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Cina: durante le Olimpiadi gli atleti potranno navigare sul web, ma i cittadini no

Durante le Olimpiadi invernali di Pechino gli atleti potranno collegarsi a siti e servizi generalmente censurati nel paese, come Google e Facebook. I cittadini, invece, continueranno a vivere nella censura.
A cura di Marco Paretti
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Gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi invernali di Pechino potranno pubblicare la loro avventura olimpica sui social network. Sembra scontato, ma non lo è: nel paese è attivo il "Grande Firewall", uno strumento di censura che non consente ai cittadini cinesi di raggiungere determinati siti e servizi, come Google e Facebook. Previste a Pechino a partire dal prossimo 4 febbraio, le Olimpiadi invernali dovrebbero invece aprire un piccolo varco all'interno di questa muraglia digitale; una concessione che, però, riguarderà solo gli atleti. Insomma, i cittadini continueranno a essere esclusi dal web occidentale.

"È un modo per diffondere una narrativa positiva riguardante le Olimpiadi di Pechino nel bel mezzo delle critiche sui diritti umani che colpiscono il Governo" ha commentato Kenton Thibaut del Digital Forensic Research Lab. D'altronde la mossa sembra essere un'arma a doppio taglio per gli atleti, che in questo modo potrebbero essere monitorati e tracciati da parte delle autorità cinesi anche in questo clima di "libertà". Il motivo è semplice: se la Cina non avesse preso una decisione del genere, probabilmente la maggior parte degli atleti avrete sfruttato una VPN (virtual private network) per aggirare il firewall e navigare sui siti proibiti. Una pratica illegale in Cina e punita con la prigione, ma che rappresenta l'unico modo per collegarsi a portali come Facebook o Google. Utilizzando una VPN si aggira però anche l'eventuale monitoraggio da parte del Governo, che invece offrendo una scappatoia legale potrebbe continuare a controllare le conversazioni degli atleti. E intercettare eventuali critiche.

"Lavoreranno con il comitato olimpico per rintracciare ogni atleta che dice qualcosa contro il Governo" spiega Victor Cha, vice presidente Center for Strategic and International Studies. "Anche se consentiranno l'accesso ai social network, non penso che gli atleti pubblicheranno qualcosa su Hong Kong e Taiwan". Lo ammette lo stesso comitato in un documento: "Bisogna dare per scontato che tutti i dati e le comunicazioni possono essere monitorate, compromesse o bloccate". Ma come sarà garantito questo accesso privilegiato? A tutti gli atleti saranno distribuite delle speciali SIM con le quali potranno accedere al web, oltre a credenziali che gli consentiranno di navigare sui siti bloccati dal Governo anche tramite connessione cablata o WiFi. Ovviamente queste regole si applicheranno solo agli atleti: il resto della popolazione cinese dovrà continuare a vivere nella censura.

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