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Bentornato Resident Evil 4, così la versione definitiva del gioco è riuscita a convincerci

Aspettarsi una rivoluzione come fu l’originale Resident Evil 4 è impossibile e pretenzioso. Senza dubbi però questo remake è un survival horror di enorme qualità.
A cura di Lorena Rao
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Chi gioca ai videogame da ormai un ventina d’anni, conosce il valore che ha un titolo come Resident Evil 4. Non solo all’interno della serie horror creata da Shinji Mikami, ma nell’intero panorama videoludico. Evoluzione dello zombie, telecamera attaccata alle spalle del personaggio, centralità della componente action, comunque ben amalgamata alle fasi puzzle tipiche delle serie, e molto altro ancora: un insieme di elementi che ha portato alla nascita del videogioco moderno.

Per questo motivo la notizia del remake non poteva che essere accolta con entusiasmo, soprattutto considerata la strada coraggiosa (e vincente) intrapresa da Capcom con i precedenti remake di Resident Evil 2 e 3. Come detto in più sedi, non si tratta di mere trasposizioni grafiche, ma di nuove formule che innovano e al contempo lasciano intatte le sensazioni che hanno reso i capitoli di Resident Evil pietre miliari del settore. Il merito va alle ambientazioni e alle inquietanti creature che le abitano: da villa Spencer degli zombie romeriani, passando per la Racoon City di Nemesis, fino ad arrivare alla Spagna dei Ganados.

La trama del remake di Resident Evil 4

L’agente Leon S. Kennedy, ancora traumatizzato dagli eventi di Resident Evil 2, è stata inviato in un villaggio remoto della Spagna per ritrovare la figlia del presidente degli Stati Uniti, Ashley Graham. Giunto a destinazione, ciò che Leon si ritrova davanti è raccapricciante: carcasse di animali, strani amuleti, scie di sangue e una popolazione ostile per motivi misteriosi. Armati di forconi e asce, i Ganados non tollerano il forastero e lo inseguono in maniera forsennata, chiudendo ogni via di scampo.

RESIDENT EVIL 4 REMAKE | I Ganados quando attaccano
RESIDENT EVIL 4 REMAKE | I Ganados quando attaccano

Resident Evil 4 Remake si basa sulla sensazione di oppressione, proprio come il titolo originale del 2005. Le munizioni scarseggiano, le cure pure, mentre davanti a noi si raggruppano sempre più nemici. E poco importa se ci arrampichiamo su per le scale o scavalchiamo una finestra: i Ganados non cedono e continuano a seguirci a suon di versi mostruosi. Non è nemmeno semplice farli fuori. Nonostante l’arsenale a disposizione (migliorabile nel corso del gioco), bisogna utilizzare diverse munizioni per vederli stremare a terra.

Per fortuna c’è il coltello. Nel Remake, l’arma diventa indispensabile per compiere delle uccisioni silenziose alle spalle, per parare un attacco e altre azioni di vitale importanza, che snelliscono e rendono ancora più dinamica l’esperienza. Attenzione però alla manutenzione: più un’arma viene usata, più si deteriora, fino a diventare inutilizzabile. Un vero e proprio incubo, soprattutto se accade quando si è circondati all’interno di una baracca. L’essenza survival di Resident Evil 4 Remake prende forma in questo concerto di elementi ansiogeno, ed è bellissimo.

RESIDENT EVIL 4 REMAKE | Una sequenza esplorativa
RESIDENT EVIL 4 REMAKE | Una sequenza esplorativa

Tutto questo è avvalorato da un comparto tecnico sopraffino. Il sound design offre un corollario di effetti sonori davvero immersivo a cui si aggiunge un ottimo e inedito doppiaggio italiano. Quanto alla resa grafica, il RE Engine dona nuova luce a personaggi e scenari. Certo, una luce lugubre, quasi color seppia, ma incredibilmente affascinante. E così i capelli dorati di Leon, così come gli scorci e i paesaggi desolati, diventano dettagli su cui l’occhio desidera soffermarsi. Un effetto evidente anche su console, e in modalità prestazioni, opzione che tende a favorire la fluidità di gioco rispetto alla risoluzione.

Dove è disponibile Resident Evil 4 Remake

Al di là dell'ammodernamento di comparto tecnico e meccaniche (tra le altre cose, Leon ora può anche sparare e muoversi contemporaneamente), Resident Evil 4 Remake aggiunge nuove parti di gioco, estendendo la longevità del titolo di diverse ore rispetto al gioco originale, per dare un effetto sorpresa anche ai fan della prima ora. Sia chiaro: aspettarsi una rivoluzione come fu l’originale Resident Evil 4 è impossibile e pretenzioso, ma è indubbio che il remake sia un survival horror di enorme qualità, dimostrando ancora una volta la capacità di Capcom di saper reinventare un’icona e renderla ancora irresistibile. Resident Evil 4 Remake è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC.

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