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Delitto Pordenone, via al processo. I genitori di Teresa: “Ci aspettiamo giustizia”

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Prende oggi il via il processo a carico di Giosuè Ruotolo, il militare campano di 27 anni accusato di aver ucciso i fidanzati Trifone Ragone (28 anni) e Teresa Costanza (30).

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Delitto di Pordenone: al via il processo a Ruotolo, accusato di omicidio

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E' iniziato stamattina in Corte di Assise, a Udine, il processo a carico di Giosuè Ruotolo, il militare campano di 27 anni accusato di aver assassinato i fidanzati Teresa Costanza – 30 anni – e Trifone Ragone – 28 anni – all'esterno del Palazzetto dello sport di Pordenone, nel marzo 2015. L'imputato è presente in aula; ci sono anche i genitori di Teresa Costanza e il fratello di Trifone Ragone. In apertura di udienza, è stata chiesta l'autorizzazione alla citazione del Ministero della Giustizia quale responsabile civile. Per l'avvocato Nicodemo Gentile, che assiste Gianni Ragone, fratello di Trifone, "la posizione di Ruotolo si aggrava. A seguito di una complessa attività di indagine integrativa degli investigatori – ha spiegato – nuovi e pesantissimi indizi schiacciano alla sua responsabilità il militare in carcere a Belluno. Si ha ormai la certezza che i messaggi ‘molesti' verso Teresa siano stati inviati da postazioni appartenenti alla caserma dove lavorava Giosuè che, nei giorni in cui sono stati inviati, era al lavoro".

 Ruotolo ha fatto il suo ingresso in aula vestito con un completo scuro, giacca e pantalone, sopra un maglioncino scuro. Si è seduto accanto ai suoi difensori, Roberto Rigoni Stern e Giuseppe Esposito, di fronte alla Corte d'Assise presieduta dal giudice Angelica Di silvestre (a latere Paolo Alessio Verni') e la giuria popolare. Ruotolo ha chiesto di non essere ripreso da fotografi e telecamere.

Dal canto loro i genitori di Teresa Costanza entrando in Tribunale hanno detto: "E' molto difficile. Il nostro pensiero va a nostra figlia, ai ricordi. Non sappiamo come vivremo il processo. Abbiamo piena fiducia nella giustizia".

A cura di Davide Falcioni
16:23

Il legale di Ruotolo: "Lui innocente, nessuno l'ha visto commettere il delitto"

Durante una pausa della prima udienza del processo sulla morte di Teresa Costanza e Trifone Ragone l'avvocato difensore di Giosuè Ruotolo ha commentato: "Nessuno vede Giosué nel momento in cui viene commesso il delitto. Ecco perché siamo convinti della sua estraneità ai fatti contestati. La difesa ha molte carte da giocare – ha proseguito il legale – in primis la collocazione di Ruotolo sulla scena al momento del delitto. Non c'è stata perché se ne è andato prima. Tutti gli elementi indiziari non sono sostenibili per fondare la responsabilità penale" ha aggiunto l'avvocato, spiegando anche la richiesta di sentire tre collaboratori di giustizia che avevano aperto piste alternative: "Ci sono diversi filoni di indagine che necessitano di un approfondimento perché ci sono molteplici piste percorribili. Ricordo che c'è stato un altro indagato – ha concluso – per cui si era arrivati a un'archiviazione".

Anche il padre dell'imputato Alfonso Ruotolo ha commentato: "Siamo sereni. Lui non ha fatto niente. Giosuè è forte. Deve esserlo".

A cura di Davide Falcioni
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