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Tutte le volte che la pizza del Pentagono ha previsto le crisi internazionali: cos’è Pizza Index

Dal Pentagono alla CIA, l’aumento improvviso di ordini di pizza ha spesso anticipato operazioni militari e crisi internazionali. L’ultimo segnale è arrivato poco prima dell’attacco israeliano a Teheran, a giugno 2025.
A cura di Elisabetta Rosso
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I telefoni di solito iniziano a squillare poche ore prima dell'annuncio ufficiale. Si accumulano le comande sui banconi delle pizzerie vicino al Pentagono e i fattorini lo sanno: potrebbe essere in corso una crisi internazionale. Sono queste le basi del Pizza Index, un indicatore informale usato per intercettare escalation diplomatiche o operazioni militari osservando l'aumento degli ordini presso le pizzerie vicine ad agenzie governative statunitensi.

L'origine del Pizza Index risale alla Guerra Fredda. Gli agenti sovietici monitoravano l’aumento delle consegne a Washington, era considerato un segnale di imminenti tensioni nei circoli dell’intelligence statunitense. Questo metodo venne chiamato "Pizzint", abbreviazione di "pizza intelligence". Negli anni, questo schema – che non è uno strumento affidabile per prevedere eventi geopolitici – ha trovato conferme empiriche. Gli ordini al Pentagono raddoppiarono alla vigilia dell'invasione di Grenada (1983), dell'attacco a Panama (1989) e dell’invasione irachena del Kuwait (1990).

L’ultimo episodio risale a giugno 2025. Circa un'ora prima che la TV di Stato iraniana annunciasse l’attacco a Teheran, diverse pizzerie nei pressi del Pentagono hanno registrato un picco anomalo di ordini. "Alle 18:59 ET quasi tutte le pizzerie nei pressi del Pentagono hanno registrato un ENORME aumento di attività", ha riportato su X l’account Pentagon Pizza Report.

Come funziona il Pizza Index

Il Pizza Index (o Pentagon Pizza Meter) è un indicatore informale utilizzato nell’ambito dell’intelligence open source (OSINT) per rilevare possibili crisi o eventi geopolitici imminenti. L’idea alla base è semplice: quando accade o sta per accadere una crisi internazionale (un conflitto, un colpo di stato, un attacco imminente), i funzionari governativi restano operativi oltre l’orario lavorativo e quindi ordinano cibo da asporto, soprattutto pizza, e generano picchi osservabili nelle attività commerciali locali. L'aumento è osservabile in tempo reale attraverso strumenti di analisi del traffico come Google Maps o le metriche di attività commerciali sulle app di delivery.

Non solo l’aumento delle ordinazioni, anche la diminuzione dell’afflusso in luoghi di solito frequentati da dipendenti governativi, come bar o ristoranti nelle vicinanze di edifici federali, è diventato un indicatore.

Quando la pizza ha anticipato momenti di crisi

Frank Meeks, proprietario di una catena di pizzerie nella Virginia settentrionale durante gli anni ’80 fu tra i primi a notare una correlazione tra l'aumento di ordini da parte di enti federali e operazioni militari o crisi diplomatiche imminenti. Ad esempio, le ordinazioni al Pentagono raddoppiarono la notte prima dell’invasione di Grenada nel 1983 e seguirono un andamento simile anche prima dell’operazione a Panama nel 1989. Il record fu registrato il 1° agosto 1990, quando la CIA ordinò 21 pizze poco prima dell’invasione irachena del Kuwait.

Anche il 13 aprile 2024, in concomitanza con la risposta iraniana all’attacco israeliano al consolato iraniano in Siria, si è osservato un significativo aumento delle consegne di cibo nelle vicinanze delle principali agenzie federali statunitensi. L'ultimo picco è stato registrato poco prima dell’escalation militare tra Iran e Israele.

I limiti del Pentagon Pizza Meter

Questi episodi hanno reso il Pizza Index un "pattern recognition" all'interno della cultura OSINT. Non è uno strumento scientifico. L'indice è soggetto a rumore statistico, a interpretazioni errate e a eventi casuali che possono produrre segnali simili senza alcun legame con la sicurezza nazionale. Tuttavia, se integrato all’interno di un’analisi più ampia può offrire una chiave di lettura supplementare. 

Per parlare di causalità, ci dovrebbe essere un legame diretto e comprovato tra la variabile A (le pizze ordinate) e la variabile B (una decisione militare, diplomatica o politica). In realtà, entrambe sono effetti di una causa comune: una crisi che costringe i funzionari a rimanere operativi e a ordinare cibo. Quindi il Pizza Index è un proxy indiretto, ovvero un indicatore che non osserva direttamente il fenomeno che si vuole studiare, ma ne riflette gli effetti o è collegato a esso in modo indiretto.

Il Pizza Index e altri segnali di crisi

Le consegne di pizza non sono state l’unico segnale di una crisi imminente. Già mercoledì Washington aveva annunciato il trasferimento di alcuni diplomatici e delle loro famiglie fuori dal Medio Oriente. Non solo, quasi un’ora prima dell’attacco israeliano contro l’Iran, l’ambasciatore statunitense a Gerusalemme, Mike Huckabee, ha postato su X un messaggio eloquente: “Nella nostra ambasciata a Gerusalemme stiamo monitorando attentamente la situazione. Resteremo qui tutta la notte. Pregate per la pace a Gerusalemme!”

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