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In Libia il ciclone Daniel ha creato laghi e fiumi nel deserto: le immagini dei satelliti

Copernicus è un programma di osservazione spaziale gestito dall’Esa, la flotta di satelliti in orbita attorno alla Terra raccoglie informazioni di diverso tipo, soprattutto di carattere geografico.
A cura di Valerio Berra
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Un altro disastro naturale nel Nord Africa. Mentre il numero dei morti in Marocco sfiora le 3.000 vittime, la Libia sta facendo i conti con le inondazioni che hanno travolto Derna e le province della Cirenaica dopo il passaggio della ciclone Daniel. Secondo le ultime stime i morti confermati sono 5.500, i feriti 7.000 ma si teme che con le condizioni in cui vivono gli sfollati il numero di morti potrebbe arrivare a oltre 10.000. Abdul Rahim Mazi il direttore del Centro medico Al-Bayda ha spiegato al Guardian che il numero di morti complessivo potrebbe arrivare a 20.000.

Secondo Anas el Gomati, direttore del Sadeq Institute di Tripoli, ha spiegato che le ragioni di questo disastro vanno cercate nella gestione dei fiumi e delle infrastrutture da parte delle autorità del territorio: “Questo disastro è stato scritto dall'uomo, che ha le mani sporche di sangue”. Il volume delle piogge della ciclone Daniel ha causato la rottura di due dighe della regione Wadi Derna riversando milioni di metri cubi di acqua che hanno inondato Derna, città sul mare da circa 90.000 abitanti. Il satellite del programma Copernicus mostra benissimo gli effetti del passaggio di questa tempesta.

Le immagini satellitari della Libia

La pagina Facebook del progetto Copernicus ha pubblicato un post in cui vengono accostate due immagini satellitari: una è stata scattata il 2 settembre, l’altra il 12 settembre. Sono state riprese dallo stesso punto di osservazione. La differenza è evidente. Mentre nella prima immagine l’ocra del deserto arriva fino alla regione montuosa vicino alle coste, nella seconda immagine in mezzo al deserto sono comparsi laghi e fiumi che prima sembravano sopiti.

I dati del ciclone Daniel non sono ancora stati diffusi e forse sarà difficile averne di attendibili. Sembra però che le piogge abbiano raggiunto picchi fino a 400 mm. Praticamente la stessa quantità di pioggia che cade in un anno in tutta la regione desertica della Libia concentrata in qualche ora.

Come funziona Copernicus

Il programma Copernicus è gestito dall’Agenzia Spaziale Europea. È un programma di osservazione terrestre che si basa su una famiglia di satelliti in orbita costante attorno alla Terra. Le immagini scattate dalla Libia sono state fatte dal satellite Sentinel 2. Il primo è stato lanciato nel 2014, nel 2030 il numero di questi satelliti dovrebbe arriva a 20.

Le informazioni raccolte, si legge sul portale del progetto servono a sei scopi. I primi cinque sono: monitorare i dati sull’atmosfera, sui mari, sulla terra, sul cambiamento climatico e sulle emergenze ambientali. Il sesto scopo per cui vengono utilizzate queste informazioni è definito in modo generico “sicurezza”, dalla “sorveglianza delle frontiere” alla “sorveglianza marittima”.

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