28 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Gli e-commerce hanno un problema con i resi: i clienti mandano indietro scatole di mattoni

Secondo i dati della National Retail Federation (NRF) ripresi dal Wall Street Journal solo nel 2023 il valore della merce restituita ai rivenditori con dei meccanismi di truffa ha superato il valore di 100 miliardi di dollari.
A cura di Valerio Berra
28 CONDIVISIONI
Immagine

I resi stanno cominciando a diventare un problema per i negozi online. La National Retail Federation (NRF) degli Stati Uniti ha reso noto che solo nel 2023 la merce restituita in modo fraudolento attraverso il sistema dei resi ha superato il valore dei 100 miliardi di dollari. Il 13,7% in più del 2022 e soprattutto oltre due volte di quelli del 2020. Una situazione che ha generato qualche allarme di troppo, visto che negli ultimi giorni è circolata la notizia secondo cui i resi di Amazon non sarebbero stati più gratuiti. Non è esattamente così.

Oggi il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in cui vengono spiegate le pratiche con cui i clienti cercano di frodare i rivenditori. I clienti restituiscono scatole piene di mattoni invece di televisori oppure sostituiscono articoli di lusso con articoli contraffati. L’obiettivo è sempre lo stesso: portare a casa nuovi oggetti senza spendere nulla.

Questi fenomeni si verificano con più frequenza durante le vacanze di Natale. La NRF ha spiegato che solo in questi giorni circa il 15% della merce acquistata in rete verrà restituita. Una valanga di prodotti in cui cercheranno di inserirsi anche i truffatori: durante le feste infatti molte aziende che si occupano di retail assumono nuovo personale per un periodo di tempo limitato. Tendenzialmente questi dipendenti sono meno formati, meno esperti e quindi sono più facilmente truffabili.

Lo schema della merce rubata al posto dei resi

Sempre il Wall Street Journal cita anche uno schema di truffa in cui viene ricettata merce rubata. Il sistema è abbastanza semplice. Alcuni rivenditori con sede negli Stati Uniti come Targe o Home Depot hanno denunciato un aumento di piccoli furti organizzati da bande criminali. Questa merce poi viene restituita sotto forma di reso, ovviamente cercando di non esibire nessun documento d’acquisto in tutto il processo. Secondo la NRF il 44% dei rivenditori intervistati avrebbe registrato casi di clienti che hanno provato a restituire merce rubata.

28 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views