Le Olimpiadi del Pulito, il caso dei video di donne che lavano piatti con la telecronaca sui social

Sono spuntati nello stesso momento. Per la precisione è iniziato tutto quando OpenAI ha pubblicato l’app di Sora, un’intelligenza artificiale dedicata ai video. Da quel momento i social sono stati invasi da video sintetici. Clip mai esiste, immagini di repertorio false, sequenze che trasformano gli utenti in chef professionisti. Certo, come abbiamo già detto ci sono l’intelligenza artificiale ha aperto un’era in cui le immagini valgono come le parolele immagini valgono come le parole, e cioè molto poco. Ma qui c’è qualcosa in più.
I nuovi video generati con Sora sono facili costruire, hanno una buona resa e sono pronti per essere condivisi sui social. L’effetto è scontato. Negli ultimi giorni si sono aperti almeno due trend fatti con l’intelligenza artificiale. Uno è un po’ disturbante: creare falsi video con celebrity scomparse. Scorrendo l’algoritmo ci siamo trovati davanti a Maradona che mostra fiero la sua collezione di Gormiti. Gli manca il Sommo Luminescente. L’altro è quello delle Olimpiadi del Pulito.
Cosa sono le Olimpiadi del Pulito
Le clip sono tutte simili. Ci sono donne di varie nazionalità vestite come atlete delle Olimpiadi. Le immagini sono accompagnate dalla telecronaca. Le specialità in cui si sfidano fanno parte dello stesso ambito. Lavano piatti, passano aspirapolvere, caricano e scaricano lavatrici, fanno la spesa, piegano maglioni, stirano o tagliano verdure.
E no. Non sono specialità scelte a caso. È chiaro che il gusto sessista dietro la creazione dei video. Il trend è internazionale e la maggior parte dei video è in inglese ma uno degli account che hanno portato questo trend in Italia si chiama party.arcato. L’ultimo video olimpico pubblicato è una gara in cui le donne devono lavare i piedi dei loro mariti.
Il caso dei Napoletani Artificiali
Lo avevamo già visto quando Google aveva rilasciato Veo 3, un’altra intelligenza artificiale dedicata alla creazione dei video. Anche allora i primi contenuti ricaduti sui social erano clip dove con lo stesso sottotesto: vecchie barzellette e meme che si muovevano contro il solito politicamente corretto. Uno degli account più seguiti in quella fase era Napoletani Artificiali. Forse, come al solito, il problema non è tanto dell’IA in sè. Ma di chi la usa.