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La finta Margherita Hack beffa il “saggio” Onida, che dice: “Sì, siamo inutili”

La trasmissione “La Zanzara” riesce a scoprire, tramite la telefonata di una finta Margherita Hack, cosa pensa una dei “saggi” scelti da Napolitano, l’ex presidente della Consulta Valerio Onida. Dal suo punto di vista “servono solo a coprire questo periodo di stallo”.
A cura di Susanna Picone
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La trasmissione “La Zanzara” riesce a scoprire, tramite la telefonata di una finta Margherita Hack, cosa pensa una dei “saggi” scelti da Napolitano, l’ex presidente della Consulta Valerio Onida. Dal suo punto di vista, “servono solo a coprire questo periodo di stallo”.

La trasmissione radiofonica “La Zanzara” prende di mira uno dei dieci “saggi” scelti dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, l’ex presidente della Consulta Valerio Onida. Un “saggio” interrogato, tramite una finta Margherita Hack al telefono, proprio sul ruolo che gli compete in questo delicato momento della politica italiana. E la finta Hack riesce a beffare il saggio Onida. La voce che interpreta l’astrofisica toscana esprime, nel corso del colloquio telefonico, le sue perplessità a proposito della scelta del capo dello Stato di mettere al lavoro queste dieci figure. Lei dice: “Questa cosa dei saggi, a me sembra sinceramente una cosa inutile” e lui, parlando piuttosto liberamente, le dà ragione ammettendo che è probabilmente inutile il loro lavoro. Un lavoro che “serve soltanto a coprire questo periodo di stallo” creato dal Parlamento che non ha trovato una soluzione e dall’elezione fra quindici giorni del nuovo Presidente della Repubblica.

Il nuovo presidente? Sceglierei Amato, dice Onida – Un periodo di stallo un po’ coperto dai saggi, insomma. Ma cosa devono fare questi saggi, chiedono ancora da “La Zanzara”? “È un lavoro di copertura del momento di stallo – ripete Onida – dovremmo mettere giù proposte di programma che possano essere condivise, ma nella sostanza i partiti devono mettersi d'accordo”. Poi la telefonata fa riferimento anche a una nuova legge elettorale e che se i saggi riusciranno a trovare un accordo “sarà già un buon risultato”. E Onida ammette anche: “Penso che andremo a votare ancora, presto o prestissimo”, dato che il Parlamento è bloccato, Grillo non ne vuol sapere e il Pd non ce l’ha fatta. E nel corso dello scherzo viene fuori anche la preferenza di Valerio Onida riguardo il prossimo inquilino del Quirinale: fosse per me, dice lui, sceglierei Giuliano Amato. Qualche critica, infine, nei confronti di Berlusconi che “è anziano, potrebbe godersi la sua vecchiaia e lasciare in pace gli italiani”.

Onida: “Sono stato ingenuo, mi scuso” – In seguito alla diffusione dello scherzo de “La Zanzara” e le critiche del Pdl nei confronti di Onida, l’ex presidente della Consulta ha diffuso una nota e ha detto di essere stato un “ingenuo” ad aver creduto alla telefonata provocatoria. Ha anche affermato, però, di voler continuare con il suo lavoro: "Sono stato ingenuo nel pensare che l'autrice della telefonata provocatoria fosse davvero la professoressa Hack. La pubblicazione del contenuto di una conversazione privata, nella quale l'interlocutore falsifica la propria identità, costituisce una grave violazione della libertà e segretezza delle comunicazioni garantita dalla Costituzione".  Ciò detto – ha aggiunto anche il saggio, “che non sia inutile il lavoro che stiamo facendo, lo dimostra il fatto che sono qui con gli altri colleghi a lavorare". Così si è scusato con il Capo dello Stato e con lo stesso Silvio Berlusconi per quanto detto.

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