Le ultime notizie sul Coronavirus Covid-19 in Italia e nel mondo. Oggi 14.931 contagi su 306.078 tamponi e 251 morti per Covid. In Veneto 1.244 nuovi casi, oltre 900 in Toscana, 1.724 in Emilia Romagna, oltre tremila in Lombardia. Allarme variante inglese: in Puglia scuole chiuse e dad fino al 5 marzo. L'indice Rt nazionale si avvicina a quota 1 (0,99): ragion per cui diverse Regioni da domani cambieranno colore e dovranno inasprire le norme anti contagio per frenare la circolazione del virus. Si tratta di Campania, Emilia Romagna e Molise. Ancora nessuna Regione in zona rossa. Intanto, per quanto riguarda i vaccini, si va verso il via libera ad AstraZeneca anche fino ai 65 anni. Ma l'azienda comunica taglio di circa il 15% su dosi in consegna. Nel mondo 110.822.611 di casi e quasi due milioni e mezzo di morti.
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Germania, 9.164 nuovi casi e 490 morti nelle ultime 24 ore

Sono poco meno di diecimila i nuovi casi di coronavirus in Germania. Lo ha comunicato il Robert Koch Institute. Oltre ai 9.164 nuovi casi di positività a CoViD-19, si registrano anche, sempre nelle ultime ventiquattro ore, anche 490 morti. Il bilancio totale della Germania è di 2.378.884 casi da inizio pandemia, con 67.696 morti totali. I due Länder più colpiti dello stato teutonico restano la Renania Settentrionale-Vestfalia e la Baviera, entrambe sopra i 12mila casi cadauno e che assieme comprendono quasi un milione di casi totali del paese. Terzo, ma molto più distaccato, il Baden-Württemberg (7.926) davanti alla Sassonia (7.433).
Spostamenti tra Regioni, verso la proroga del blocco fino al 5 marzo

Il blocco degli spostamenti tra Regioni è in scadenza al 25 febbraio, ma sarà prorogato almeno fino al 5 marzo, giorno della scadenza naturale dell'ultimo DPCM di Conte. Questo quanto trapela dagli ambienti di governo, che già avevano disposto con una riunione lampo poco dopo l'insediamento del consiglio dei ministri formato da Mario Draghi. La situazione epidemiologica è tale che, dunque, almeno fino al 5 marzo ci sarà il blocco della mobilità tra le regioni, di cui si discuterà anche nella riunione delle 15 tra i presidenti delle regioni.
Mattarella: "Il nostro sistema sanitario è un patrimonio su cui investire"

"Il nostro sistema sanitario nazionale, pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela dell'intera collettività". Questo il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, in occasione della prima giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, che Mattarella ha definito "una importante occasione per rinnovare la più profonda riconoscenza del Paese verso tutti coloro che con professionalità e abnegazione si sono trovati, e tuttora si trovano, in prima linea nel fronteggiare l'emergenza pandemica che, a distanza di poco più di un anno dalla sua comparsa, ancora ci affligge". Proprio oggi 20 febbraio, infatti, è il primo anniversario della scoperta del "paziente uno" di Codogno, al quale venne diagnosticato il Coronavirus in Italia.
Covid, oggi vertice dei presidenti delle regioni sul nuovo DPCM

Con il DPCM Conte, l'ultimo prima della caduta del Governo, in scadenza al 5 marzo, si attende ora un nuovo decreto che disciplini l'emergenza Coronavirus in Italia. Quest'oggi si terrà una videoconferenza tra i presidenti delle regioni, che alle 15 faranno il punto della situazione. Probabile che verrà discusso anche il sistema dei colori, che già da tempo è nel mirino di diversi presidenti di regione: anche ieri, il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni, ha parlato della possibilità di "qualche settimana" di restrizioni omogenee in tutta Italia. Se non un lockdown totale, qualcosa di simile alle regole viste a Natale e Capodanno, che furono appunto uguali per tutti le regioni. Quasi certa, invece, la proroga del blocco alla mobilità tra regioni, già esteso fino al 25 febbraio e che, con ogni probabilità, verrà portato almeno fino al 5 marzo, giorno di scadenza "naturale" dell'ultimo DPCM Conte.
Covid, tutta l'Italia verso la zona arancione: "Situazione contagi in peggioramento"

La situazione epidemiologica in Italia "è in peggioramento", con le variante del Coronavirus che potrebbero far schizzare nuovamente alle stelle i contagi, vista la loro più veloce diffusione. Gli esperti sono in allarme, e ora il rischio è che tutta Italia torni almeno zona arancione, in modo da rallentare la curva del contagio prima che corra troppo veloce verso l'alto. "Lo scenario è in peggioramento", ha spiegato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, "Per la terza settimana consecutiva abbiamo incremento dell'incidenza e dell'Rt. Ciò richiede misure di mitigazione e attenzione perché la circolazione di varianti, sia di quella inglese, che diventerà dominante, che di quella brasiliana, presente nel Centro Italia, e di quella sudafricana, di cui conosciamo pochi e piccoli cluster di importazione, impongono di continuare con la prudenza".
Puglia, torna la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado

La Puglia torna alla didattica a distanza: si attende solo l'ordinanza del presidente Michele Emiliano, che verrà pubblicata già nelle prossime ore. Dunque dal 22 febbraio al 5 marzo, tutti gli studenti pugliese di ogni ordine e grado torneranno alla didattica a distanza, con la consueta eccezione delle attività di laboratorio e della didattica inclusiva per studenti disabili e per gli alunni con bisogni educativi speciali, per i quali resta prevista una presenza massima fino al 50% per ogni classe. Lo ha fatto sapere la sezione pugliese dell'ANP, Associazione Nazionale Presidi, che ha parlato anche di un "peggioramento generale del rischio di contagio". Revocato anche lo sciopero indetto da lunedì 22 febbraio dai sindacati della scuola.
In Lombardia salgono a 565.927 le dosi di vaccino somministrate

Altre 15mila circa le dosi di vaccino somministrate nelle ultime 24 ore in Lombardia: salgono così a 565.927 le dosi totali utilizzate sulle 773.800 consegnate alla regione lombarda. I dati sono del Governo italiano, disponibili nel report aggiornato quotidianamente da Palazzo Chigi e che fornisce i dati di tutte le regioni: utilizzate dunque il 73,1% delle dosi finora giunte a quella che è stata da un anno a questa parte la regione più colpita dal Coronavirus in Italia. La maggior parte delle dosi sono state somministrate nella fascia d'età 50-59 anni, ad oggi 146.827 persone, mentre la fascia over 80 vede circa 65mila persone vaccinata al Covid.
Russia, registrato un terzo vaccino: il CoviVac

In Russia il ministero della Salute ha registrato un terzo vaccino contro il Coronavirus: il CoviVac, realizzato dal centro Chumakov di San Pietroburgo. L'annuncio è stato dato dal premier Michail Vladimirovič Mišustin e poi rilanciato da tutte le agenzie di stampa russe. Si tratta del terzo vaccino registrato dopo lo Sputnik V realizzato dal Centro Gamaleya e l'EpiVacCorona realizzato dal Centro Vektor. Il premier russo ha poi spiegato che entro metà marzo "le prime 120mila dosi" di vaccino CoviVac "saranno distribuite tra la popolazione civile".
Locatelli: "Investire nella sanità permette di salvare vite umane"

Gli investimenti nel settore della sanità permettono di salvare vite umane ma anche di attutire, quanto più possibile, l'impatto economico e sociale durante "eventi così catastrofici" come la pandemia da coronavirus. Lo ha spiegato, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, che ha fatto il punto di dodici mesi di lotta al Coronavirus, che proprio un anno fa (20 febbraio 2020) veniva diagnosticato per la prima volta in Italia, in un paziente di Codogno, nel lodigiano.
Vaccini, Luca Zaia: "Non questo ritmo, finiremo tra 3-4 anni"

"Con questi ritmi, finiremo di vaccinare tutti gli italiani nel giro di 3-4 anni": lo ha spiegato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (Lega), in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, che spiega come il problema principali riguardi proprio la mancanza di quella che definisce "la materia prima", ovvero i vaccini veri e proprio. Zaia ha poi ribadito la massima fiducia nel nuovo presidente del consiglio Mario Draghi, "figura di grande standing internazionale", nonché "in grado di rilanciare l'economia e l'occupazione". Tornando poi sui vaccini, Zaia ha sottolineato come Draghi possa "far valere tutta la sua autorevolezza", visto che "con queste quantità e questi ritmi", per vaccinare tutti gli italiani ci vorrebbero "almeno tre o quattro anni".
Da domani Campania, Emilia Romagna e Molise in zona arancione

Aumentano le Regioni in zona arancione. Preoccupano ancora molto i contagi di coronavirus in Italia e in alcuni territori, dove la circolazione dell'infezione è particolarmente alta, le regole anti-contagio dovranno essere inasprite: è il caso di Campania, Emilia Romagna e Molise che da domani, domenica 21 febbraio, passeranno in zona arancione. Si vanno quindi ad aggiungere a Toscana, Abruzzo, Liguria, Umbria e provincia autonoma di Trento. Tutte le altre Regioni restano in zona gialla, ancora nessuna in zona rossa.
Le ultime notizie sul Coronavirus Covid 19 di oggi, sabato 20 febbraio

In Italia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 15.479 contagi su 297.128 tamponi effettuati. Questo il quadro che emerge dal bollettino di ieri, venerdì 19 febbraio. Per quanto riguarda i decessi, invece, ieri ne sono stati registrati 348.
Ecco la situazione Regione per Regione:
Lombardia: +3.724
Veneto: +657
Piemonte: +1.307
Campania: +1.616
Emilia Romagna: +1.821
Lazio: +990
Toscana: +924
Sicilia: +440
Puglia: +874
Liguria: +274
Friuli Venezia Giulia: +310
Marche: +488
Abruzzo: +494
Sardegna: +44
P.A. Bolzano: +524
Umbria: +301
Calabria: +177
P.A. Trento: +256
Basilicata: +136
Molise: +114
Valle d'Aosta: +8