Raoul Bova si ribella al meme: ora vorrebbe denunciare chi ha usato i suoi audio

Il caso degli audio di Raoul Bova potrebbe diventare un nodo nella storia dei social. Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica l’attore ha intenzione di denunciare chi ha usato il contenuto delle sue chat private con Martina Ceretti per alzare qualche like in più e giocare su un meme. Non parliamo di account di creator o di utenti comuni ma di aziende che suoi social hanno una strategia di marketing molto precisa: cavalcare ogni trend, non importa quale.
Secondo Repubblica infatti Bova sarebbe pronto a iniziare due cause civili: una contro Ryanair e una contro la Società Sportiva Calcio Napoli. Sui social delle due aziende negli ultimi giorni sono basati contenuti basati su un audio mandato da Raoul Bova a Martina Ceretti. Se Bova procede con le cause potrebbe essere una delle prime volte, almeno in Italia, in cui qualcuno si rifiuta di diventare un meme.
Quello di Ryanair è un post pubblicato sull’account italiano gestito dalla compagnia aerea su X: “buongiorno passeggeri speciali dal sorriso meraviglioso e gli occhi spaccanti, avete scaricato l’app?”. Quello del Napoli invece sarebbe un video con l’audio di Bova. Nelle ultime settimane è diventato un trend ed è stato usato in decine di clip. Al momento il video non è più presente sul profilo del Napoli.
Il marketing dei meme: la strategia di Ryanair
Forse il caso più chiaro in Italia è quello degli account italiani di Ryanair. Le loro campagne social si basano molto sui trend in corso. Basta scorrere gli ultimi contenuti. Il 18 luglio Ryanair riposta su X un thread intitolato “Due amanti spettanti al concerto”. Nella prima foto del thread viene ritratta l’ormai famigerata coppia al concerto del Coldplay.
Nel commento all’immagine scrive: “Ryanair – Coldplay Il duo separa coppie”. Il riferimento è a uno dei meccanismi più noti usati dalla compagnia aerea nella vendita dei biglietti: dopo l’acquisto del volo per scegliere il posto viene chiesto di pagare una maggiorazione, altrimenti il posto viene assegnato in modo casuale. A volte le coppie che viaggiano insieme preferiscono risparmiare e sedersi in posti separati.
Cosa rischia chi ha usato l’audio di Raoul Bova
Su TikTok intanto ci sono migliaia di video creati a partire dall’audio di Raoul Bova. Il gioco è sempre lo stesso: prendere l’audio e cercare di adattarlo a un contesto sempre diverso. Non sappiamo le conseguenze per le aziende, come nei casi di Ryanair e Napoli. Sugli utenti privati che hanno usato l’audio invece si è già espresso Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali. In un commento a Repubblica ha spiegato: “Chi riposta non commette reato, ma un illecito da privacy, cioè un illecito amministrativo; come nel caso del giudice civile (ma senza risarcimento del danno)”.