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Anche l’Unione europea potrebbe bloccare TikTok: cosa cambierebbe per utenti e creator

Non si può ignorare la portata della creator economy del social. Nel 2023 TikTok ha contribuito con 24,2 miliardi di dollari al PIL degli Stati Uniti, secondo un rapporto della società di consulenza economica Oxford Economics, generato 14,7 miliardi di dollari di entrate per i proprietari di piccole imprese, e ha supportato 224.000 posti di lavoro.
A cura di Elisabetta Rosso
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Il ban negli Stati Uniti potrebbe essere solo il primo tassello, quello che poi innesca l'effetto domino. TikTok ora ha due opzioni: vendere o morire. La legge è passata alla Camera, poi al Senato e infine è stata firmata dal presidente Joe Biden. A ByteDance rimangono nove mesi di tempo per cedere la piattaforma, l'alternativa è essere vietata negli Usa. Ma non solo. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha infatti dichiarato, durante il dibattito con gli altri candidati alle Europee a Maastricht: “Non escludo il ban in Europa”. Ha poi aggiunto: "La Commissione è stata la prima istituzione al mondo a vietare TikTok sui nostri telefoni aziendali. Quindi, per essere molto chiari, conosciamo esattamente la pericolosità di TikTok”.

L’accusa è di spiare gli utenti, ma la preoccupazione più grande non è tanto la raccolta dei dati (cosa che ha fatto ogni social network, Facebook e Instagram funzionano allo stesso modo) quanto il rischio che quelle informazioni vengano consegnate e usate dal governo cinese per "minare le istituzioni democratiche, favorire la dipendenza da internet tra i giovani, spiare e influenzare gli utenti". Quella contro TikTok è anche una guerra di soft power, non stupisce quindi trovare un fronte unito, d'altronde il social è considerato una specie di cavallo di Troia contemporaneo per conquistare l'Occidente.

Il destino dei creator

Tra le principali preoccupazioni legate al ban del social c'è il destino dei creator. E infatti il Ceo di TikTok, Shou Zi Chew, ha lanciato un appello agli influencer: “Questa legge toglierà miliardi di dollari dalle tasche dei creator e delle piccole imprese".

C'è già chi si sta organizzando per spostarsi su altri social e far migrare i follower, per esempio, Charli D’Amelio, seconda creator più seguita su TikTok, durante una conferenza stampa ha dichiarato: “Bisogna ricordare che i social media vanno e vengono. Ci sono nuove app, ci sono nuove persone, ci sono nuove entusiasmanti tendenze". È vero, ma non sarà così semplice, soprattutto per i creator di piccole o medie dimensioni che rischiano di essere schiacciati insieme al ban.

Non si può infine ignorare la portata della creator economy del social. Nel 2023 TikTok ha contribuito con 24,2 miliardi di dollari al PIL degli Stati Uniti, secondo un rapporto della società di consulenza economica Oxford Economics, generato 14,7 miliardi di dollari di entrate per i proprietari di piccole imprese, e ha supportato 224.000 posti di lavoro. Difficile immaginare quindi un divieto indolore.

Il blocco di TikTok Lite

La guerra va avanti su più fronti. La settimana scorsa TikTok ha deciso di sospendere Lite, la sua versione semplificata che consuma meno dati e paga gli utenti per guardare i video. L'app era appena stata lanciata in Francia e Spagna, ma la Commissione europea ha deciso di aprire un'indagine di conformità e "sollecita TikTok a presentare una valutazione e fornire maggiori informazioni su come protegge i suoi utenti da potenziali rischi sulla loro piattaforma”, ha aggiunto.

La Commissione infatti teme che il "programma attività e premi" promosso da TikTok Lite "danneggi gravemente la salute degli utenti", soprattutto dei più giovani. "Siamo particolarmente preoccupanti per i bambini, data la sospetta assenza di efficaci meccanismi di verifica dell'età su TikTok".

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