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Iraq: dagli Usa nuovo lancio di aiuti, nei raid “eliminati terroristi”

Aerei americani hanno portato viveri e acqua alle persone bloccate sui monti di Sinjar. Isis intanto provoca Obama: “Non siate vigliacchi, attaccandoci con i droni. Mandate i vostri soldati invece, quelli che abbiamo umiliato in Iraq”.
A cura di Susanna Picone
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Ore 12.40 – Il discorso del presidente Obama sull’Iraq. “Come commander in chief non permetterò che gli Stati Uniti siano trascinati in un'altra guerra in Iraq. Le truppe americane non torneranno a combattere in Iraq perché non c'è una soluzione militare americana alla crisi”: così il presidente Barack Obama nel discorso settimanale. “Continueremo la nostra strategia in Iraq. Proteggeremo i nostri cittadini. Lavoreremo con la comunità internazionale per affrontare questa crisi umanitaria. Aiuteremo a prevenire che questi terroristi abbiano un paradiso permanente da cui attaccare l'America”, ha continuato Obama sottolineando che gli Stati Uniti continueranno a premere affinché le comunità irachene si riconcilino. “Gli Stati Uniti non possono e non devono intervenire ogni volta che c'è una crisi”, ma quando c'è una situazione come quelle sul monte Sinjar, “quando innocenti si trovano ad affrontare un massacro e quando noi abbiamo la possibilità di prevenirlo, gli Stati Uniti non possono guardare da un'altra parte”.

Dopo l’annuncio di ieri del presidente americano Barack Obama e i primi attacchi mirati su alcune postazioni militari dell’Isis, gli Stati Uniti hanno nuovamente paracadutato sull’Iraq viveri e acqua destinati alle popolazioni minacciate dall’avanzata dei jihadisti nel nord del Paese. Ad annunciarlo il Pentagono: tre aerei cargo scortati da due caccia F/A-18 hanno lanciato rifornimenti per “le migliaia di iracheni minacciati dallo Stato islamico sul Monte Sinjar”, così il ministero della Difesa americano. Prosegue dunque l’operazione umanitaria in Iraq insieme ai raid aerei mirati contro le postazioni dell’Isis, le milizie fondamentaliste la cui avanzata ha messo in fuga centinaia di migliaia di civili, tra i quali tanti cristiani per i quali ha chiesto aiuto anche Papa Francesco. Obama, annunciando di aver autorizzato le operazioni, ha detto che è necessario per scongiurare un potenziale genocidio ma ha assicurato che non saranno inviate truppe di terra in Iraq. La Casa Bianca ha fatto sapere, infatti, di non avere intenzione di essere trascinata in una nuova guerra.

Isis provoca Obama: “Mandate i vostri soldati”

Nel corso dei raid aerei di ieri il dipartimento alla Difesa Usa ha reso noto che “sono stati eliminati dei terroristi”. Le operazioni annunciate da Obama sono condivise, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Federica Mogherini, anche dall’Italia: “Dobbiamo proteggere i civili iracheni e in particolare cristiani e yazidi perseguitati da Isis”. Intanto da parte dell’Isis è arrivata una risposta, e una provocazione, all’America di Barack Obama. In un video i miliziani hanno infatti sfidato gli Usa a inviare i loro soldati invece dei droni. È il portavoce dell’Isis Abu Mosa a rivolgersi in questi termini all’America: “Dichiaro agli Stati Uniti che è stato creato il califfato islamico. Non siate vigliacchi, attaccandoci con i droni. Mandate i vostri soldati invece, quelli che abbiamo umiliato in Iraq. Lo faremo ovunque e alzeremo la bandiera di Allah sulla Casa Bianca”.

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