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Tutti i pericoli del Bold Glamour, il filtro di TikTok che vuole “rendere i volti perfetti”

Milioni di utenti stanno usando un nuovo effetto che rende “più belli” a renderlo diverso da tutti gli altri è la sua straordinaria precisione. L’evoluzione tecnologica potrebbe aumentare così problemi di autostima, ansia e depressione.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non riusciamo proprio ad allentare il corsetto, quel “più stretto, più stretto” martella nella testa e c’è sempre un modo per essere più belle. E questo diventa un gran problema quando la tecnologia mette a disposizione specchi virtuali in grado di mostrare come dovremmo essere. Qui entra in gioco Bold Glamour. Viene da chiedersi a cosa sono servite le guerre contro gli standard di bellezza se nel 21° siamo ancora alle prese con i filtri che ci rendono “più perfette”.

Ci sono sempre stati, è vero, ma era una tecnologia posticcia, divertente, a tratti grottesca. Una maschera insomma. Ora quei filtri si sono evoluti, l’intelligenza artificiale li ha resi più performanti, e così a un certo punto cliccando sul + di TikTok è spuntata la novità: Bold Glamour. È già stato usato milioni di volte, ed è solo l’ultimo specchio che l’industria della bellezza ci sbatte in faccia.

Di per sé, è un filtro per migliorare il volto, a renderlo diverso da tutti i precedenti tentativi è la sua straordinaria precisione. Leviga la pelle, scolpisce gli zigomi, gonfia le labbra e trucca il viso. Specchiandosi nella telecamera interna il volto riflesso non è esattamente il nostro. Bold Glamour non mette bene il mascara o nasconde il brufolo, ma crea una spaccatura psicologica lasciando intravedere quella che per TikTok è la versione migliore di noi stessi. Inutile dire che tutte diventano inquietantemente simili: zigomi rigonfi, labbra voluttuose e occhi brillanti e vitrei, un po' assenti.

Come funziona il filtro Bold Glamour

Effetc House ha presentato il 22 febbraio una serie di effetti creati con l’intelligenza artificiale generativa, dalle gomme per le sopracciglia, alle increspature per le labbra. All'apparenza sembra solo un altro set di filtri con cui giocare. Ma, come ha spiegato su Twitter Memo Akten assistente professore di arte computazionale e design presso la UC San Diego Visual Arts: “Questa è una pietra miliare e un indicatore della stranezza del mondo post-realtà che ci attende".

A differenza di altri filtri, Bold Glamour è realistico, si muove con il volto umano e non crea ciglia effetto cartone animato o macchie di ombretti traballanti sugli occhi. Riesce anche a riconoscere e adattarsi ai volti maschili, anche se in questo caso la differenza tra realtà e filtro non è così marcata. Ma si sa, la bellezza da secoli è un fardello delle donne.

Luke Hurd, un consulente di realtà aumentata che ha lavorato sui filtri Snapchat e Instagram, ha spiegato alla testata The Verge che Bold Glamour sta usando, molto probabilmente tecnologie di apprendimento automatico, in particolare di Generative Adversarial Networks, o Gan. "In poche parole, i GAN mettono due reti neurali in competizione l'una contro l'altra in una lotta all'ultimo sangue". Nel caso di Bold Glamour, è una lotta tra il viso ripreso dalla telecamera e il viso plasmato dal filtro. "Poiché ti usa, confronta gli aspetti del tuo viso con un set di dati di immagini che iniziano a corrispondere a guance, occhi, sopracciglia, labbra e altro ancora." Completato il processo la Gan combina le immagini creandone una sola. "Ed è così che ora abbiamo un effetto di livello superiore come Bold Glamour!"

Tutti i problemi dell'effetto che rende più belli

Ci sono già filtri che funzionano in modo simile per esempio l'effetto che ti fa tornare adolescente su TikTok e lo scambio di genere su Snapchat. La differenza tra questi e Bold Glamour è che il filtro della bellezza è sottilissimo. Non si crea un distacco dall’immagine che si guarda, e per questo crea una spaccatura che va ad alimentare ansia, stereotipi, problemi di autostima, soprattutto tra i più giovani. Piove sul bagnato, dato che i ragazzi stanno già scontando il peso psicologico della bellezza imposta. Secondo uno studio del progetto SatisFACE dell'Università Vita-Salute San Raffaele e del Cussb (Centro Universitario di Statistica per le Scienze Biomediche), il 49,2% dei giovani ha dichiarato di editare le foto che pubblica sui social.

Il problema è che ritoccando le immagini, o applicando filtri le persone perdono la consapevolezza del proprio corpo e il controllo della propria immagine, questo scollamento tra lo specchio e il profilo social, soprattutto nell’età adolescenziale potrebbe innescare anche stati di depressione e ansia tra i ragazzi. Alla lista dei problemi si aggiunge come sempre l’empasse culturale. Il filtro promuove standard di bellezza eurocentrici, schiarisce infatti la pelle e gli occhi delle persone di colore.

I commenti degli utenti

Gli utenti non hanno reagito bene. Alcuni con stupore si toccano il volto per capire se quelli riflessi sono proprio loro, altri hanno iniziato una battaglia per sensibilizzare sul tema. "Non voglio essere conosciuto come il ragazzo del filtro TikTok, ma ICYMI dopo aver attaccato GenX w filtro per adolescenti, TikTok ha appena lanciato un nuovo filtro per eliminare Millennials e GenZ. I ‘filtri di bellezza' non sono nuovi, ma la precisione su questo è oltre l'inquietante. Questa è guerra psicologica e pura malvagità", ha twittato Akten.

"Questo non è salutare. Questo non è salutare. La mia insicurezza sta per salire alle stelle. La mia fiducia sta per scendere", ha scherzato la star di TikTok Meghan Lane. "Okay, sono un fotografo, e questi filtri hanno incasinato il nostro cervello così tanto che le persone pensano onestamente che questo sia il loro aspetto. Questo filtro è folle ", ha commentato l'utente di TikTok @coffeetilvodka. "Accidenti, non riesco a immaginare perché le giovani donne siano ansiose e depresse. Questo thread è roba da incubi", ha scritto la comica Bridget Phetasy. Non sono sicuro di dove stiano andando i filtri AI, ma non può essere salutare avere una visione distorta di se stessi e degli altri. Questo non è naturale e ad un certo punto non è solo divertimento e giochi", ha commentato la giornalista Heidi Hatch.

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