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Il vostro Spotify Wrapped è pieno di generi strambi? Anche il nostro, a partire dal Goblincore

Il Goblincore è una sottocultura che enfatizza il brutto, ma non ha un riferimento musicale. Così abbiamo confrontato diverse playlist per creare un nuovo genere.
A cura di Elisabetta Rosso
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“La tua mattina inizia con Goblincore”, scrive Spotify, che quest’anno nel suo tradizionale Spotify Wrapped ha deciso di giocare con la semantica facendo accostamenti bizzarri. Sul Wrapped di diversi utenti, infatti, sono apparsi termini strani usati in modo creativo. Goblincore è in testa alla classifica. In realtà il termine si riferisce a un’estetica del brutto che acquista nuovo valore, ma non esiste un genere musicale che lo rappresenti.

Che musica ascolta quindi chi si è trovato classificato nel genere Goblincore? Abbiamo cercato di costruire da zero un genere, così chi ha ricevuto il target può avere un’idea più chiara di cosa significhi ascoltare musica Goblicore. Per farlo abbiamo setacciato Spotify, e confrontato diverse playlist. E, dalla ricerche fatte, il Goblincore potrebbe essere un genere musicale schiacciato tra folk e neoclassica, con reminiscenze tardo ottocentesche che rigetta le parole, gli strumenti distorti, le chiavi in maggiore e tutto quello che supera gli 80 bpm.

Le novità di Spotify Wrapped

Come ogni anno Spotify ha pubblicato il suo Wrapped, grafiche colorate e frasi divertenti che stilano classifiche sulle canzoni, generi musicali e podcast più ascoltati da ciascun utente. Quest’anno il servizio è stato arricchito con nuove funzionalità, tra queste gli stati d’animo associati alla musica che si ascolta durante la giornata. Finchè esce “il tuo stile della musica al mattino è energico e positivo”, va tutto bene, quando sbuca Goblincore, meno.

Sui social c’è chi pubblica commenti ironici, chi crede sia uno scherzo, e chi chiede spiegazioni “Spotify mi spieghi cos'è Goblincore???”, altri su Twitter scrivono “cosa significa Spotify? ”, oppure “Le Altre persone hanno ottenuto cose normali sul loro Spotify Wrapped o sono solo io sono solo io a ottenere "vampire mayhem gothic Goblincore" ???”. Non è solo lei, no, sono in tantissimi.

Una sottocultura in crescita

Esiste, non è una parola inventata. Con il termine Goblincore si fa riferimento a una sottocultura ispirata al folklore dei goblin che celebra gli ecosistemi naturali considerati brutti per i canoni tradizionali. È una sottocultura anti-consumista, e vicina ai sostenitori LGBTQ +.

L'estetica Goblincore è rappresentata da serpenti, rane, lumache, lombrichi, scheletri di animali e rocce. La giornalista Sabrina Faramarzi ha spiegato che la sottocultura riguarda "caos, sporcizia e fango". Il termine si è diffuso nel 2010 su Tumblr e, a luglio 2021, il subreddit Goblincore aveva 19.000 abbonati, con un aumento del 395% rispetto a luglio 2020. La società di e-commerce Etsy ha registrato un aumento del 695% delle ricerche relative a Goblincore a giugno 2021.

Abbiamo definito la musica Goblincore

Lo stile Goblincore in musica si incastra tra folk, new age, neoclassica, e sonate struggenti al pianoforte. Geograficamente possiamo collocarlo nel Nord Europa, i Paesi di riferimento sono Norvegia, Islanda, Danimarca e Francia. Gli strumenti dominanti sono flauti, violini, arpe e cetre. Suonano anche le registrazioni psicoacustiche e strumenti della tradizione orientale come come il sitar, la tabla e il tamburo. A dominare tutto, però, c’è sempre il piano.

Nella playlist di un Goblincore non possono mancare la musica orchestrale, le colonne sonore e la musica d’ambiente. Appaiono direttori e compositori come John Williams, Hayao Miyazaki e Takeshi Kitano, oppure l’opera Carnival of the animals di Camille Saint Saens, musicista francese di fine ‘800. Non manca una resistenza folk interpretata per esempio da artisti come Agnes Obel, e di diritto entrano anche i grandi classici di Bach Chopin, Tchaikovsky, e Ravel. Tra le varie influenze ci sono anche forti riferimenti alla musica celtica, tibetana, e new age con sporcature word.

In sintesi è un genere costruito su tinte cupe, oscure, un eterno richiamo alle atmosfere tardottocentesche, a volte spezzata da sonorità contemporanee. Per capirci, in una playlist Goblincore è possibile trovare il clavicembalo Jean-Philippe Rameau e subito dopo un Moog con onde a dente di sega. Il leitmotiv è una struggente malinconia antica che passa il testimone brano dopo brano.

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