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“Tagliati quattro cavi Internet sottomarini”: più di dieci Stati in Africa restano senza connessione

I principali fornitori di rete in Africa hanno confermato che quattro cavi di telecomunicazioni sottomarini sono stati tagliati. I problemi hanno interessato circa 12 Paesi in Africa occidentale e centrale, dove si è verificata una grave interruzione della connessione.
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Ancora problemi nella connessione internet a causa di danneggiamenti nei cavi sottomarini che trasmettono i dati tra un Paese all'altro del mondo. Dopo i problemi segnalati lungo quattro dei principali cavi posati sul Mar Rosso, nuovi danni sono stati segnalati in alcuni dei più importanti cavi su cui si regge la connessione in buona parte dell'Africa centrale e occidentale: nello specifico, quattro di questi sarebbero stati tagliati, anche se non è ancora chiara l'origine dei problemi.

Come confermato da diverse società provider del continente,  Giovedì 14 marzo in almeno 12 Paesi si sono verificati interruzioni e malfunzionamenti dei servizi. Tra questi Gambia, Guinea, Liberia, Burkina Faso, Ghana, Benin, Niger e Costa d'Avorio. Qui, soprattutto, si sono registrati i disservizi più gravi e si è temuto che venissero interrotti anche i servi essenziali.

Cos'è successo alla connessione Internet in Africa

Anche se per il momento le cause restano poco chiare, non ci sono dubbi sull'effettiva presenza dei danni lungo diversi cavi sottomarini. In un comunicato stampa, il Gruppo MTN, uno dei principali fornitori di rete in Africa, ha annunciato l'avvio dei lavori di riparazione, aggiungendo un altro imperante dettaglio: nel testo della nota ufficiale, si legge "come confermato dal consorzio degli operatori, sono stati tagliati quattro cavi sottomarini. Sono il WACS (West Africa Cable System), ACE (Africa Coast to Europe), SAT3 e MainOne".

Per far fronte ai guasti, il gruppo ha operato diversi reindirizzamenti del traffico: è questa infatti la strategia che, come spiegato per i problemi nei cavi del Mar Rosso, si attua in casi di danni a un determinato cavo. Tuttavia, in questo caso l'entità dei guasti ha richiesto sforzi e tempi maggiori per il ripristino dei servizi.

I danni sono stati confermati anche da altre compagnie che gestiscono il servizio. Ad esempio la Seacom, società che gestisce anche uno dei cavi posti sul Mar Rosso, ha confermato che parte del traffico di sua competenza è stato reindirizzato su un altro cavo – il Google Equiano – che collega l'Africa con l'Europa.

Anche Vodacom, società che gestisce la connessione in Sudafrica, ha confermato diversi problemi di connessione intermittente causati da non meglio precisati "guasti" ai cavi sottomarini.

Il più grave disservizio degli ultimi anni

Oltre ai diversi operatori e compagnie titolari dei servizi di connessione, anche alcuni dei principali osservatori di cybersicurezza hanno confermato l'interruzione dei servizi. Gli esperti di NetBlocks – The Internet Observatory, che monitora lo stato della connessione Internet in tutto il mondo, hanno confermato su X (fu Twitter) la presenza dell'interruzione delle telecomunicazioni in Africa occidentale e centrale, aggiungendo che "l'incidente è attribuito a un danneggiamento nella rete in fibra sottomarina". Anche se disservizi di questo tipo si sono verificati già in passato nel continente, la direttrice di NetBlocks, Isik Mater, ha detto che quella appena verificatisi è "qualcosa di più grande" e tra "le più gravi".

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