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La suocera tra i rifiuti ingombranti, polemica sullo spot del comune di Palermo

Pioggia di critiche sul manifesto pubblicitario della municipalizzata Rap che doveva promuovere il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a Palermo.
A cura di Antonio Palma
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Una donna dai capelli grigi, che sembra proprio una suocera, legata a un frigorifero e un divano vecchio e la scritta: "Chiamaci verremo sotto casa a prelevare tutti i tuoi ingombranti… Quasi tutti!". È quanto campeggia sui manifesti della Rap, la partecipata del Comune di Palermo che gestisce la raccolta dei rifiuti. La pubblicità che doveva servire a promuovere il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio, ha scatenato numerose proteste di consiglieri comunali, ma anche di semplici cittadini. “È un messaggio inquietante che propone un immaginario della donna, sic et simpliciter, come rifiuto. Forse è anche peggio di una pubblicità sessista” ha commentato la consigliera del Pd, Antonella Monastra. "Non ho mai visto una campagna pubblicitaria più demenziale e pericolosa di questa. Non possiamo assistere a uno spreco così assurdo di soldi pubblici” gli ha fatto eco il capogruppo Idv in consiglio comunale Filippo Occhipinti. “Non c'è nulla di ironico in qualsiasi figura femminile paragonata a rifiuto”, "La pubblicità della Rap fa ribrezzo” invece sono solo alcuni dei commenti apparsi sui social network.

Il sindaco ha deciso di modificare la campagna pubblicitaria

Il Comune di Palermo alla fine ha deciso di modificare la contestata pubblicità. “Si tratta con tutta evidenza di un messaggio che con ironia vuole denunciare comportamenti gravi ed incivili, che purtroppo a Palermo continuano a verificarsi. È altrettanto evidente che quel messaggio si presta a fraintendimenti e può risultare offensivo. Per questo ho concordato con i vertici della Rap che la campagna pubblicitaria sia modificata tenendo conto tanto della necessità di denuncia della inciviltà, quanto del rispetto delle sensibilità” ha sottolineato Orlando. A difesa della scelta anche il presidente della Rap Sergio Marino: “La suocera è un simbolo! Non è né donna né uomo! E comunque volevamo condannare chi intende disfarsi di uomini e cose”.

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