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Libia, rapiti due italiani: sono Bruno Cacace e Danilo Calonego

Secondo l’agenzia di stampa turca Anatolia sarebbero stati rapiti due italiani e un canadese. Lavorano per una società italiana che si occupa della manutenzione dell’aeroporto di Ghatt, la Conicos. Farnesina conferma la notizia: i rapiti sono Bruno Cacace e Danilo Calonego.
A cura di Susanna Picone
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Due italiani sono stati rapiti in Libia. A riportare per primo la notizia l'agenzia di stampa turca Anatolia, secondo cui una fonte delle autorità della città di Ghat, nel sud del Paese, ha detto che tre lavoratori che lavorano per conto di una società italiana di manutenzione dell'aeroporto di Ghat, la Conicos, sono stati rapiti questa mattina da sconosciuti armati. Oltre ai due italiani ci sarebbe un canadese. “Degli sconosciuti hanno rapito questa mattina tre lavoratori stranieri che lavorano per conto della società italiana Conicos, sulla strada che porta all'aeroporto Ghat”, oasi desertica della provincia di Fezzan nel Sud della Libia controllata dal governo d'Accordo nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite, come ha detto Qawmani Mohammed Saleh, sindaco della cittadina di Ghat citato dall'agenzia turca.

Farnesina conferma il rapimento di due italiani – Il sindaco avrebbe appunto precisato che una delle persone sequestrate è di nazionalità canadese mentre gli altri due sono cittadini italiani. “Stiamo effettuando ogni sforzo per conoscere il gruppo dei sequestratori e il luogo dove sono tenuti i rapiti”, avrebbe aggiunto il sindaco secondo quanto riportato dall'agenzia turca. Finora non è arrivata nessuna rivendicazione del rapimento. La Farnesina ha confermato la notizia del rapimento dei due italiani. Il ministero ha fatto sapere di essere informato di questa vicenda e di seguire fin da questa mattina – quando ne ha avuto notizia – gli sviluppi insieme alle altre articolazioni dello Stato. Secondo quanto si apprende, si lavora con il massimo riserbo tenuto conto della delicatezza della situazione. Il premier Matteo Renzi, a New York per l'Assemblea generale dell'Onu, segue direttamente la vicenda. Renzi, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, è in continuo contatto in queste ore con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e l'autorità delegata ai Serivi, il sottosegretario Marco Minniti.

Rapiti lavorano per società di Mondovì – La Conicos di Mondovì opera in Libia da decenni. L'azienda è guidata da Giorgio Vinai, che l'ha fondata nel 1977 con Celeste Bongiovanni. Due le sedi centrali: quella di Mondovì e quella di Tripoli, dove opera la Libyan Branch.

Italiani rapiti Bruno Cacace e Danilo Calonego – Sono Bruno Cacace, 56enne residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, 66enne della provincia di Belluno, i due italiani rapiti in Libia. Lo si apprende dal comando provinciale dei Carabinieri di Cuneo, che dopo essere stati contattati dalla Farnesina si sono recati presso la sede della ditta per cui lavorano, la Conicos di Mondovì (Cuneo) e presso l'abitazione di Cacace a Borgo San Dalmazzo.

"Rapitori hanno aperto il fuoco" – Uno dei componenti del consiglio municipale di Ghat ha riferito al sito Masrawy.com che i tre tecnici “sono stati prelevati da un gruppo di uomini che erano a bordo di due auto. I rapitori hanno aperto il fuoco contro di loro e poi li hanno prelevati”. La stessa fonte ha aggiunto che “l'autista che accompagnava i tre è stato trovato con le mani legate in una zona desertica”. La fonte ha rivelato che a fornire i particolari sulla dinamica del sequestro sarebbe stato proprio l'autista.

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