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La Nato sotto attacco hacker? Cosa sappiamo e quali sono i sospetti sui filorussi di Killnet

L’attacco è stato confermato da funzionari Nato all’agenzia di stampa tedesca Dpa e la quotidiano “The Telegraph”. Al momento sembra che si tratti di attacchi Ddos, operazioni che non sono in grado di colpire obiettivi strategici.
A cura di Valerio Berra
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“Gli esperti informatici della Nato stanno attivamente affrontando un incidente che ha colpito alcuni siti web della Nato”. L’ufficialità dell’attacco è arrivata con queste parole, riferite al quotidiano brittancio The Telegraph da un funzionario della Nato. Nelle ultime ore alcuni siti Nato sarebbero sotto attacco, dalle prime informazioni trapelate sembra che i responsabili dell’attacco siano i criminali informatici del gruppo Killnet. Una circostanza che viene confermata anche da alcuni canali di informazione filorussa.

Al momento le dinamiche dell’attacco vanno ancora chiarite, per diverse ragioni. La prima è che l’obiettivo dell’attacco sembra essere stato il portale del Nato Special Operations Headquarters, una divisione della Nato con sede in Belgio. Oltre al The Telegraph infatti la notizia è stata riportata anche dall’agenzia di stampa tedesca Dpa. Infatti al momento questa storia non è tata ancora ripresa dai giornali statunitensi. Il sito sarebbe stato in down per un paio d’ore ma ora è perfettamente raggiungibile.

Killnet, hacker filorussi di vecchia conoscenza

Le accuse su Killnet sono trapelate alla stampa da funzionari nato. Sempre il Telegraph cita anche un messaggio comparso nel dedalo di gruppo Telegram legati a Killnet: “Stiamo effettuando attacchi alla Nato. Dettagli in un canale chiuso”. A giudicare dalle conseguenze dell’attacco e soprattutto alla storia di Killnet sembra che si tratti ancora una volta di un attacco di tipo Ddos, Distribute denial-of-service.

In pratica, viene simulato l’accesso a un sito di una quantità così alta di dispositivi che i server che ospitano il sito collassano e rendono impossibile l’accesso ai veri utenti. Questo attacco è simile a una sorta di vandalismo digitale. È senza dubbio scenografico, di fatto blocca l’ingresso agli utenti, ma poi crea conseguenze allarmanti a contenuti di tipo strategico.

La rete Killnet è formata da hacker che si presentano come indipendenti ma a supporto del Cremlino. Nei primi mesi della guerra in Ucraina hanno messo a segno anche diversi attacchi alle istituzioni italiane. Avevano oscurato il sito del Senato, quello degli aeroporti lombardi e quello del Parlamento. In tutti questi casi gli attacchi non avevano provocato una perdita sensibile di dati.

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