36 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Un trombettista jazz porta Apple in tribunale e vince: “La decisione aiuterà le piccole aziende”

La Apple Inc di Steve Jobs e la Apple Corps dei Beatles erano giunte a un accordo giudiziale, dopo una battaglia, nel 2007, per i diritti sulle canzoni dei Beatles.
A cura di Elisabetta Rosso
36 CONDIVISIONI
Immagine

Un trombettista jazz, Charlie Bertini, ha fatto causa a Apple, ed è risucito a vincerla. La dinamica è quella di Davide contro Golia. Il musicista aveva fondato il marchio Apple Jazz nel 1985, una sezione di live music, poi arriva l'azienda di Cupertino che decide di estendere il suo marchio e introdurre musica da vivo, andando quini in contrasto con la sezione di Bertini. Una mossa ingombrande che avrebbe creato una concorreza impari.

Bertini ci aveva già provato nel 2021, ma aveva perso la causa, ora di fronte alle Corte d'appello degli Stati Uniti è risucito a ribaltare la decisione, conquistando l'esclusiva per il suo marchio. "Forse questa decisione aiuterà anche altre piccole aziende a proteggere i loro diritti sui marchi", ha detto l'avvocato di Bertini.

La battaglia legale contro Apple

Tutto è iniziato nel 2015, quando Apple ha laciato la sua piattaforma Music. A quel punto Bertini ha avviato una battaglia legale contro Cupertino per difendere il suo marchio, Apple Jazz, dedicato alla musica dal vivo e fondato ben prima della piattaforma streaming dell'azienda. Una battaglia finita male, perchè nel 2021 il tribunale dello US Trademark Office ha dato ragione a Apple, sostenendo che il marchio di Berini era correlato a Apple Corps, registarto dai Beatles nel '68 ma poi confluito nell'azienda prima anchora che io musicista jazz lo depositasse nel 1985.

Sembra la fine ma non lo è. La sentenza del 2021 è stata infatti ribaltata dalla Corte d'appello Usa. Come riporta Reuters, Apple non può incorporare le esibizioni dal vivo nel marchio Apple Corps perché è una categoria diversa dalle registrazioni audio della sezione, e il marchio quando è stato depositato non prevedeva musica dal vivo. "L'aggiunta di un marchio per un bene o servizio non garantisce la priorità per ogni altro bene o servizio nella domanda di marchio", ha affermato la Corte. Ha dato così ragione alle paure di Bertini: le esibizioni live su Apple Music avrebebro solo creato confusione, e una conocrrenza insistenibile con l'Apple Jazz fondato dal musicista.

C'è un precedente. La Apple Inc di Steve Jobs e la Apple Corps dei Beatles erano giunte a un accordo giudiziale, dopo una battaglia feroce, nel 2007. Si erano divisi l'assegnazione del marchio, e Apple era riuscita a sbloccare i diritti per la vendita delle canzoni dei Beatles su iTunes. Non è caso, sembra infatti che Steve Jobs fosse un grande fan della band, e per rilevare i diritti sul marchio della Apple Corp aveva pagato mezzo miliardo di dollari.

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views