviste di Ultima Generazione, Palestine Action Italia, BDS, Global March To Gaza e Milano per la Palestina hanno bloccato l'ingresso principale della sede di Nerviano della Leonardo Spa.

Le manifestanti hanno dialogato con i dipendenti dello stabilimento, portando un messaggio di responsabilità collettiva nel interrompere i rapporti con Israele. Dopo poco, sono giunti sul posto i carabinieri che hanno identificato le persone che hanno preso parte all'azione.

Una delle attiviste ha dichiarato: “Siamo qui a chiedere che i lavoratori e lavoratrici riconoscano il potere politico delle loro azioni, del loro tempo, del loro lavoro in solidarietà con ai lavoratori di Taranto che stanno portando avanti una petizione dall’interno per chiedere che tutti i rapporti commerciali che Leonardo intesse ancora con Israele vengano interrotti sia quelli diretti che quelli indiretti. Avete un enorme potere come dipendenti di questa azienda in questo momento storico”

A cura di Eleonora Panseri
10:32

Emirati Arabi: "Garantire sicurezza di Israele insieme a creazione di Stato palestinese"

Gli Emirati Arabi Uniti ribadiscono che l'annessione di territori palestinesi sarebbe considerata una "linea rossa", ma al contempo è importante garantire la sicurezza di Israele. Lo ha dichiarato l'ex ministro degli Esteri degli Emirati Arabi, Anwar Gargash, attuale consigliere diplomatico del presidente Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan.

In un'intervista al Reuters Next Gulf Summit ad Abu Dhabi, Gargash ha affermato che le visioni massimaliste sulle questioni palestinesi non sono più valide, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza di Israele insieme alla creazione di uno Stato palestinese sostenibile.

"Siamo molto risoluti riguardo a qualsiasi annessione nei territori palestinesi", ha insistio Gargash, aggiungendo che la normalizzazione con Israele "ci ha dato una leva sulla questione dell'annessione". Infine, il diplomatico ha riferito che sono in corso discussioni in merito all'invio di agenti e personale sul campo a Gaza.

A cura di Eleonora Panseri
10:15

La premier Meloni: "Pronti a partecipare a Forza internazionale per stabilizzare Gaza"

"Siamo pronti a partecipare a una eventuale Forza internazionale di stabilizzazione e a continuare a sostenere l'Autorità nazionale palestinese nell'addestramento delle sue forze di polizia e nel rafforzamento delle loro capacità operative". Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, parlando di Gaza.

"Dobbiamo ancora definire i dettagli del nostro contributo, ma – ha aggiunto – ritengo fin d'ora opportuno un passaggio parlamentare su queste materie e avremo quindi modo di approfondire insieme. E sono certa che, trattandosi di contribuire realmente e concretamente alla pace in Medio Oriente, tutte le forze in Parlamento non mancheranno di dare il loro sostegno convinto".

A cura di Eleonora Panseri
10:01

Media: il segretario di Stato Usa Rubio atteso domani in Israele per visita di 2 giorni

Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, arriverà domani in Israele per una visita di due giorni. Lo ha rivelato al Times of Israel un funzionario statunitense, precisando che l'annuncio ufficiale della visita è atteso in giornata. Scopo della visita, ha aggiunto la fonte, è sostenere l'attuazione del piano di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

La visita di Rubio arriva dopo quella del vice presidente Usa, J.D. Vance, e quella dei due inviati Usa, Steve Witkoff e Jared Kushner, che hanno negoziato l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

A cura di Eleonora Panseri
09:46

Wsj: "Hamas assicura lo stop a esecuzioni pubbliche"

Hamas ha detto ai mediatori che fermerà le esecuzioni pubbliche di membri di bande rivali, dopo che i mediatori hanno sostenuto che tali azioni avrebbero potuto dare a Israele una scusa per riprendere i combattimenti, hanno affermato funzionari arabi. Lo scrive il Wall Street Journal.

Trump ieri ha di nuovo affermato che Hamas "sarebbe stato sistemato molto rapidamente se non avesse sistemato la situazione da solo, perché stava violando il suo accordo". "Siamo determinati a far sì che questo accordo resti valido. Durerà, perché vogliamo che duri", ha dichiarato il leader di Hamas, Khalil al-Hayya.

A cura di Eleonora Panseri
09:26

Ahmed Yousef (Hamas): "Disarmo solo con garanzie, poi diventeremo partito"

"Ho spinto per i negoziati e per fermare la guerra perché è una catastrofe, un genocidio, che punta a espellere i palestinesi da Gaza. Bisognava fermarlo il prima possibile. Dal secondo o terzo giorno di guerra ho capito che sarebbe stato devastante, che il 7 ottobre era stato un grosso errore".

Lo ha detto a La Repubblica Ahmed Yousef, veterano di Hamas, allievo dello sceicco Yassin, il fondatore dell'organizzazione. L'uomo afferma di non essere contrario alla soluzione dei due stati, ma di ritenere "che sia più solida e abbia maggiori possibilità di sopravvivere la soluzione di un solo Stato che concili la vita, religiosa e politica, di musulmani, cristiani ed ebrei".

Sul disarmo di Hamas, dice che "non ci si può fidare degli israeliani, servono garanzie di egiziani e turchi per convincere i palestinesi a smantellare le loro armi in cambio della protezione da qualsiasi attacco israeliano in futuro".

"Credo che il futuro di Hamas sia quello di avere un partito politico che faccia sua l'agenda dell'Olp, l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina – afferma – Serve un sistema di condivisione del potere".

"Ci sarà una condivisione del potere, noi ci crediamo e vorremmo farne parte Il futuro non sarà deciso da Abu Mazen, ma dalla volontà del popolo. La politica devono farla persone preparate, non i miliziani – conclude – Dobbiamo avere vere elezioni vere, lavorare con la diplomazia e l'Onu. Contare sulle nostre armi non ci porterà al risultato".

A cura di Eleonora Panseri
09:11

Alle 9 previsto incontro fra il vicepresidente Usa Vance e il premier israeliano Netanyahu

Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, arrivato ieri in Israele per tentare di salvare la traballante tregua a Gaza, prevede di incontrare a Gerusalemme alle 10 ora locale (le 9 in Italia, ndr) il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Poi, verso il mezzogiorno (ora locale), è previsto un incontro di Vance con il presidente di Israele, Isaak Herzog. Lo scrivono vari media, fra cui il Times of Israel. Ieri Vance ha dichiarato di credere che la tregua "reggerà" ma che occorrerà tempo per consolidarla. Sempre ieri, Netanyahu ha incontrato i due inviati di Donald Trump Steve Witkoff e Jared Kushner.

A cura di Eleonora Panseri
09:07

Il premier Netanyahu licenzia il suo consigliere per la sicurezza nazionale

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha sostituito con effetto immediato il suo consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, a causa dei disaccordi sulle politiche adottate durante la guerra a Gaza.

Membro di spicco del partito Likud e ministro dagli anni '90, Hanegbi si sarebbe opposto al piano di Netanyahu di invadere Gaza City durante l'estate, nonché al fallito attacco del mese scorso contro i leader di Hamas in Qatar.

Gil Reich, che era il vice di Hanegbi, assumerà immediatamente la carica di capo ad interim del Consiglio per la Sicurezza nazionale e consigliere per la Sicurezza nazionale. Prima di assumere l'incarico di vice nel 2022, Reich è stato vicedirettore della Commissione israeliana per l'energia atomica.

Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione in cui ha ringraziato Hanegbi per il suo servizio e gli ha augurato "molto successo nei suoi impegni futuri e buona salute". Nella sua dichiarazione, Hanegbi ha ammesso i disaccordi con Netanyahu.

"Ho ringraziato il primo ministro per il privilegio di essere stato un partner nel definire la politica estera e di sicurezza di Israele in anni difficili, per l'opportunità di esprimere una posizione indipendente in discussioni delicate e per il dialogo professionale che abbiamo mantenuto, anche in tempi di disaccordo", ha affermato.

A cura di Eleonora Panseri
08:57

Attesa oggi la pronuncia della Corte internazionale di Giustizia sul blocco degli aiuti a Gaza

La Corte internazionale di Giustizia dell'Aia esprimerà oggi un un parere consultivo sugli obblighi legali di Israele di garantire che gli aiuti umanitari raggiungano i palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata.

Ai giudici della Corte internazionale di giustizia dell'Aia è stato chiesto da parte delle Nazioni Unite un "parere consultivo" che stabilisca il dovere di Israele di facilitare gli aiuti a Gaza. Il parere della Corte internazionale di giustizia non è giuridicamente vincolante, ma la Corte ritiene che abbia “grande peso giuridico e autorità morale”.

A cura di Eleonora Panseri
08:45

Identificati i corpi dei due ostaggi, 13 sono ancora a Gaza

L'istituto di medicina legale ha identificato i corpi degli ostaggi consegnati ieri sera da Hamas alla Croce Rossa e successivamente giunti in Israele, l'85enne Arie Zalmanovich, il 38enne Tamir Adar.

"Il governo israeliano condivide il profondo dolore delle famiglie Zalmanovich e Adar e di tutte le famiglie degli ostaggi deceduti. Il governo e l'intero apparato israeliano di risposta alla cattura degli ostaggi rimangono determinati, impegnati e lavorano instancabilmente per restituire tutti gli ostaggi deceduti per una degna sepoltura nella loro patria. La sua memoria sia benedetta", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del primo ministro diffusa nella notte.

La Croce Rossa ha dichiarato di aver facilitato il trasferimento di 15 corpi palestinesi da Israele a Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco, portando il totale a 165. In base all'accordo di cessate il fuoco, Israele restituisce i corpi di 15 palestinesi in cambio del corpo di ogni ostaggio riconsegnato.

A cura di Eleonora Panseri
08:30

Tedros (Oms): "A Gaza la crisi sanitaria durerà per generazioni"

La Striscia Gaza sta vivendo una "catastrofe" sanitaria che durerà per "generazioni a venire". Questo il monito lanciato oggi dal Direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, che in un'intervista alla Bbc ha sottolineato l'urgenza di aumentare gli aiuti umanitari.

Sebbene Israele abbia consentito l'ingresso di maggiori forniture mediche e altri aiuti da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco con Hamas, lo scorso 10 ottobre, per Tedros si tratta infatti di quantità ancora insufficienti per ricostruire il sistema sanitario.

Interpellato sulla situazione sul terreno, il direttore dell'Oms ha spiegato che gli abitanti di Gaza hanno vissuto carestia, un sistema sanitario al collasso e focolai di malattie alimentati dalla distruzione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie: "Inoltre, c'è un accesso limitato agli aiuti umanitari.

Questa è una combinazione davvero fatale, che rende la situazione catastrofica e indescrivibile". Alla domanda sulle prospettive sanitarie a lungo termine, ha risposto: "Se si prende la carestia e la si combina con un problema di salute mentale che vediamo dilagante, allora la situazione è una crisi per le generazioni a venire".

A cura di Eleonora Panseri
08:17

Onu: "Gaza disseminata di ordigni, la popolazione è a rischio"

Luke David Irving, capo del Servizio di azione contro le mine delle Nazioni Unite (Unmas) nei territori palestinesi occupati, afferma che la popolazione di Gaza affronta una minaccia "incredibilmente elevata" a causa degli ordigni esplosivi disseminati nell'enclave.

Lo riporta Al Jazeera. Irving ha osservato che la scorsa settimana cinque bambini palestinesi sono rimasti feriti a causa di queste armi, sepolte tra le macerie dei bombardamenti israeliani. E questa, ha aggiunto, è solo una delle centinaia di segnalazioni.

A cura di Eleonora Panseri
08:05

Hamas: "Israele viola accordi non riaprendo il valico di Rafah"

Una delegazione di Hamas ha fatto sapere durante un incontro in Qatar con funzionari turchi che il gruppo resta fedele all'accordo di cessate il fuoco nonostante quelle che ha definito le "ripetute violazioni" da parte di Israele.

Hamas ha affermato che Israele sta ritardando l'attuazione del cessate il fuoco non riaprendo il valico di Rafah "per il passaggio di malati e feriti e impedendo l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza", si legge in una nota.

Mujahid Muhammad Darwish, capo della delegazione di Hamas, ha sottolineato "i diritti inalienabili del nostro popolo all'autodeterminazione e il suo diritto a uno Stato indipendente con Gerusalemme come capitale".

A cura di Eleonora Panseri
08:00

I corpi dei due ostaggi riconsegnati ieri appartengono a Tamir Adar e Aryeh Zalmanovich

Tamir Adar, 38 anni, e di Aryeh Zalmanovich, 85 anni.
Tamir Adar, 38 anni, e di Aryeh Zalmanovich, 85 anni.

Sono stati identificati i corpi di due ostaggi ritrovati nella Striscia di Gaza e riconsegnati a Israele. Si tratta di Tamir Adar, 38 anni, e di Aryeh Zalmanovich, 85 anni. A dare la notizia è stato l'esercito israeliano.

Secondo le autorità israeliane, Adar è stato ucciso durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Zalmanovich invece, agricoltore e tra i fondatori del kibbutz Nir Oz, era stato rapito durante l'assalto.

Era comparso in un video diffuso da Hamas nel 2023, in cui si diceva che avesse avuto un infarto, notizia mai verificata. La sua morte era stata confermata lo scorso dicembre.

A cura di Eleonora Panseri
07:54

Le notizie di mercoledì 22 ottobre sulla tregua a Gaza

Le notizie di oggi, mercoledì 22 ottobre, in diretta sulla tregua tra Israele e Hamas e il conflitto in Medio Oriente. Identificati i corpi di due ostaggi riconsegnati ieri. Sono Tamir Adar, 38 anni, e Aryeh Zalmanovich, 85 anni.

Secondo le autorità israeliane, Adar sarebbe stato ucciso durante l'attacco del 7 ottobre 2023; Zalmanovich, agricoltore e tra i fondatori del kibbutz Nir Oz, era stato rapito durante l'assalto. La sua morte era stata confermata lo scorso dicembre.

Intanto, prosegue lo scambio di accuse tra Israele e Hamas che da giorni denunciano il mancato rispetto delle condizioni per il cessate il fuoco. Hamas ha fatto sapere che resta fedele all'accordo, nonostante quelle che ha definito "ripetute violazioni" da parte di Israele. Tra queste ci sarebbe la chiusura del valico di Rafah.

A cura di Eleonora Panseri
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