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Guerra in Ucraina

Ucraina, cosa hanno deciso Trump e Putin al vertice in Alaska: Zelensky lunedì negli Usa

Sull’incontro di ieri in Alaska tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin. Non è stato raggiunto alcun accordo.

16 Agosto 2025 08:20
Ultimo agg. 16 Agosto 2025 - 23:20
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L’incontro in Alaska tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin è durato circa tre ore con argomento centrale la guerra in Ucraina. L’incontro è stato definito "costruttivo" e "produttivo" da entrambi i leader ma non è stato raggiunto alcun accordo. Parlando in inglese, Putin ha invitato Trump a Mosca auspicando che l'incontro di ieri apra la strada alla pace in Ucraina. “Kiev e Unione Europea non ostacolino gli sforzi di pace”, le parole dello zar. Non ci sono state domande da parte dei giornalisti durante la conferenza stampa, i negoziati sono terminati con la partenza dei presidenti da Anchorage. Secondo quanto comunicato dal servizio stampa presidenziale russo, Putin è stato scortato da caccia statunitensi F-22 durante il volo di ritorno in Russia. Stamane telefonata di Trump con Zelensky e i leader Ue: c'è la conferma che il presidente ucraino incontrerà il tycoon lunedì a Washington. Oggi si riuniranno gli ambasciatori dell'Ue per fare il punto sulle relazioni commerciali tra Ue e Usa e sul dossier dazi.

Nel frattempo, i principali leader europei hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui accolgono con favore l’iniziativa diplomatica di Trump e si dicono pronti a collaborare per un possibile summit trilaterale con Zelensky, con il pieno sostegno dell’Europa. Intanto, Zelensky – in un messaggio sui social – ha ribadito che la priorità è una pace vera, non una tregua momentanea: ha chiesto lo stop immediato agli attacchi russi, la liberazione di prigionieri e civili, e il ritorno dei bambini deportati, e ha avvertito che, in mancanza di progressi, andranno rafforzate le sanzioni contro la Russia. Anche Trump è tornato a parlare, definendo “straordinaria” la giornata in Alaska e ribadendo che l’obiettivo resta un accordo di pace duraturo, non una semplice pausa nei combattimenti: “Non c’è accordo finché non c’è un accordo”, ha scritto sui social.

Da parte italiana, Giorgia Meloni ha parlato di uno “spiraglio finalmente concreto” per avviare un percorso di pace, mentre il ministro degli Esteri Tajani ha ribadito che Roma è pronta a ospitare futuri incontri se utili al dialogo.

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22:52

Arabia Saudita: "Il Regno accoglie con favore il vertice in Alaska"

L'Arabia Saudita è soddisfatta del vertice russo-americano in Alaska: "Il Regno accoglie con favore il vertice in Alaska". Precisando anche che sostiene soluzioni diplomatiche ai conflitti. Inoltre ribadisce il suo continuo sostegno al dialogo diplomatico come mezzo per risolvere le divergenze e i conflitti internazionali.

A cura di Giorgia Venturini
22:49

M5S: "Le decisioni sul futuro del mondo si prendono tra Alaska e campi da golf"

I senatori M5S Pietro Lorefice e Bruno Marton, capigruppo nelle Commissioni Politiche Ue ed Esteri e Difesa di Palazzo Madama, e i deputati Arnaldo Lomuti e Marco Pellegrini, capigruppo e componente della Commissione Difesa di Montecitorio hanno rilasciato una dichiarazione dopo il vertice Trump-Putin: "Altro che tappeti rossi: con Meloni l'Italia è ridotta a scendiletto degli interessi internazionali. Mentre le decisioni sul futuro del mondo si prendono tra Alaska e campi da golf, a Roma si certifica il fallimento della propaganda della Premier sulla mai pervenuta ‘centralità italiana'. Il nostro Paese è costretto a una sudditanza atlantica che lo trascina in una corsa al riarmo scellerata, costosissima e utile solo ai grandi interessi militari definiti altrove. Serve una politica estera credibile, che difenda davvero l'interesse nazionale ed esca dalla modalità ‘non disturbare' in cui è stata confinata l'Italia da chi è patriota solo sulla carta".

A cura di Giorgia Venturini
22:02

Paesi Nordici: "Non ci si puo' fidare di Putin"

"Non ci si può fidare di Putin". Lo hanno precisato i Paesi baltici e nordici, tra cui anche i nuovi membri della Nato, Finlandia e Svezia. Dopo l'incontro hanno scritto in una dichiarazione unificata che continueranno ad armare l'Ucraina e a rafforzare le proprie difese di fronte all'aggressione russa.

Soprattutto i Paesi a confine con la Russia hanno avvertito la minaccia di Mosca: così la dichiarazione è stata molto più decisa nei toni di quella rilasciata sabato dall'Unione Europea, e ben lontana dalla calorosa accoglienza ricevuta da Putin in Alaska.

I Paesi baltici e nordici poi affermano che "nessuna limitazione dovrebbe essere imposta alle forze armate ucraine, ne' la Russia dovrebbe avere voce in capitolo sull'adesione dell'Ucraina alla Nato o all'Unione Europea".

A cura di Giorgia Venturini
20:30

Nbc: "Presenza di truppe Usa in Ucraina non è stata né discussa né presa in considerazione"

Il presidente Usa Donald Trump non ha discusso la presenza delle truppe americane in Ucraina con Volodymyr Zelensky e i leader europei. Lo riferiscono fonti di NBC News. Stando a quanto emerso, Trump avrebbe parlato direttamente al telefono con Zelensky e i leader europei nella prima mattinata di oggi sabato 16 agosto.

Al centro della chiamata ci sarebbe la partecipazione degli Stati Uniti a una potenziale garanzia di sicurezza simile a quella della Nato per l'Ucraina, come parte di un accordo raggiunto con la Russia. Lo spiegano due alti funzionari dell'amministrazione e tre fonti a conoscenza delle discussioni.

A cura di Giorgia Venturini
19:53

Guerini (Copasir): "Spero ci siano spazi per negoziati, ma nessuna decisione senza Kiev"

Lorenzo Guerini, deputato Pd e presidente del Copasir, all'Adnkronos commenta così il vertice tra Trump e Putin: "Al momento sarei prudente a trarre conclusioni. Si capirà meglio dopo la visita di lunedì di Zelensky a Washington. Il quadro è ancora molto interlocutorio e ciò che filtra dell'incontro è ancora incerto. Certo è che Trump non ha ottenuto da Putin la disponibilità al cessate il fuoco come elemento preliminare all'avvio di negoziati. E questo è un punto sicuramente non positivo che si assomma all'operazione di immagine, in certi frangenti sprezzante nei modi, fatta da Putin in Alaska".

Poi Guerini precisa: "Mi auguro comunque che ci possano essere, tra ciò che non è stato pubblicamente detto, spazi, ancorché esigui, in cui intravedere prospettive di negoziato. Ciò che è certo che tutto deve avvenire con l'Ucraina al tavolo delle trattative: nessuna decisione sull'Ucraina sulla testa di Kiev. E con l'Europa protagonista e garante affinché ogni accordo debba contenere il massimo possibile di giustizia e verità, il rispetto della piena sovranità Ucraina e solide garanzie di sicurezza per Kiev".

A cura di Giorgia Venturini
19:29

Documenti riservati Usa sul vertice in Alaska dimenticati il giorno prima in hotel a Washington

Documenti Usa sul vertice in Alaska, con tanto di carta intestata, sono stati dimenticati in hotel Anchorage il giorno prima dell'incontro con Putin. Le carte sarebbero state rinvenute venerdì mattina nel centro commerciale di un hotel in Alaska: conterrebbero dettagli precedentemente riservati e potenzialmente sensibili sul vertice di Ferragosto tra Donald Trump e Vladimir Putin. L'albergo si trova a 20 minuti dalla base congiunta Elmendorf-Richardson di Anchorage. Dalle prime informazioni i fogli sarebbero stati dimenticati in una delle stampanti pubbliche dell'hotel.

Come spiega Npr, che avrebbe esaminato le foto dei documenti scattate da uno degli ospiti. Nel documento c'erano "otto pagine, che sembrano essere state prodotte da personale statunitense e dimenticate accidentalmente", nelle quali venivano riportati "luoghi e orari precisi del vertice e numeri di telefono di dipendenti del governo Usa".

A cura di Giorgia Venturini
18:57

Putin: "Il colloquio è stato molto franco, si avvicina a decisioni necessarie"

"Il colloquio è stato molto franco, sostanziale e, secondo me, ci avvicina alle decisioni necessarie". Lo ha precisato Putin dopo aver finito l'incontro con Trump in Alaska. Ha poi precisato: "Non avevamo avuto negoziati diretti a questo livello da molto tempo". E ancora: "Aver avuto l'impressione di ribadire in modo calmo e dettagliato le nostre posizioni".

A cura di Giorgia Venturini
18:46

Il presidente turco Erdogan: "Dal vertice in Alaska impulso a un processo di pace"

"Il presidente Erdogan ha espresso la speranza che il nuovo processo con Zelensky diventi la base per una pace a lungo termine e che la Turchia sia pronta a dare il suo contributo". Lo riferisce l'agenzia Anadolu. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan infatti ha espresso la speranza che il processo di risoluzione del conflitto ucraino si intensifichi dopo il vertice Usa-Russia in Alaska e ha sottolineato la disponibilità di Ankara a dare il suo contributo. Spera in una fine del conflitto.

A cura di Giorgia Venturini
17:55

Qual è la posizione dell'Europa sull'Ucraina, dopo l'incontro tra Trump e Putin

L'incontro tra Trump e Putin ad Anchorage ha riacceso il dibattito internazionale sulla guerra in Ucraina, rompendo la paralisi diplomatica e rilanciando il ruolo degli Stati Uniti. L'Europa, divisa tra sollievo e inquietudine, teme di essere marginalizzata nei negoziati; così i leader europei hanno risposto con una dichiarazione congiunta a favore di un summit trilaterale con Kiev, ribadendo l'importanza della sovranità ucraina e del coinvolgimento europeo. Nel frattempo, Emmanuel Macron ha convocato una riunione della "Coalizione dei Volenterosi" per rafforzare l'impegno europeo, mentre persistono tensioni interne all’UE, con critiche da parte di Robert Fico, Viktor Orbán e alcune voci italiane. In contrasto, Meloni e von der Leyen, che spingono per un asse filo-atlantico e sostengono il dialogo con Washington.

A Kiev, invece, prevalgono sfiducia e rabbia: il vertice è infatti stato visto come una concessione a Putin. La proposta statunitense di garanzie di sicurezza alternative alla NATO apre ora una fase delicata, in cui l’Europa dovrà decidere se accettare un compromesso o continuare a sostenere l’adesione formale dell’Ucraina all’Alleanza.

A cura di Francesca Moriero
17:40

Putin dopo il vertice: “Come gli USA, vogliamo una soluzione pacifica”

All’indomani del summit in Alaska con il presidente statunitense Donald Trump, Vladimir Putin ha dichiarato che anche la Russia desidera una soluzione pacifica alla crisi in Ucraina. “La Russia rispetta la posizione degli Stati Uniti e come loro vorrebbe che la crisi in Ucraina fosse risolta con mezzi pacifici”, ha affermato il leader del Cremlino, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass.

A cura di Francesca Moriero
17:35

Putin ha chiesto a Trump che il russo sia la lingua ufficiale in Ucraina

Vladimir Putin ha chiesto a Donald Trump che il russo sia la lingua ufficiale in Ucraina. Ha chiesto garanzie affinché il russo torni a essere la lingua ufficiale in Ucraina e garanzie di sicurezza per le chiese ortodosse russe. Lo spiega il New York Times citando alcune fonti.

A cura di Giorgia Venturini
17:26

Putin: “Il summit in Alaska ci avvicina a soluzioni necessarie"

Durante una riunione al Cremlino dedicata ai risultati del vertice di Anchorage con Trump, Putin ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novosti, Putin ha affermato che i colloqui con il leader statunitense “ci avvicinano a soluzioni necessarie”. Le sue parole sembrano confermare l’intenzione del Cremlino di presentare il summit come un passo positivo verso un possibile sviluppo negoziale nella guerra in ucraina.

A cura di Francesca Moriero
17:01

Il cancelliere Friedrich Merz sull'incontro tra Putin e Trump: "Risultati più significativi di quanto mostrato"

Il cancelliere Friedrich Merz ha fatto sapere di essere ampiamente soddisfatto dell'esito del vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin. I risultati sono stati "molto più significativi di quanto visto nella conferenza stampa", ha affermato Merz. Aggiungendo che "gli Stati Uniti d'America sono pronti a contribuire alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina".

Merz ha parlato all'emittente pubblica tedesca ZDF dopo essere stato informato da Trump, insieme con altri leader europei, sui colloqui con Putin. Merz ha inoltre spiegato che gli europei non dovrebbero sopravvalutarsi: ritiene che un incontro trilaterale debba aver luogo il prima possibile. Precisando che gli europei avrebbero gradito "un cessate il fuoco immediato. C'è molto di più in arrivo, secondo il presidente americano, ovvero un accordo di pace globale".

A cura di Giorgia Venturini
16:32

Giuseppe Conte (M5S): "Imbarazzante leggere l'esultanza di Giorgia Meloni sul vertice in Alaska"

"Imbarazzante leggere dell'esultanza di Giorgia Meloni sul vertice in Alaska". Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, commenta così l'incontro tra Trump e Putin. E aggiunge: "Ora all'Europa del Riarmo non resta che il ruolo da comprimario e augurarsi che lavorando duramente con pieno coordinamento diplomatico si imposti una pace giusta e ragionevole. È imbarazzante leggere nero su bianco l'esultanza di Meloni per ‘spiragli per discutere di pace' dopo la politica guerrafondaia e ostile a negoziati condotta da Chigi in questi anni".

Sui social poi Conte scrive: "I fatti parlavano chiaro già prima di questa foto: l'Europa è un attore non protagonista sulla guerra in Ucraina. Ha scelto, dopo l'inaccettabile invasione della Russia e i primi necessari aiuti di ‘scommettere sulla vittoria dell'Ucraina' (parole di Meloni) attraverso una vittoria militare sulla Russia a suon di invii di armi per ben 3 anni. E adesso che questa illusione è svanita, ne paga le conseguenze. Mentre Trump e Putin discutono di come incrementare gli scambi commerciali ed esplorare nuove opportunità di collaborazione nel reciproco interesse, i leader europei sono stretti in una morsa: provare a contrastare ostinatamente una soluzione negoziale però senza nessuna reale prospettiva alternativa, oppure rassegnarsi a favorire un accordo che purtroppo si preannuncia ben penalizzante per l'Ucraina".

A cura di Giorgia Venturini
15:51

Lunedì Donald Trump e Volodymyr Zelensky parleranno di scambio dei territori con la Russia

Lunedì è atteso l'incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Il New York Times, citando alcune fonti, fa sapere che i due leader parleranno di scambio dei territori con la Russia. Non solo, il quotidiano statunitense fa sapere che i leader europei sono stati invitati a partecipare. Si legge: "Trump ha detto ai leader europei di sostenere un piano per mettere fine alla guerra in Ucraina cedendo alla Russia il territorio non conquistato piuttosto che tentare un cessate il fuoco".

A cura di Giorgia Venturini
15:40

Giorgia Meloni parteciperà in collegamento alla riunione dei Volenterosi convocata da Macron

Tra i partecipanti alla riunione della Coalizione dei Volentieri convocata dal presidente francese Emmanuel Macron ci sarà anche la premier Giorgia Meloni. Domani 17 agosto sarà in collegamento. Prenderanno parte anche il primo ministro britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Frederick Merz. La riunione è stata decisa dopo l'incontro in Alaska tra Trump e Putin e prima del viaggio di Zelensky a Washington in programma per lunedì.

A cura di Giorgia Venturini
15:35

De Monte (FI): "Apertura al dialogo in Alaska, sostanziale passo avanti. Ora tocca all’Europa"

Isabella De Monte, deputata di Forza Italia e vice responsabile Esteri, definisce l’avvio del dialogo in Alaska un "sostanziale passo avanti". Ora, sottolinea, spetta all’Europa, con l’Italia in prima linea, lavorare per un accordo di pace giusto per l’Ucraina, ponendo al centro la sicurezza futura del Paese aggredito dalla Russia. De Monte cita la proposta della premier Meloni ispirata all’articolo 5 della NATO e ribadisce che “l’Europa è unita a difesa dell’Ucraina e del suo diritto inalienabile a trattare le condizioni della pace”.

A cura di Francesca Moriero
15:12

Macron convoca la Coalizione dei Volenterosi: la riunione domani alle 15

Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato per domani alle ore 15 una nuova riunione della Coalizione dei Volenterosi, alla quale parteciperanno anche il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz. L'incontro arriva all'indomani del vertice tra Trump e Putin in Alaska ed è stato organizzato in vista del viaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington previsto per il 18 agosto.

A cura di Francesca Moriero
15:00

Primo ministro ceco Petr Fiala: “Putin punta solo al massimo guadagno territoriale"

Il primo ministro ceco Petr Fiala ha commentato con scetticismo gli esiti del vertice tra Trump e Putin ad Anchorage, sostenendo che l’incontro ha chiarito le reali intenzioni del leader del Cremlino.

"È evidente che mentre Stati Uniti e alleati cercano strade per una soluzione pacifica, Putin resta focalizzato unicamente sull’espansione territoriale e sull’obiettivo di restaurare una sorta di impero sovietico", ha dichiarato Fiala. Un messaggio che, secondo lui, deve spingere l’Occidente a mantenere alta l’attenzione e la fermezza nel sostenere l’Ucraina.

A cura di Francesca Moriero
14:40

Rojc (PD): "Dopo l’Alaska tocca all'Europa, non ci sono alternative"

La senatrice Tatjana Rojc, del Partito Democratico e segretaria della Commissione Politiche UE al Senato, ha commentato con tono critico l’esito del vertice in Alaska tra Trump e Putin. "Mentre le bombe continuano a cadere sull’Ucraina, a portare a casa un risultato d’immagine è solo lo zar", ha affermato, sottolineando come, al di là della scena mediatica, non siano emersi progressi concreti. Rojc avverte che ora spetta all’Europa assumere un ruolo più autonomo e strategico: "Trump e Putin stanno, di fatto, spingendo l’Europa a diventare un soggetto unico se vuole difendere davvero la propria autonomia e i propri interessi". Secondo la senatrice, è necessario che l'UE si muova con decisione in questa direzione, coinvolgendo chi è disposto a seguirla.

A cura di Francesca Moriero
14:17

Robert Fico: “Fallita la strategia europea contro Mosca, serve realismo”

Il primo ministro slovacco Robert Fico ha commentato con toni critici l'approccio europeo al conflitto in Ucraina dopo il vertice tra Trump e Putin in Alaska. In un video pubblicato sui social, Fico ha definito “fallimentare” la strategia dell’Unione Europea che, a suo dire, ha cercato invano di indebolire la Russia con “un’assistenza incredibile e senza limiti a Kiev, in termini finanziari, politici e militari”. Secondo il premier slovacco, il summit in Alaska ha rappresentato un momento di svolta, poiché ha messo in discussione la narrazione “rigida e semplificata” del conflitto, spesso sostenuta dall’amministrazione Biden e da vari leader europei. Fico ha poi ribadito la necessità di avviare negoziati costruttivi piuttosto che continuare sulla strada delle sanzioni e dello scontro frontale con Mosca. Ha poi anche sottolineato che, una volta terminata la guerra, sarà fondamentale garantire un quadro di sicurezza equilibrato che tenga conto delle esigenze sia dell’Ucraina che della Russia.

A cura di Francesca Moriero
14:10

La premier danese Mette Frederiksen: “Situazione incerta, Russia non vuole la pace”

ha lanciato un appello alla cautela, definendo la situazione "più incerta che mai" dopo il vertice in Alaska tra Trump e Putin. In un’intervista alla TV pubblica DR, Frederiksen ha sottolineato che, nonostante i colloqui, non è stato raggiunto alcun cessate il fuoco e la Russia ha continuato a bombardare durante la notte. “Per me è la prova che Mosca non vuole davvero la pace”, ha dichiarato. La leader danese, che guida il Paese titolare della presidenza di turno del Consiglio UE, ha ribadito l'importanza di mantenere alta la pressione sulla Russia e di accelerare sul fronte del riarmo europeo. “Il mio primo pensiero stamattina – ha detto – è stato che dobbiamo fare ancora più in fretta”.

A cura di Francesca Moriero
13:54

Merz aggiorna il governo tedesco dopo il vertice in Alaska

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha riferito al governo federale sullo stato dei negoziati in corso per l’Ucraina, a seguito del vertice di Anchorage tra Trump e Putin. Secondo fonti citate dall’agenzia Dpa, dopo essere stato aggiornato direttamente dal presidente statunitense, Merz ha convocato i partner europei per un debriefing, durante il quale è stata definita una linea comune sulle prossime mosse del processo di pace. I contenuti precisi del confronto non sono stati resi noti.

A cura di Francesca Moriero
13:39

Magi (Più Europa): “Da Alaska nessun passo avanti, l’Europa si svegli”

Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, commenta duramente l’esito del vertice tra Trump e Putin in Alaska. Secondo Magi, l’incontro ha legittimato Putin sul piano internazionale senza portare alcun beneficio reale all’Ucraina. "Se due poco di buono si incontrano, non può venirne nulla di buono – ha dichiarato –. È la fine del diritto internazionale piegato agli interessi affaristici, e l’epilogo dell’asse atlantico come l’abbiamo conosciuto". Magi denuncia inoltre il rischio di una "sottomissione definitiva" di NATO, Europa e Ucraina, che, a suo avviso, vengono spinte ad accettare compromessi inaccettabili. "Nessun cessate il fuoco, solo l’Ucraina trattata come merce di scambio. L’Europa si svegli, prima che sia troppo tardi", ha concluso.

A cura di Francesca Moriero
13:26

Macron: "presto nuovo incontro tra i leader Ue dopo il vertice in Alaska"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che i leader della cosiddetta "Coalizione dei Volenterosi" si riuniranno a breve per discutere i prossimi passi dopo il vertice di Anchorage tra Trump e Putin. Secondo Macron, l’obiettivo è compiere “progressi concreti” nel percorso verso una pace duratura in Ucraina, in coordinamento con gli Stati Uniti e gli altri partner europei. Al colloquio in Alaska – durato quasi tre ore – hanno partecipato anche alti rappresentanti diplomatici, tra cui il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato americano Rubio.

A cura di Francesca Moriero
13:10

Macron: presto nuovo incontro tra i leader Ue dopo il vertice in Alaska

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che i leader della cosiddetta "Coalizione dei Volenterosi" si riuniranno a breve per discutere i prossimi passi dopo il vertice di Anchorage tra Donald Trump e Vladimir Putin. Secondo Macron, l’obiettivo è compiere “progressi concreti” nel percorso verso una pace duratura in Ucraina, in coordinamento con gli Stati Uniti e gli altri partner europei. Al colloquio in Alaska, durato quasi tre ore, hanno partecipato anche alti rappresentanti diplomatici, tra cui il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato americano Rubio.

A cura di Francesca Moriero
12:51

Leader UE: “Pronti a lavorare con Trump e Zelensky per un summit trilaterale con il sostegno dell’Europa”

In una dichiarazione congiunta, i leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer, il presidente finlandese Alexander Stubb, il premier polacco Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, hanno espresso sostegno agli sforzi di Donald Trump per porre fine alla guerra in Ucraina, dopo il suo incontro in Alaska con Vladimir Putin. I leader accolgono con favore l’iniziativa di Trump per fermare le uccisioni, chiudere il conflitto e costruire una pace giusta e duratura. Citando le parole dello stesso Trump – “non c’è accordo finché non c’è un accordo” – sottolineano che il prossimo passo dovrà essere un ulteriore dialogo con Volodymyr Zelensky, che Trump incontrerà a breve.

Nel documento, viene inoltre confermata la disponibilità europea a collaborare per l’organizzazione di un summit trilaterale Trump-Zelensky-UE. I leader ribadiscono che l’Ucraina deve ricevere garanzie di sicurezza solide e durature, in grado di tutelarne sovranità e integrità territoriale. Viene accolta con favore la disponibilità degli Stati Uniti a offrire tali garanzie, e si sottolinea che la cosiddetta “Coalizione dei volenterosi” è pronta a svolgere un ruolo attivo. Nessuna restrizione, affermano, dovrebbe essere imposta alle forze armate ucraine né alla loro cooperazione con Paesi terzi. Inoltre, la Russia non può avere alcun diritto di veto sul percorso dell’Ucraina verso l’Unione Europea e la NATO.

I leader europei ribadiscono poi anche che spetta all’Ucraina decidere sul proprio territorio e che i confini internazionali non possono essere modificati con la forza.

La dichiarazione si chiude con un messaggio chiaro: il sostegno all’Ucraina continuerà e sarà rafforzato, anche attraverso nuove sanzioni e misure economiche contro la Russia, finché non si raggiungerà una pace giusta e duratura. “L’Ucraina può contare sulla nostra incrollabile solidarietà”, affermano, “mentre lavoriamo per una pace che protegga gli interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa”.

A cura di Francesca Moriero
12:45

Zelensky: “Serve una pace vera e duratura, non una semplice tregua”

In un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza che l’obiettivo dev’essere una pace reale e stabile, non un'altra pausa tra un'invasione russa e l’altra. Zelensky ha riferito di aver avuto un colloquio con Trump e di aver poi coordinato ulteriormente le posizioni con i leader europei. “Le posizioni sono chiare – ha affermato –. I combattimenti devono cessare al più presto, sia sul campo che nei cieli, e devono fermarsi anche gli attacchi contro le nostre infrastrutture portuali”. Ha poi chiesto la liberazione di tutti i prigionieri di guerra e dei civili ucraini, oltre al ritorno dei bambini deportati in Russia: “Migliaia dei nostri cittadini sono ancora in cattività e devono tornare a casa”.

Zelensky ha sottolineato poi che la pressione su Mosca deve continuare finché l’aggressione e l’occupazione non termineranno. Ha inoltre dichiarato di aver detto chiaramente a Trump che, in assenza di un vertice trilaterale o in caso di tentativi russi di eludere una soluzione onesta, le sanzioni dovranno essere rafforzate: “Le sanzioni sono uno strumento efficace”. Infine, ha ribadito che la sicurezza dell’Ucraina dev’essere garantita in modo affidabile e duraturo, con il coinvolgimento sia dell’Europa sia degli Stati Uniti. “Tutte le questioni rilevanti devono essere discusse con la partecipazione dell’Ucraina. Nessuna decisione, soprattutto di natura territoriale, può essere presa senza di noi”.

Zelensky ha poi ringraziato i partner internazionali per il loro sostegno, evidenziando in particolare la dichiarazione dei leader europei che, a suo dire, “rafforza la posizione ucraina”. E ha concluso: “Continuiamo a lavorare insieme: europei, americani e tutti coloro che vogliono la pace e la stabilità nei rapporti internazionali”.

A cura di Francesca Moriero
12:40

Meloni e i leader UE: "Pronti a collaborare con Trump per un vertice trilaterale con Zelensky"

I principali leader europei si sono detti disponibili a sostenere l'organizzazione di un vertice trilaterale tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i vertici europei. "Esprimiamo la nostra disponibilità a collaborare con il presidente Trump e il presidente Zelensky per organizzare un incontro trilaterale con il pieno sostegno dell’Europa", si legge nella dichiarazione congiunta firmata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dal presidente francese Emmanuel Macron, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, dal premier britannico Keir Starmer, dal presidente finlandese Alexander Stubb, dal primo ministro polacco Donald Tusk e dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Nel documento, i leader europei accolgono con favore l’impegno di Trump "per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura".

Come si legge nella dichiarazione, Trump avrebbe sottolineato che “non c’è accordo finché non c’è un accordo”, e che il prossimo passo sarà un incontro con Zelensky per proseguire il percorso diplomatico.

A cura di Francesca Moriero
12:23

Conte: “L’Europa ha fallito, ora paga il prezzo della sua strategia sulla guerra”

In un lungo post sui social, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte critica duramente la linea seguita dall’Unione Europea – e in particolare dal governo Meloni – nella gestione del conflitto in Ucraina. Secondo Conte, l’Europa ha perso l’occasione di giocare un ruolo da protagonista nella costruzione della pace, scegliendo invece per anni una strategia incentrata esclusivamente sul riarmo e sull’invio di armi, puntando su una vittoria militare dell’Ucraina. Una scelta che oggi, di fronte al fallimento dell’obiettivo e all’avanzata dei negoziati tra Trump e Putin, la relega a un ruolo marginale.

Conte definisce "imbarazzante" l'esultanza della premier Meloni per gli "spiragli di pace", dopo aver rifiutato per tre anni ogni proposta negoziale, optando per l’escalation militare. Oggi – sostiene l’ex presidente del Consiglio – l’Europa si trova stretta tra due opzioni: opporsi senza reali alternative a una trattativa guidata da altri, oppure accettare un accordo che rischia di penalizzare fortemente l’Ucraina. A pagare le conseguenze di questa strategia, conclude Conte, saranno cittadini e imprese europee: tra costi energetici elevati, spese militari record e tagli a settori essenziali come sanità e istruzione.

A cura di Francesca Moriero
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