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Intelligenza artificiale (IA)

Perché Elon Musk ora vuole usare l’intelligenza artificiale per evitare un “Futuro Terminator”

Dallo scorso marzo Elon Musk lavora alla sua X.Ai, un’azienda che si occuperà di intelligenza artificiale. Nei giorni scorsi ha chiarito i dettagli del progetto durante una conferenza organizzata su Twitter Spaces.
A cura di Valerio Berra
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I segnali c’erano già, ora è solo arrivata la conferma ufficiale. Il 9 marzo Elon Musk aveva registrato nello Stato del Nevada X.Ai, un’azienda che si sarebbe occupata di intelligenza artificiale. La scoperta era stata fatta dal Wall Street Journal che aveva tracciato anche l’acquisto da parte delle aziende collegate a Musk di Graphic Processing Unit (GPU), le componenti per pc che sono essenziali per far girare i software di intelligenza artificiale. Ad aprile era tornato ancora sul progetto, spiegando che il suo obiettivo sarebbe stato quello di creare TruthGPT, il rivale perfetto per conquistare il mercato di ChatGPT.

Ora di tutto questo abbiamo qualche dettaglio in più. Durante uno Space di Twitter, una conferenza audio aperta al pubblico come quelle che avevano reso famoso Clubhouse, l’uomo più ricco del mondo ha spiegato come intende procedere con il suo progetto. La sua X.Ai sarà “a favore dell’umanità”. Questo tema sull’etica dell’intelligenza artificiale è tornato spesso nelle parole di Musk, anche con discorsi più apocalittici: “Per noi adesso è importante preoccuparci di un futuro come quello di Terminator, proprio per evitare un futuro come quello di Terminator”.

Cosa intende Musk per “Futuro Terminator”

Se non avete visto il Terminator diretto del 1984 da James Cameron vi consigliamo di guardarlo. Ma non tanto per il film, per carità è godibile. Ma per tutte le volte che viene citato in qualche discorso in cui si parla di macchine e futuro. In Terminator un cyborg viene inviato indietro nel tempo per uccidere il padre dell’uomo che un giorno salverà il mondo da un futuro in cui le macchine combattono l’umanità. Durante l’incontro Musk è tornato sul concetto di “morality”, cioè dell’etica con cui devono essere programmate le intelligenze artificiali per poter funzionare. Secondo Musk è fondamentale stabilire dei principi trasparenti che permettano a tutti di capire perché un'intelligenza artificiale sceglie di prendere o non prendere una decisione.

Chi lavorerà dentro X.Ai

Anche se la tendenza di Musk a guidare i processi delle sue aziende è abbastanza netta, X.Ai include diverse persone che hanno già lavorato nelle Big Tech sull’intelligenza artificiale. C’è Igor Babuschkin, ex ingegnere di DeepMind, Tony Wu e Christian Szegedy, entrambi ricercatori Google, e Greg Yang, che invece arriva da Microsoft.

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