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La Cina verso la fusione nucleare: ha generato temperature più alte del Sole per 20 minuti

I ricercatori sono riusciti a sviluppare un calore di 70 milioni di gradi in un reattore sperimentale, mantenendo la temperatura stabile per oltre 17 minuti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il percorso per arrivare alla produzione di energia dalla fusione nucleare è ancora lungo e tortuoso, ma in questi giorni è stato fatto un passo importante nella direzione giusta. È avvenuto in Cina, dove all'interno del superconduttore sperimentale tokamak di Hefei sono state generate e mantenute temperature di cinque volte superiori a quelle del Sole. Il dispositivo viene non per niente battezzato "sole artificiale" e viene utilizzato per esperimenti scientifici da studiosi di tutto il mondo; al suo interno i ricercatori dell'Institute of Plasma Physics of the Chinese Academy of Sciences sono riusciti però riusciti per la prima volta a sviluppare un calore di 70 milioni di gradi mantenendo la temperatura stabile a questo livello per oltre 17 minuti.

Il reattore sperimentale

Il dispositivo utilizzato non è esattamente al debutto, anzi: inaugurato nel 2006, è già stato protagonista di più di un esperimento e ha diverse controparti sparse per il mondo. Il tokamak è una macchina sviluppata attorno a un tubo chiuso a forma di ciambella, nel quale viene introdotto un gas ad altissima temperatura e bassa pressione che assume lo stato di plasma. Attorno alla ciambella sono avvolte spire magnetiche che hanno il compito di mantenere il plasma sospeso, così da non fargli toccare le pareti interne del tubo. Lo scopo di questa configurazione è far raggiungere all'interno del macchinario temperature compatibli con un processo di fusione termonucleare controllato — ovvero fondere tra loro i nuclei di atomi particolarmente leggeri estraendo l'energia risultante dal fenomeno.

Il record cinese

Si tratta di ciò che avviene naturalmente nel nostro Sole e che — se ricreato in modo controllato — permetterebbe di ottenere energia pulita e sostanzialmente illimitata a partire da risorse abbondanti come l'idrogeno. Il traguardo raggiunto dai ricercatori cinesi non ha tanto a che fare con la temperatura raggiunta all'interno del dispositivo, quanto dalla durata dell'esperimento: già qualche mese fa infatti i ricercatori erano riusciti a spingere la macchina fino a ospitare un calore di 120 milioni di gradi; in quell'occasione però la durata totale del traguardo raggiunto era stata di poco più di un minuto e mezzo.

Obbiettivo 2040

L'ultima serie di esperimenti è stata inaugurata a dicembre e proseguirà fino a giugno, ma per i ricercatori i risultati sono già un successo e "spingono questa tecnologia un passo più avanti nel suo percorso da ricerca teorica ad applicazione finale". L'orizzonte temporale, stando alla roadmap condivisa già anni fa dal direttore del sito, esiste già ed è il 2040 — dopo la costruzione del primo reattore che dovrebbe iniziare entro il 2025 e che impiegherà circa 10 anni.

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