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Cosa succede se un turista muore nello spazio

Secondo il diritto spaziale internazionale, i singoli paesi sono responsabili dell’autorizzazione e della supervisione di tutte le attività spaziali nazionali, siano esse governative o private.
A cura di Lorena Rao
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Se nel ‘900 parlare di conquista dello spazio sembrava più prerogativa della fantascienza, oggi la situazione è ben diversa e fortemente reale. Compagnie di voli spaziali commerciali, come Virgin Galactic di Richard Branson o Blue Origin di Jeff Bezos, hanno sdoganato il viaggio nello spazio di civili e celebrità, rendendo sempre più concreta la colonizzazione umana dell'universo. Ciò spiega la recente generazione di quesiti e riflessioni sul tema, tra le quali: cosa succede se qualcuno muore nello spazio? Di norma, gli astronauti sono soggetti a un addestramento rigoroso e a puntigliosi controlli medici prima di abbandonare la Terra, mentre i turisti possono contare solo su una formazione minima precedente alla partenza. Di conseguenza crescono le possibilità di un decesso tra i meandri del cosmo.

Cosa accade in questi casi? Secondo il diritto spaziale internazionale, i singoli paesi sono responsabili dell'autorizzazione e della supervisione di tutte le attività spaziali nazionali, siano esse governative o private. Per capire meglio: negli Stati Uniti, i voli spaziali turistici commerciali richiedono il rilascio di una licenza da parte della Federal Aviation Administration. Generalmente, sarà necessario mettere in atto una sorta di processo investigativo per stabilire le cause della morte degli esseri umani nello spazio. Nel caso questa sia dovuta a un guasto meccanico o più in generale alla negligenza della compagnia spaziale, le amministrazioni governative potranno sospendere ulteriori voli fino al risultato dell'indagine.

Una delle inchieste più famose sull'argomento riguarda il disastro del Columbia Shuttle, navetta spaziale esplosa nel 2003 durante il viaggio di ritorno verso la Terra, causando la morte dei sette astronauti a bordo. Tuttavia, come riportato da TNW, si è trattata di un'indagine specializzata su un incidente di alto profilo, legata esclusivamente al panorama spaziale statunitense. Con la progressiva affermazione del turismo spaziale è facile ipotizzare la centralità di certi temi applicati al cosmo e tra questi, volenti o nolenti, vi è la morte.

Il tempo trascorso nello spazio durante le traversate turistiche attualmente va da pochi minuti a pochi giorni. Ciò significa che il rischio di morte nello spazio per cause naturali è molto basso, anche se non impossibile. Ma quando i civili affronteranno viaggi più duraturi, se non addirittura quando saranno coloni su altri pianeti, è chiaro che riflettere sulla morte nello diventerà essenziale.

Per adesso si presuppone che le indagini vengano importante dalla Terra: il diritto spaziale internazionale fornisce la posizione predefinita in base alla quale un paese che ha registrato un veicolo spaziale ha giurisdizione su quell'oggetto spaziale e su qualsiasi personale. È probabile che un paese con tale giurisdizione sia l'autorità naturale per avviare un'inchiesta e determinare le procedure per affrontare una morte nello spazio.

Al di là della dimensione legale, la questione del decesso nello spazio ha anche risvolti scientifici, politici e culturali. Da un punto di vista di pratico, ipotizzando brevi missioni, è probabile che il corpo del deceduto venga riportato sulla Terra per essere  immagazzinato, così da evitare la contaminazione dell'equipaggio sopravvissuto. In una missione di andata e ritorno su Marte, la cui durata equivale a degli anni, si potrebbe congelare il corpo del defunto sfruttando il freddo dello spazio, in questo modo si ridurrebbe il peso e sarebbe poi più facile immagazzinarlo durante il viaggio verso la Terra. Riguardo invece la morte a colonizzazione spaziale già attuata, è difficile fare previsioni. Sempre pensando alla praticità, è più probabile che il corpo venga eliminato anziché immagazzinato.

E dal punto di vista culturale? La morte viene intesa e celebrata in diversi modi dai popoli terrestri. Un corpo privo di vita che fluttua nello spazio può sollevare diverse questioni: un paese potrebbe opporsi al fatto che un cadavere vaghi nell'universo; il corpo stesso potrebbe contribuire ai crescenti problemi causati dai detriti spaziali; la famiglia del defunto potrebbe volere che il corpo della persona amata venga a loro restituito. Se la morte dovesse accadere su un altro pianeta, il corpo potrebbe contaminarne il terreno alterandone gli equilibri. Le riflessione e i dilemmi sulla morte nello spazio sono tanti e di diverse sfaccettature, ma è chiaro che in futuro saranno sempre più frequenti e centrali nel dibattito pubblico.

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