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Attentati Parigi, Hollande: “Siamo in guerra”

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Il Presidente della Repubblica francese ha annunciato che le forze armate moltiplicheranno gli sforzi per sconfiggere l'Isis.

11:36

Parigi, 168 perquisizioni in Francia: 23 arresti, 31 armi sequestrate

168 perquisizioni, 23 persone fermate, 104 arresti domiciliari. Sono in numeri annunciati dal ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, nell'ambito delle indagini sugli attentati a Parigi. Segnalati anche sei provvedimenti di decadenza di nazionalità francese. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate 31 armi, di cui quattro da guerra, tra cui un lanciarazzi. "Chi colpirà la Repubblica, sarà colpito dalla Repubblica". ha detto Cazeneuve, che ha anche confermato che cinque dei sette terroristi sono stati già identificati.

A cura di Biagio Chiariello
11:07

L'altro terrorista identificato è Ahmad al Mohammad

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Oltre a Samy Amimour, oggi è stato identificato anche Ahmad al Mohammad. La conferma arriva dal procuratore di Parigi. Farebbe parte del secondo commando, i tre kamikaze dello Stade de France (un altro è Bilal Hadfi). Secondo la magistratura l'uomo era transitato per la Grecia. C'è "concordanza", spiegano gli inquirenti, tra le sue impronte digitali e quelle individuate durante un controllo in Grecia in ottobre. Non vi è ancora conferma sull'autenticità del passaporto siriano con cui è stato ritrovato.

A cura di Biagio Chiariello
11:02

Molenbeek, perquisizioni nel quartiere musulmano di Bruxelles: un arresto

Nuove perquisizioni in corso in questo momento a Molenbeek, a Bruxelles. Numerosi agenti hanno lanciato un'operazione in un edificio in Delaunoy Street. Nella zona ad alta densità di immigrati nella capitale belga, sono stati accertati reclutamenti di jihadisti da inviare in Siria. Secondo quanto riferito da Lesoir.be, un individuo è stato arrestato alle 11:00 in via Ransfort.

A cura di Biagio Chiariello
10:53

Il cervello della mattanza sarebbe Abdelhamid Abaoud

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I servizi di sicurezza belgi sospettano che la mente dei drammatici fatti di Parigi sia Abdelhamid Abaaoud, 28 anni di origine marocchina, residente a Molenbeek e latitante da quando, a gennaio, la polizia belga ha neutralizzato la cellula jihadista di cui era a capo a Verviers. Lo riferisce l'agenzia France Presse citando il sito di rtl.Be. I giornali belgi De Standaard e Het Nieuwsblad, almeno due dei terroristi di Parigi erano suoi amici, ed avevano commesso insieme piccoli crimini a Bruxelles tra il 2010-2011. Abaaoud sarebbe ora in Siria, secondo quanto si apprende dai suoi stessi familiari interrogati dagli inquirenti. France Press scrive che almeno tre persone nella cerchia familiare del 28enne sarebbero attualmente in custodia.

A cura di Biagio Chiariello
10:39

Presunto allarme bomba davanti palazzo Commissione UE a Bruxelles

Questa l'annuncio appena postato su Twitter:

A cura di Biagio Chiariello
10:00

Identificato il quarto terrorista

Un altro dei terroristi delle stragi di venerdì sera a Parigi sarebbe stato identificato dalla polizia francese. Lo afferma radio RMC. Si tratterebbe, a quanto sembra, di un uomo noto come Samy, che abita con la famiglia nella Seine-Saint-Denis, la banlieue di Parigi. Insieme ad altri due kamikaze, fra i quali Omar Mostefai, si è fatto esplodere all'interno del teatro Bataclan. Samy Amimour era nato il 15 ottobre 1987 a Drancy: residente a Parigi, era già noto ai servizi antiterrorismo dopo un’incriminazione nel 2012. Un altro invece è Bilal Hadfi, 20 anni, anche lui di origine belga, uno dei kamikaeze entrato in azione allo Stade de France. Ci sarebbere poi Ahamd Almohammad: almeno questo è  il nome registrato sul passaporto siriano rinvenuto accanto ai resti di uno dei kamikaze dello stadio. Prosegue poi in tutta Europa la caccia a Salah Abdeslam, l’ottavo membro del commando di terroristi che hanno seminato sangue e morte nella capitale francese.

A cura di Biagio Chiariello
09:23

Alfano: "Collaboriamo con Francia per cattura terroristi"

L'Italia è in stretto contatto con la Francia per catturare i responsabili dell'attentato a Parigi. "Il nostro lavoro informativo è travasato a loro beneficio". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenendo a ‘La telefonata' di Belpietro su Canale 5."Collaboriamo con le autorità francesi, diamo loro delle informazioni su movimenti avvenuti nei mesi precedenti in Italia" i francesi "devono avere tutte le informazioni necessarie per catturare quegli assassini".

A cura di Biagio Chiariello
09:11

Alfano: "Espelleremo gli imam che predicano odio"

"Siamo pronti ad espellere gli imam che predicano l'odio e a intervenire nei luoghi di culto dove si professa la violenza". Lo ha detto a Rtl il ministro dell'interno Angelino Alfano, invitando la comunità musulmana italiana ad" una forte presa di distanza dalla violenza: la nostra strategia è di non provocare nessuno, c'è il diritto di culto per un 1 milione e 600mila musulmani che vivono in Italia, ma diciamo loro di prendere posizione chiara contro la violenza. Noi saremo severissimi".

A cura di Biagio Chiariello
09:00

Valls: "Trovate armi e lanciarazzi"

Il premier francese, Manuel Valls conferma le operazioni antiterrorismo a tappeto fra ieri notte e questa mattina in Francia dopo gli attentati di Parigi: annunciate "oltre 150 perquisizioni"; a Lione, 5 fermi dopo il ritrovamento di armi e di un lanciarazzi.

A cura di Biagio Chiariello
08:47

Il premier francese: "Governo sapeva della minaccia"

"Il governo francese era consapevole del fatto che si stessero preparando attacchi non solo in Francia ma in tutta Europa". Lo ha detto il premier francese Manuel Valls parlando alla radio Rtl degli attentati di venerdì a Parigi. "Il terrorismo può colpire ancora nei prossimi giorni. Dobbiamo convivere con questa minaccia per poterla combattere", ha aggiunto invitando "il popolo francese a mobilitarsi".Valls ha quindi sottolineato come l'attacco a Parigi sia stato "pensato, pianificato, organizzato dalla Siria". La stessa Siria sulla quale ieri sera le forze armate francesi hanno sganciato una pioggia di bomba, prendendo di mira posizioni dell'Isis a Raqqa.

A cura di Biagio Chiariello
08:01

Maxioperazione antiterrorismo nella notte in diverse città della Francia

Nella notte la polizia francese ha effettuato raid in diversi punti del Paese nella caccia dei responsabili del massacro di Parigi, e dei loro eventuali complici. Nella notte  ci sono state diverse perquisizioni con arresti a Tolosa, Grenoble e nei sobborghi di Parigi, come confermato anche dal premier Valls. Almeno cinque persone sono state arrestate; sequestrati armi e denaro.

A cura di Biagio Chiariello
07:31

Il punto della situazione

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Qui la diretta degli eventi precedenti

La Francia è ancora scossa dagli attentati che venerdì sera hanno messo in ginocchio Parigi. Nella notte sono stati eseguiti oltre 150 blitz in diverse città francesi, con 23 arresti e il ritrovamento di depositi di armi (tra cui un lanciarazzi). La procura di Parigi ha identificato due altri attentatori: si tratta di Ahmad Al Mohammad che si è fatto esplodere allo Stade de France, e di Samy Aminour tra i responsabili dell'eccidio al teatro Bataclan. Oltre a loro si conoscono le identità di Ismaël Omar Mostefaï, Bilal Hadfi e Ibrahim Abdeslam.

E' ancora in fuga Salah Abdeslam, ottavo membro del commando degli attentatori. Non è lui la persona fermata a  Molenbeek, il quartiere di Bruxelles a forte prevalenza musulmana, dove stamane è stata condotta una massiccia operazione di polizia. E' stato invece rilasciato il fratello del presunto terrorista latitante, Mohamed Abdeslam.

È rientrato al momento l'allarme per il passaggio di un presunto terrorista in Italia. “L'allarme c'è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano”, è quanto ha dichiarato il questore vicario di Torino, Sergio Molino, sull'allarme per la presunta presenza in Italia della Seat nera con a bordo un presunto attentatore di Parigi.

Intanto il Belgio – secondo una fonte francese – avrebbe arrestato Mohamed Amri, l'artificiere che avrebbe fornito armi e confezionato le cinture esplosive per i kamikaze.

Nella Parigi dove la Tour Eiffel si accesa del tricolore francese la vita è faticosamente ripresa. Bambini a scuola, negozi e musei aperti, uffici in funzione. Il presidente Hollande – oggi a Versailles per il discorso solenne alle camere riunite – ha annunciato il reclutamento di 5.000 fra poliziotti e gendarmi in due anni e l'inasprimento delle leggi, immaginando che la guerra allo Stato Islamico non sia impresa di breve durata.

Gli eventi della giornata di oggi e quella ieri, punto per punto:

– La Francia ha iniziato un pesante bombardamento con 10 caccia Omnirole Dassaul su Raqqa, roccaforte dell'Isis in Siria

– Maxi operazione antiterrorismo nella notte tra Grenoble, Tolosa e i sobborghi di Parigi: diversi arresti. Perquisizioni anche a Molenbeek. 23 fermi, numerose armi sequestrate, anche un lanciarazzi.

– Il procuratore di Parigi conferma che altri due terroristi del commando che ha colpito Parigi sono stati identificati

– Nessuna conferma sull'arresto di Abdeslam Salah, 26 anni, francese residente in Belgio, è in fuga e da domenica sera è il ricercato numero 1 dalle polizie. Non è lui la persona fermata a Molenbeek, quartiere di Bruxelles a forte prevalenza musulmana.

– I commando che hanno colpito Parigi sono tre di tre uomini ciascuno. Uno agisce allo stade de France  – con la volontà di farsi esplodere all'interno durante la partita – .  Un secondo agisce al Bataclan. – l'auto usata è una Polo Nera –  Un terza – a bordo della Seat neta – colpisce i ristornati dell'XI arrondissement ma – come si apprende solo ora – avrebbe agito anche a Montmartre (anche se non ci sono vittime)

–  I morti accertati sono 129, i feriti ancora in terapia intensiva 42

– È cominciato il G20 in Turchia, Erdogan ha espresso la propria condanna per gli attentati di Parigi

– C’è la conferma ufficiale della morte della ragazza italiana, Valeria Solesin, al Bataclan. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul caso

– Le comunicazioni da e tra gli attentatori sono avvenute via chat Playstation a confermarlo il Ministro degli Interni belga

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