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Come si difende Airbnb dall’accusa di frode fiscale: la risposta del Ceo

Brian Chesky è il fondatore e il Ceo di Airbnb. La Guardia di Finanza ha contestato alla società quasi 780 milioni di euro di tasse non pagate. Il problema sta tutto nella cedolare secca e nella visione del ruolo di Airbnb nei contratti di affitto.
A cura di Valerio Berra
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Un sequestro da 779.453.912 euro. Così gli agenti della Guardia di Finanza di Milano hanno aperto un nuovo capitolo nella storia fiscale di Airbnb. Secondo una nota diffusa dal procuratore Marcello Viola, la Big Tech guidata da Brian Chesky dal 2017 al 2021 non avrebbe versato la cedolare secca sugli affitti brevi, il regime fiscale che si applica ai contratti di affitto tra persone fisiche (non tra imprese). Un particolare non da poco, visto che la cedolare secca corrisponde a un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo.

Il reato che viene contestato in questo momento quindi è di “omessa dichiarazione fiscale”. Da un punto di vista un po’ più largo il problema si può leggere anche su un altro piano. Airbnb è una piattaforma che mette in comunicazione dei privati o è un’agenzia di affitti? Come noto, Airbnb guadagna solo una commissione sugli affitti dei clienti, il resto viene girato agli host che mettono a disposizione una casa di loro proprietà.

Come spiega il Sole 24 Ore, teoricamente dovrebbero essere gli host a pagare le tasse su questi guadagni. La tesi della procura di Milano, da quello che possiamo leggere fino a questo momento sembra un’altra: è Airbnb che deve occuparsi anche delle tasse sugli affitti. Qua vi lasciamo l'analisi dei dati di Airbnb nelle città italiane.

La risposta del Ceo Brian Chesky

Airbnb ha pubblicato una nota in cui chiarisce la sua posizione, discretamente netta: “Airbnb Ireland ha in corso una discussione con l’Agenzia delle Entrate dal giugno 2023 per risolvere questa questione. Siamo sorpresi e amareggiati dall’azione annunciata dal procuratore della Repubblica lunedì. Siamo fiduciosi di aver agito nel pieno rispetto della legge e intendiamo esercitare i nostri diritti in merito alla vicenda”.

L’operazione del sequestro non è semplicissima. La società individuata dalla Guardia di Finanza è Airbnb Ireland Unlimited Company e come intuibile ha sede in Irlanda. In Italia non possiede abbastanza beni per arrivare alla cifra indicata nel sequestro. Ottenere questi soldi quindi potrebbe non essere così facile. In un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera il ceo Brian Chesky ha chiarito che per adesso l’azienda difende tutte le sue posizioni:

“Sono rimasto sorpreso perché crediamo di essere conformi a tutte le normative fiscali e alle leggi locali, ma stanno ancora esaminando la situazione e io sono stato davvero concentrato sulla presentazione delle novità di Airbnb, quindi non ho molto altro da dire: riteniamo di aver rispettato tutte le regole”.

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