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Gaza, ONU: “1.001 palestinesi uccisi in Cisgiordania dal 7 ottobre 2023, 213 erano bambini”. Valico di Rafah chiuso fino a domenica

Le notizie del 17 ottobre sulla tregua tra Israele e Hamas e il cessate il fuoco a Gaza. Dopo il ritorno degli ostaggi vivi in Israele avvenuto pochi giorni fa, Hamas ha sottolineato ancora una volta l’intenzione a restituire tutti i corpi rimasti a Gaza: “Ma ci vorrà tempo”. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Hanno preso una serie di impegni, spero li rispettino”.

17 Ottobre 2025 07:51
Ultimo agg. 22:38
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I miliziani di Hamas; il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo la firma dell’accordo per la tregua a Gaza.
I miliziani di Hamas; il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo la firma dell’accordo per la tregua a Gaza.

Le notizie di venerdì 17 ottobre sulla tregua tra Israele e Hamas e il cessate il fuoco a Gaza. Continua a essere fragilissimo l'equilibrio creatosi dopo la firma dell'accordo promosso dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Dopo il ritorno degli ostaggi vivi in Israele avvenuto pochi giorni fa, Hamas ha sottolineato ancora una volta la sua volontà a restituire tutti i corpi rimasti a Gaza. Ma i miliziani precisano: "Il processo potrebbe richiedere del tempo"

Hamas ha preso "una serie di impegni" nell'accordo per la tregua a Gaza e "spero che li rispetterà", ha affermato il presidente Usa, parlando ai giornalisti alla Casa Bianca. "Hanno detto che si comporteranno bene, vedremo se lo faranno: se non sarà questo il caso, ce ne occuperemo", ha aggiunto.

La situazione è difficile anche sul fronte degli aiuti umanitari. L'apertura del valico di Rafah è attesa per domenica, ma da lì dovrebbe essere consentito solo il passaggio delle persone e non dei tir.

22:37

Croce Rossa pronta a ricevere la salma di un ostaggio: “Attendere l’identificazione ufficiale”

La Croce Rossa si sta recando nel punto di incontro stabilito nel sud della Striscia di Gaza, dove le sarà consegnata la salma di un ostaggio deceduto. Lo ha reso noto l’esercito israeliano (Idf), che in un comunicato ha invitato la popolazione "ad agire con sensibilità e ad attendere l’identificazione ufficiale, che sarà comunicata prima alle famiglie". Tsahal ha inoltre ricordato che Hamas è "tenuta a rispettare l’accordo e a garantire la restituzione di tutte le salme degli ostaggi deceduti".

A cura di Biagio Chiariello
22:23

Idf: Scontri con miliziani a Khan Younis e Rafah

Le Forze di Difesa Israeliane hanno riferito che stamattina diversi miliziani sono stati visti uscire da un tunnel nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e avvicinarsi alle posizioni delle Idf. L'esercito ha affermato di aver agito alla minaccia posta dagli individui, senza specificare come riporta Haaretz. In precedenza nella zona di Rafah alcuni militanti sarebbero usciti da un tunnel e avrebbero aperto il fuoco contro le truppe israeliane. Non sono stati segnalati feriti tra le forze israeliane.

A cura di Biagio Chiariello
21:37

Hamas consegnerà il corpo dell'ostaggio alle 22 italiane

Hamas ha annunciato che consegnerà il corpo di un ostaggio alle 23 (le 22 italiane). Lo riporta il Times of Israel secondo cui il gruppo palestinese non ha riferito l'identità del rapito. La Croce Rossa dovrebbe ritirare il corpo da Hamas e poi portarlo alle truppe dell'Idf all'interno di Gaza, dove si terrà una piccola cerimonia in loro memoria, guidata da un rabbino militare. In seguito, il corpo verrà portato all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione.

A cura di Biagio Chiariello
20:39

L'ONU: "1.001 palestinesi uccisi in Cisgiordania dal 7 ottobre 2023, 213 erano bambini"

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani segnala che almeno 1.001 palestinesi sono stati uccisi dalle truppe e dai coloni israeliani nella Cisgiordania occupata dal 7 ottobre 2023. Secondo le Nazioni Unite, circa un quinto delle vittime, ovvero 213, era un bambino. "Oggi si celebra un'altra tragica pietra miliare", ha dichiarato l'ufficio per i diritti umani su X.

A cura di Davide Falcioni
20:10

Medio Oriente, l’inviato Usa Witkoff torna tra Egitto e Israele per rilanciare l’accordo su Gaza

L’inviato americano Steve Witkoff tornerà in Medio Oriente domenica per seguire l’attuazione dell’accordo tra Israele e Hamas, riferisce Axios. Visiterà Egitto e Israele, con possibile tappa a Gaza. Dopo la prima fase dell’intesa di Sharm el Sheikh — 20 ostaggi israeliani liberati, quasi 2000 detenuti palestinesi rilasciati e cessate il fuoco — restano tensioni per i ritardi nella restituzione delle salme: solo 9 su 28. Witkoff farà pressione su Hamas per accelerare le consegne e per avviare la forza di stabilizzazione internazionale (Isf) prevista dal piano Trump. Washington punta anche alla ricostruzione di aree di Gaza fuori dal controllo di Hamas, come Rafah, che potrebbe diventare modello di “Gaza senza Hamas”.

A cura di Biagio Chiariello
19:53

Media: "Idf prevede consegna altre salme prossima settimana"

L'esercito israeliano si aspetta che Hamas restituisca i corpi di altri ostaggi la prossima settimana. Lo scrive il Times of Israel citando Canale 12. Da quando è entrato in vigore l'accordo con Israele sulla prima fase del piano Trump, Hamas ha consegnato le salme di nove persone morte durante la prigionia e ha più volte dichiarato che per ritrovare le altre 19 servirà tempo, vista la distruzione nella Striscia dopo due anni di guerra.

A cura di Biagio Chiariello
18:49

Gaza, il Pam: “Ci vorrà tempo per affrontare la carestia”. L’Onu chiede l’apertura di tutti i valichi

Per affrontare la carestia nella Striscia di Gaza "ci vorrà tempo", ha dichiarato Abeer Etefa, portavoce del Programma Alimentare Mondiale, chiedendo l’apertura di tutti i valichi di frontiera per "inondare Gaza di cibo". "Abbiamo cinque punti di distribuzione operativi, ma l’obiettivo è arrivare a 145", ha spiegato. Le condizioni restano "estremamente difficili", con scorte insufficienti e infrastrutture compromesse. Etefa ha ribadito l’urgenza di "aprire i cinque valichi" per accelerare gli aiuti, mentre al momento sono attivi solo Kerem Shalom e Kissufim.

Il Pam punta a "raggiungere 1,6 milioni di persone nei prossimi tre mesi". Anche l’Ocha ha sottolineato che "è fondamentale rendere effettive queste aperture per consegnare le tonnellate di aiuti già pronte". La Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha chiesto "l’apertura di tutti i punti di accesso" e "un passaggio sicuro e senza ostacoli". Israele ha annunciato che il valico di Rafah "probabilmente riaprirà domenica", mentre accusa Hamas di saccheggiare gli aiuti.

A cura di Biagio Chiariello
18:26

Machado chiama Netanyahu: "Bene su guerra e tregua"

La premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha chiamato oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per congratularsi delle azioni decise durante la guerra e per l'accordi di tregua con Hamas. Lo ha riferito l'ufficio del premier Machado, si legge in una nota, "ha molto apprezzato le decisioni e le azioni" di Netanyahu "durante la guerra" e "ha accolto con favore l'accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza". La leader dell'opposizione venezuelana ha anche "apprezzato la lotta senza sosta contro l'asse del male iraniano". Netanyahu, da parte sua, si è congratulato con Machado per aver vinto il premio Nobel e ha elogiato le sue azioni in difesa della democrazia e "l'espansione della pace nel mondo".

A cura di Biagio Chiariello
18:05

Meloni: "A Sharm si apre uno spiraglio di pace, l’Italia farà la sua parte"

Nel suo messaggio conclusivo ai Med Dialogues di Napoli, la premier Giorgia Meloni ha definito "un momento storico particolarmente delicato" l’attuale fase del Medio Oriente, sottolineando come il Piano di pace firmato a Sharm el-Sheikh rappresenti "un passo fondamentale verso un quadro stabile e duraturo di pace e sicurezza".

Meloni ha parlato di "uno spiraglio di pace e di speranza" che va coltivato con determinazione, invitando la comunità internazionale a proseguire unita lungo la strada del dialogo. L’Italia, ha ribadito, "non si è mai tirata indietro e continuerà a fare la propria parte a tutti i livelli per sostenere il processo di pace e la ricostruzione della Striscia di Gaza".

La premier ha infine ricordato la "credibilità e autorevolezza" di Roma nella regione e il ruolo del Mediterraneo come "casa comune", il cui futuro "dipende dalle scelte che faremo oggi, insieme".

A cura di Biagio Chiariello
17:50

Israele cambia nome all’operazione a Gaza: da “Spade di Ferro” a “Guerra della Rinascita”

Il governo israeliano ha deciso di ribattezzare l’offensiva militare che da due anni conduce nella Striscia di Gaza. L’operazione “Spade di ferro”, lanciata in risposta agli attacchi di Hamas, assumerà presto un nuovo nome: “Guerra della Rinascita”. A riportarlo è la stampa israeliana, secondo cui il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz presenteranno ufficialmente la proposta domenica, per sottoporla all’approvazione del governo.

La nuova denominazione, spiegano fonti governative, vuole riflettere il significato storico e simbolico di un conflitto che Israele considera “una pietra miliare nella rinascita dello Stato”. L’intento è quello di trasformare l’immagine dell’operazione da una semplice campagna militare a un momento identitario e fondativo per la nazione, sottolineando la volontà di resistenza e rinnovamento dopo anni di tensioni e attacchi.

A cura di Biagio Chiariello
17:20

Firenze, studenti pro Palestina irrompono nel rettorato: protesta contro la mozione non votata

Un gruppo di studenti pro Palestina, riuniti in presidio in piazza San Marco, ha fatto irruzione nell’atrio del rettorato dell’Università di Firenze per protestare contro la decisione del Senato accademico di non mettere ai voti, nella seduta odierna, la mozione che chiedeva la rescissione degli accordi con Israele. L’obiettivo dei manifestanti era quello di ottenere un confronto diretto con la rettrice Alessandra Petrucci. Nel frattempo, le forze dell’ordine si sono schierate a difesa dell’ingresso interno, impedendo l’accesso agli uffici.

L’Ateneo ha reagito con una nota ufficiale in cui "condanna con fermezza" quanto accaduto, definendo l’irruzione "un atto di prevaricazione e una grave violazione delle regole democratiche che garantiscono il funzionamento della vita accademica". L’Università sottolinea che "la violenza, in qualunque forma si manifesti — fisica, verbale o simbolica —, è incompatibile con i valori che l’istituzione incarna e difende: il rispetto delle persone, la libertà di pensiero e la responsabilità del dialogo".

La nota si conclude ribadendo che l’Ateneo "continuerà a essere un luogo di sapere, confronto e libertà", ma "non può e non deve tollerare atteggiamenti che mirano a imporre con la forza ciò che la comunità accademica, in piena legittimità, ha democraticamente respinto".

A cura di Biagio Chiariello
16:37

Regno Unito, Starmer critica il divieto ai tifosi del Maccabi Tel Aviv: "Decisione ingiusta"

Il premier britannico Keir Starmer ha definito "sbagliata" la decisione di vietare ai tifosi del Maccabi Tel Aviv di assistere alla partita di Europa League contro l’Aston Villa del 6 novembre a Birmingham. "Non tollereremo l’antisemitismo nelle nostre strade. Il ruolo della polizia è garantire che tutti i tifosi possano godersi la partita senza timore di violenze o intimidazioni", ha scritto Starmer su X.

Il divieto, deciso dal Safety Advisory Group (SAG) e confermato dalla polizia delle West Midlands per motivi di sicurezza, ha suscitato forti critiche da parte di Israele, dell’Uefa e del governo britannico. Il ministro della Cultura Lisa Nandy ha convocato una riunione d’emergenza con il Ministero dell’Interno, mentre il commissario Simon Foster ha chiesto una revisione immediata del provvedimento.

A cura di Biagio Chiariello
16:11

Qatar: “Netanyahu ha ceduto solo sotto pressione Usa, Israele ha superato linea rossa con attacco a Doha”

"Netanyahu ha accettato l’accordo solo sotto la pressione degli Stati Uniti e soltanto dopo aver oltrepassato quella linea rossa che il mondo intero riteneva invalicabile". Lo ha dichiarato Majed Al Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, durante il suo intervento ai Med Dialogues di Napoli.

Al Ansari ha ricordato che "il 9 settembre Israele ha superato la linea rossa con l’attacco a Doha, un attacco contro un Paese che rappresentava entrambe le parti nei negoziati per Gaza e che stava mediando in partnership con gli Stati Uniti". Nell’operazione, che aveva preso di mira alcuni leader di Hamas in territorio qatarino, è rimasto ucciso anche un militare del Qatar.

Il portavoce ha parlato di "un’incredibile impunità" concessa a Israele fino a quel momento, interrotta solo dalle forti pressioni esercitate da Washington per riportare la situazione sotto controllo e rilanciare il dialogo diplomatico.

A cura di Biagio Chiariello
15:46

Attacco IDF con droni in Libano: c'è una vittima

I media libanesi riportano la notizia di un morto in un attacco di un drone israeliano contro un'auto nella città di Khirbet Selm, nel Libano meridionale. Non ci sono commenti immediati da parte delle IDF.

A cura di Biagio Chiariello
15:38

Israele, Ministro Sa'ar: "Vergognoso escludere tifosi del Maccabi dal Regno Unito"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha definito "vergognosa" la decisione di escludere i tifosi del Maccabi Tel Aviv da una partita di Europa League a Birmingham, e ha esortato le autorità britanniche a revocarla. Lo riporta il Guardian

A cura di Biagio Chiariello
15:28

I coloni israeliani aggrediscono i palestinesi nella Cisgiordania occupata

I coloni israeliani stanno aggredendo a più riprese i palestinesi nella Cisgiordania occupata. L'agenzia di stampa Wafa, citando la Mezzaluna Rossa Palestinese, riferisce che un uomo di 24 anni è stato portato in ospedale a Nablus dopo essere stato picchiato dai coloni israeliani sul suo terreno, fuori dalla città di Sebastia. Altrove, a Silwad, a nord di Ramallah, il Ministero della Salute palestinese afferma che cinque persone sono rimaste ferite in varia misura dopo essere state aggredite dai coloni.

A cura di Antonio Palma
15:14

Hamas chiede ai mediatori di spingere per l'attuazione dell'accordo di tregua a Gaza

Hamas chiede ai mediatori di spingere per l'attuazione dell'accordo di tregua a Gaza. Il gruppo palestinese ha espresso "profondo apprezzamento per i sinceri sforzi" compiuti da Egitto, Qatar e Turchia negli ultimi due anni per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra di Israele contro Gaza. "Questo sforzo ha incluso l'organizzazione di incontri, il lavoro per avvicinare i punti di vista, colmare il divario tra le posizioni e la loro insistenza nel superare gli ostacoli, che alla fine hanno portato alla fine della folle guerra a Gaza", si legge in una dichiarazione su Telegram.Il gruppo ha invitato i paesi mediatori Egitto, Qatar e Turchia a dare seguito all'attuazione delle restanti disposizioni dell'accordo. Di conseguenza, Hamas ha chiesto l'ingresso di aiuti a Gaza nelle quantità richieste, l'apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni e l'inizio della ricostruzione dell'enclave.

A cura di Antonio Palma
14:59

I coloni israeliani bloccano gli aiuti a Gaza

Un gruppo israeliano di estrema destra, Tsav 9, sta bloccando i camion che trasportano aiuti umanitari a Gaza al valico di Kerem Shalom. Il gruppo, in un post su X, ha affermato che i suoi membri stanno "attualmente ostacolando il passaggio dei camion degli aiuti" in diversi punti lungo il percorso verso il valico, controllato da Israele. Il gruppo ha affermato che "Hamas viola l'accordo e si rifiuta di restituire gli ostaggi, quindi gli aiuti che consentono loro di ricostruire devono essere bloccati", aggiungendo: "Nessun camion di aiuti passerà finché non saranno restituiti gli ultimi morti". Il gruppo estremista israeliano ha pubblicato un video in cui i suoi membri impediscono il passaggio di un camion di aiuti umanitari.

A cura di Antonio Palma
14:45

Idf: “Sventati due tentativi di contrabbando di armi dall’Egitto a Gaza con i droni”

Le forze israeliane (Idf) hanno reso noto di aver sventato altri due tentativi di contrabbando, anche di armi, dall'Egitto a Gaza con l'impiego di droni. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo quanto reso noto dai militari, i soldati hanno individuato poco prima dell'alba un drone appena superato il confine e lo hanno abbattuto. Trasportava due fucili d'assalto e munizioni. Un episodio analogo era stato riferito nella notte. Un terzo drone utilizzato per contrabbando è stato individuato stamani.

A cura di Antonio Palma
14:27

Ministra dell’Anp: “Siamo pronti a governare Gaza”

L'Autorità nazionale palestinese è pronta ad assumere il governo di Gaza "e i piani sono sul tavolo, sono stati discussi, elaborati con cura, con programmi e progetti". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri dell'Anp, Varsen Aghabekian in un'intervista all'Ansa ai Med Dialogues di Napoli. Quanto al disarmo di Hamas, ha aggiunto, "stiamo lavorando per un unico Stato unificato con un solo governo, una sola legge e un'unica arma. Quindi, Hamas consegnerà le sue armi". Ora, ha detto, è "il momento di raccogliere sostegno per questi piani e di procedere per alleviare la sofferenza e il dolore inflitti a Gaza con aiuti immediati e la ricostruzione". I cui costi sono stimati dalla ministra nell'ordine dei 67 miliardi, "ma potrebbe essere di più. Dobbiamo capire che saranno miliardi e questi miliardi devono provenire da vari paesi del mondo".

A cura di Antonio Palma
14:03

Il presidente Herzog al funerale di un ostaggio ucciso: “Fu una combattente”

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha pronunciato l'elogio funebre al funerale dell'ostaggio ucciso Inbar Haiman, il cui corpo è stato restituito a Israele, dicendo: "Siamo tutti qui per offrirti finalmente un luogo di riposo nel paesaggio della tua patria". Ha anche affermato che "sono stati due anni in cui le domande ti stringono il cuore e non ti lasciano andare. Due anni in cui le immagini di quel giorno terribile ci accompagnano tutti e lo shock non si placa". Il Presidente ha aggiunto che "Inbar fu anche una combattente impavida, che si è distinta per il suo coraggio e la sua audacia durante il servizio militare e in quel giorno terribile".

A cura di Antonio Palma
13:46

Le Brigate Qassam affermano di aver ucciso truppe israeliane nel sud di Gaza

L'ala armata di Hamas, Le Brigate Qassam, afferma che, dopo il ritorno dal fronte, i suoi combattenti hanno confermato la "detonazione di un ordigno esplosivo anticarro in un veicolo Hummer, che ha ucciso e ferito soldati nemici nella zona di Qizan al-Najjar". In una dichiarazione su Telegram si afferma che il gruppo ha preso di mira anche un bulldozer militare D9 con una mina esplosiva nella zona di as-Sikka, a sud di Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza. La dichiarazione non ha specificato quando si sono verificati questi attacchi.

A cura di Antonio Palma
13:35

Trump: "Spero l'Arabia Saudita aderisca agli Accordi di Abramo"

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto convinto della possibile espansione degli Accordi di Abramo, auspicando che anche l'Arabia Saudita accetti di normalizzare le sue relazioni diplomatiche con Israele dopo il cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi . "Spero che l'Arabia Saudita aderisca e spero che altri lo facciano. Credo che quando l'Arabia Saudita aderirà, tutti gli altri lo faranno", ha detto Trump in un'intervista a Fox Business.

A cura di Antonio Palma
13:15

Salvini vede ministro Saar, verso la riapertura del volo diretto di Ita tra Roma e Tel Aviv

Questa mattina il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha incontrato al Mit il ministro degli Affari esteri di Israele, Gideon Saar. Una nota spiega che "In particolare, è stato posto l'accento sulla necessità di facilitare il più' possibile l'accesso degli aiuti umanitari italiani nella Striscia e sulla centralità che riveste il disarmo di Hamas per la tenuta dell'accordo. Infine è stata rilanciata la cooperazione bilaterale in materia di trasporto, in particolare per quanto riguarda la connettività marittima e la riapertura del volo diretto tra Roma e Tel Aviv.

A cura di Antonio Palma
12:59

Soldati israeliani fanno irruzione nella casa di un prigioniero liberato in Cisgiordania

I soldati dell'Idf hanno fatto irruzione nell'abitazione di un prigioniero liberato in Cisgiordania nel villaggio di Deir Ghassana, nel nord-ovest di Ramallah. Fonti locali hanno riferito all'agenzia di stampa Wafa che i soldati hanno perquisito la casa di Daoud e saccheggiato gli effetti personali della sua famiglia. Durante il raid, hanno sparato granate stordenti e gas lacrimogeni nei pressi dei villaggi di Deir Ghassana e Beit Rima, ma non sono stati segnalati feriti, secondo Wafa. L'uomo è stato deportato in Egitto nell'ambito del recente accordo di scambio di prigionieri israeliani e palestinesi. Era stato condannato all'ergastolo e aveva trascorso 22 anni nelle prigioni israeliane.

A cura di Antonio Palma
12:45

A Gaza 560 tonnellate di cibo al giorno dopo cessate il fuoco, ma per l'Onu serve molto di più 

Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite afferma di aver portato in media a Gaza circa 560 tonnellate di cibo al giorno dall'inizio del cessate il fuoco, ma la quantità è ancora inferiore a quella necessaria. "Siamo ancora al di sotto di quanto ci serve, ma ci stiamo arrivando… Il cessate il fuoco ha aperto una stretta finestra di opportunità e il WFP si sta muovendo molto rapidamente e rapidamente per aumentare l'assistenza alimentare", ha detto ai giornalisti a Ginevra il portavoce del WFP, Abeer Etefa. L'agenzia delle Nazioni Unite ha dichiarato oggi di avere cibo a sufficienza per sfamare tutta Gaza per tre mesi.

A cura di Antonio Palma
12:35

Witkoff: “Fiducioso nella restituzione dei corpi di tutti gli ostaggi”

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si è detto sicuro che Hamas restituirà a Israele le spoglie dei 19 ostaggi morti ancora nel territorio della Striscia di Gaza. "Spingeremo per il ritorno dei corpi dei defunti finchè non saranno tutti a casa. E sono fiducioso che arriveranno tutti a casa", ha detto Witkoff a margine di un evento all'Us Holocaust Memorial Museum di Washington. "Il presidente Trump comprende qualcosa che la maggior parte dei leader dimenticano: che la chiarezza morale non significa niente senza la forza, ed è questa combinazione di convinzione e potere che ha salvato vite", ha sottolineato Witkoff. "Hamas deve disarmarsi in modo inequivocabile e non può avere futuro a Gaza, nessun futuro per quello che sono stati finora", ha aggiunto il diplomatico.

A cura di Antonio Palma
12:17

Onu: "Dobbiamo inondare Gaza di cibo, riaprano tutti i valichi"

Risolvere la crisi della carestia nella Striscia di  Gaza "richiederà tempo": lo ha dichiarato il Programma Alimentare  Mondiale, chiedendo l'apertura di tutti i valichi di frontiera per  "inondare Gaza di cibo". "Ci vorrà tempo per ridurre la carestia"  osservata dall'Onu dalla fine di agosto, ha dichiarato ai giornalisti a  Ginevra il portavoce del WFP, Abeer Etefa. "Attualmente disponiamo di  cinque punti di distribuzione operativi, più vicini alla popolazione. Il  nostro obiettivo è di schierarne 145" per "inondare Gaza di cibo", ha  affermato.

A cura di Antonio Palma
11:59

Israele vuole linea gialla a Gaza su "modello Linea Blu" in Libano

Ci sarà una chiara demarcazione per la  ‘linea gialla' nella Striscia di Gaza su "modello Linea Blu" in Libano. Il  ministro della Difesa, Israel Katz, ha reso noto di aver dato istruzioni  alle forze israeliane (Idf) avviando le attività per il collocamento di  ‘segnali' lungo la linea che è stata indicata come riferimento per la  prima fase del ritiro graduale delle Idf. L'obiettivo, riporta il Times  of Israel, è fare in modo che sia molto chiara l'area sotto controllo  militare.  Un'immagine diffusa  su X da Katz ricorda i barili blu della linea di demarcazione nel sud  del Libano. Per Katz, i paletti serviranno come monito per "i terroristi  di Hamas e gli abitanti di Gaza" perché "a ogni violazione o tentativo  di superare la linea si risponderà con il fuoco".

A cura di Antonio Palma
11:45

Oms: "A Gaza le malattie infettive stanno sfuggendo al controllo"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l'allarme: le  malattie infettive a Gaza stanno "sfuggendo al controllo", con solo 13  dei 36 ospedali del territorio parzialmente funzionanti. Lo riporta il  Guardian. "Che si tratti di meningite, diarrea o malattie respiratorie,  stiamo parlando di un lavoro enorme", ha dichiarato al Cairo Hanan  Balkhy, direttore regionale dell'organismo sanitario delle Nazioni  Unite. L'Oms nei territori palestinesi occupati ha dichiarato di aver  intensificato le consegne di forniture mediche alle strutture sanitarie  da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco a Gaza.

A cura di Antonio Palma
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