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Trump è pronto a lanciare una carta di debito per criptovalute: come funziona e quando arriva

Grazie alla nuova linea pro-crypto della Casa Bianca, gli Stati Uniti puntano a diventare l’hub mondiale delle valute digitali, mentre la famiglia Trump trasforma il settore in un affare miliardario.
A cura di Elisabetta Rosso
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Mentre il mercato delle criptovalute arranca, Donald Trump programma di ampliare il suo impero crypto. Dopo aver lanciato un token digitale, alcuni memecoin e una piattaforma di mining, ora punta a una carta di debito per criptovalute. La società World Liberty Financial, fondata dai figli di Trump — Donald Jr., Eric e Barron — sta preparando il lancio del nuovo prodotto.

“Vogliamo creare un ponte tra gli asset digitali e la spesa quotidiana. Avvieremo un programma pilota nel prossimo trimestre e la carta sarà disponibile tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026″, ha annunciato l'amministratore delegato Zach Witkoff, durante una conferenza su fintech a Singapore.

Il mercato delle carte di debito collegate alle criptovalute

Le carte di debito legate alle criptovalute non sono una novità: colossi come Visa e Mastercard stanno già collaborando con exchange e piattaforme di trading per offrire servizi simili. Queste carte funzionano come una normale carta bancaria, con la differenza che al momento del pagamento non vengono spesi euro o dollari, ma token digitali che vengono convertiti automaticamente nella valuta tradizionale.

Ogni volta che si utilizza la carta si genera un’operazione assimilata a una vendita: se il valore della criptovaluta al momento della spesa è superiore a quello pagato al momento dell’acquisto, la differenza viene considerata un guadagno e quindi tassata. Al contrario, se la valuta digitale ha perso valore, l’utente può registrare la perdita e portarla in compensazione, riducendo il carico fiscale. È una dinamica che rende questi strumenti particolarmente complessi, perché anche una spesa banale al supermercato può trasformarsi in un’operazione soggetta a dichiarazione fiscale, ma allo stesso tempo offre la possibilità di sfruttare la volatilità del mercato per ottenere vantaggi fiscali.

La virata normativa che arricchisce i Trump

World Liberty Financial è sytata fondata un anno fa, con l’obiettivo di “decentralizzare la finanza”. Non è un piano semplice, anche se da quando Trump è tornato alla presidenza il contesto normativo è cambiato radicalmente. Le autorità americane, un tempo molto rigide sul settore, oggi promuovono regole e iniziative per fare degli Stati Uniti il punto di riferimento mondiale per le criptovalute.

Diverse cause e sanzioni contro grandi player come Coinbase, Crypto.com e Kraken sono state ritirate, e a luglio Trump ha anche firmato una legge che riconosce ufficialmente il ruolo delle stablecoin. “Papà è stato il primo presidente a presentarsi apertamente come pro-crypto,” ha sottolineato Donald Trump Jr.

Un tempo scettico sulle valute digitali, Trump oggi ha cambiato posizione, e la sua famiglia ne sta ricavando enormi profitti. Secondo Reuters, World Liberty Financial ha generato circa 500 milioni di dollari di guadagni in un solo anno, mentre la capitalizzazione della società ha raggiunto i 5 miliardi dopo l’esordio sul mercato della sua criptovaluta.

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