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Perché dal 2023 diventerà quasi impossibile condividere lo stesso account su Netflix

La piattaforma ha ricominciato a macinare utenti. Nonostante i buoni risultati dell’ultimo trimestre l’obbiettivo dei dirigenti rimane quello di stanare tutti gli abbonati che si nascondono dietro gli account condivisi.
A cura di Valerio Berra
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I fasti del 2021 sono lontani. Ma almeno oggi gli azionisti di Netflix possono rimandare qualsiasi decisione sulle loro quote. Dopo due trimestri in cui è stato registrato un calo degli abbonati, gli ultimi dati lasciano sperare per il futuro dell’azienda. Nel terzo trimestre del 2022 Netflix ha guadagnato circa 2,4 milioni di abbonati, dopo che ne aveva persi 200 mila nel primo trimestre e un milione nel secondo.

Il titolo ha avuto un sussulto i Borsa. Ora le azioni di Netflix vengono scambiate per 275 dollari, meglio di inizio maggio quando erano crollate a 180 dollari. Ma lontanissime dai picchi raggiunti esattamente un anno fa. Il 29 ottobre del 2021 la valutazione di Netflix aveva superato i 690 dollari ad azione. L’aumento degli abbonati non è stato l’unico fattore che ha inciso sull’andamento delle azioni di Netflix.

Il blocco della condivisione delle password

Nonostante i risultati siano positivi, la piattaforma di streaming ha in mente di applicare una serie di politiche per stanare tutti gli abbonati che si nascondono dietro gli account condivisi. La pratica è nota, e diffusa. Si crea un account insieme ad amici o parenti e poi si scambiano le password da usare. Con il piano Premium è possibile vedere Netflix anche da quattro schermi diversi.

Netflix ha annunciato che dal 2023 partirà una campagna per monetizzare anche questi abbonamenti, riducendo la possibilità di condividere le password a chi vive nella stessa casa. L’ipotesi più probabile è che Netflix farà pagare una quota aggiuntiva per ogni abbonamento secondario che si collega a quello principale, come già sperimentato in altri Paesi.

Il cambio di rotta dovrebbe avvenire all’inizio del prossimo anno. Per permettere agli utenti di conservare il loro dati sulla piattaforma, Netflix ha già aperto alla possibilità di trasferire il proprio profilo su un altro account. In questo modo gli utenti potranno tenere la cronologia dei contenuti già visti e i consigli per la visione studiati dal recommender system.

L’aumento degli account e la pubblicità in streaming

Le previsioni per il quarto trimestre fatte dai dirigenti di Netflix sono ancora migliori. L’azienda si aspetta di ottenere altri 4,5 milioni di abbonati, portando così il suo fatturato annuale a 7,78 miliardi di dollari. Nel 2021 era arrivata a 7,71 miliardi di dollari. Dietro questa previsione c’è una nuova fascia di abbonamenti introdotta dal colosso dello streaming: dal 3 novembre Netflix lancerà un’offerta da 5,49 euro al mese in 12 Paesi, tra cui l’Italia.

Il prezzo dell’abbonamento è più basso dei classici Base, Standard e Premium. Ma c’è una condizione. Netflix introduce con questa offerta la pubblicità che verra mandata prima e durante le serie, i documentari e i film che si vogliono vedere. Al momento, secondo i dati della piattaforma, sono abbonati a Netflix 223,1 milioni di persone. Con le previsioni dei dirigenti il dato dovrebbe arrivare quindi a 227,6 milioni di abbonati in tutto il mondo.

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