Google ha un nuovo tasto: un click e il motore di ricerca sparisce

La direzione era già chiara a marzo, quando è arrivata AI Overview. Ma forse qualche indizio si poteva vedere già prima. Nell’ultima Google I/O, la conferenza dedicata agli sviluppatori, Google ha annunciato una serie di funzioni che renderanno il motore di ricerca molto più simile a un chatbot basato sull’intelligenza artificiale.
Niente di sorprendente. La conferma di questo cambio di passo era arrivata anche negli ultimi giorni quando alcuni utenti avevano notato l’arrivo deltasto AI Mode, un’opzione di ricerca che avrebbe sostituito la vecchia Mi Sento Fortunato. Ora è certo. L’AI Mode è ufficiale e non sarà più una piccola opzione pensata per dare un'anteprima ma il nuovo modo in cui useremo Google.
Come funziona AI Mode su Google
Le funzioni di AI Mode le abbiamo già viste con gli altri chatbot di intelligenza artificiale, a partire da ChatGPT. Si fa una domanda e il chatbot risponde. La differenza, almeno nei video mostrati in anteprima, è sulla potenza di questa ricerca. Nelle clip vediamo che AI Mode è in grado di combinare insieme parti di testo, immagini, link e offrire suggerimenti diretti sulle azioni da fare.
Il magazine The Verge ha sintetizzato il nuovo pacchetto di opzioni in modo efficace: “Google’s future is Google Googling”. È un gioco di parole che si potrebbe tradurre “Il futuro di Google è Google che usa Google”. Di fatto con AI Mode sarà Google a fare le ricerche al posto nostro.
È la fine dell’elenco di siti blu?
I commentatori tech stanno già suonando il Requiem per la lista blu di siti. È l’elenco che compare su Google quando facciamo una ricerca. Per tutti i primi anni del web è stata la funzione che ha permesso agli utenti di muoversi su internet. Google era un bibliotecario. Arrivavamo da lui con una domanda e lui andava a prenderci tutti i libri che potevano aiutarci a rispondere.
Ovviamente le conseguenze per l'ecosistema di siti internet che esistono adesso sono ancora tutte da valutare. Ora è come se il bibliotecario avesse imparato tutti i libri a memoria. Gli facciamo una domanda ed è direttamente lui a rispondere. Non è più un bibliotecario. È un guru. Speriamo non un fuffaguru.