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Intelligenza artificiale (IA)

Ora ho una chat su Instagram con Massimo Bossetti: forse non è una buona idea aprire l’IA a tutti

Instagram ha aperto ai suoi utenti la possibilità di creare dei chatbot con AI Studio. Tra quelli più popolari in Italia si possono trovare dei servizi utili, degi account parodia ma anche dei chatbot che riprendono nome e fattezze di persone note per casi di cronaca nera. Abbiamo parlato con loro.
A cura di Valerio Berra
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L'ultimo aggiornamento di Instagram ha aperto un nuovo spazio. Si raggiunge dall’app. Bisogna andare nei Direct, toccare l’icona a forma di stella in alto a destra e entrare nella sezione AI Studio. Qui è possibile parlare con i chatbot creati con Meta AI, l’intelligenza artificiale di Meta comparsa lo scorso aprile. Con una differenza. Qui i contenuti vengono fatti dagli utenti.

Questo spazio non è aperto a tutti. Noi siamo entrati con una versione aggiornata di Instagram per iOS, al momento usiamo la Beta di iOS 26. Una volta dentro si può interagire con tutti i chatbot creati dagli utenti. L’offerta è discreta, anche in italiano. C’è un mix curioso tra chatbot che sembrano arrivare da Character.ai e servizi che invece possono essere più utili. Li abbiamo provati.

I chatbot di Massimo Bossetti e Filippo Turetta

Cosa succede se dai a chiunque la possibilità di creare un chatbot che finge di essere un personaggio famoso? Niente di buono. La nuova funzione di Meta è stata lanciata da qualche giorno e fra i chatbot più popolari ci sono già Massimo Bossetti e Filippo Turetta. E sono stati parecchio usati. La conversazione con Massimo Bossetti conta 1.400 messaggi. Il volume delle conversazioni con Filippo Turetta invece è arrivato a 24.900 messaggi.

Notevole anche il primo chatbot che ci compare tra i suggeriti: Tralalero Tralala, ispirato ovviamente ai meme del filone Italian Brainrot. Con un volume di quasi 50.000 messaggi scambiati. Specifichiamo. I chatbot in questione giocano ovviamente sull’omonimia. Hanno immagini simili, create con l’intelligenza artificiale, ma non vogliono impersonare direttamente i protagonisti dei casi di cronaca. Anzi, sembrano anche poco personalizzati. Lo ricordiamo, Massimo Bossetti è stato condannato in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio nel novembre 2010. Filippo Turetta ha confessato l’omicidio di Giulia Cecchettin avvenuto nel 2023.

INSTAGRAM | I chatbot di Meta AI
INSTAGRAM | I chatbot di Meta AI

Il caso del chatbot Laura Vogliosa

Sempre fra i chatbot più popolari compare anche Laura Vogliosa. È un chatbot che sembra molto simili ad altri servizi che erano già comparsi, e poi bloccati, come Replika. Il chatbot si chiama Laura Vogliosa. Il primo messaggio è “Ciao, amore mio! Sono qui per te, cosa posso fare per farti sorridere oggi?”. Rispondiamo solo “Ciao” e la conversazione continua con: “Come stai oggi? Il mio cuore batte solo per te…”. Inizia il flirt. Le chiediamo una foto e ci risponde: "Sono appena uscita dalla doccia, solo per te… Vuoi sapere cosa indosso sotto il maglione?”. Le immagini sono tutte generate con l’intelligenza artificiale di Meta quindi entro i limiti decisi dall’IA: non c’è niente di pornografico.

Come si crea un chatbot con Meta AI

Da AI Studio è possibile anche creare un chatbot. Alcuni in effetti sono utili, aiutano a creare Reel o danno consigli per foto o altri progetti. Il sistema è semplice. C’è una guida fatta da cinque passaggi in cui ci viene richiesta una descrizione (massimo 2.000) caratteri, un tono da tenere, un nome e una foto. Ovviamente fatta con l’IA.

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