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A Natale si possono regalare smartphone ai bambini? La risposta della psicologa

Gli adolescenti vanno accompagnati ed educati a usare i dispositivi nel modo corretto perché non hanno ancora la percezione dei rischi. Servono regole e comportamenti coerenti per limitare i pericoli online.
Intervista a Mara Morelli
Psicologa e psicoterapeuta
A cura di Elisabetta Rosso
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Non è semplice capire quando regalare il primo smartphone. Sotto Natale, tra l'altro, potrebbe entrare nella lista dei desideri, e così i genitori si trovano davanti al grande dilemma. È vero, ci sono pile di studi che dimostrano come i dispositivi possano impattare sulla salute mentale, eppure alcuni compagni di classe ce l'hanno già. "Non è semplice capire a che età si può regalare un dispositivo ai propri figli", ha spiegato a Fanpage.it Mara Morelli, psicologa, psicoterapeuta, e ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica, Clinica, e Salute, della Sapienza. "I rischi ci sono, però mettendo limiti e impostando una comunicazione corretta, aperta e interessata, si possono evitare alcuni problemi legati all'utilizzo".

Immaginiamo la situazione. È quasi Natale, tua figlia o tuo figlio ti chiede come regalo il primo smartphone. Cosa deve fare un genitore in questo caso?

Non c’è un giusto o sbagliato in assoluto, sicuramente più i bambini sono piccoli più vanno guidati nell’utilizzo perché non hanno ancora la capacità di autoregolarsi, non sanno cosa devono fare. Quindi è importante che il limite venga dato da fuori.

Limiti, per esempio?

Beh regolare il numero di ore, ma non è solo una questione di tempo, bisogna anche capire cosa ci fanno con questi dispositivi, i rischi sono dietro l’angolo. Bisogna attivare sistemi di parental control, mantenere un canale comunicativo. E poi mettere delle regole, i limiti servono ai figli, sono rassicuranti, ne hanno bisogno. Lo dimostra anche la letteratura.

Quindi l'età giusta per regalare uno smartphone qual è?

Domanda da un milione di dollari. Dalla scuola secondaria in poi, non prima.

Diciamo 11, 12 anni?

Sì, e comunque monitorando sempre in maniera stretta come vengono utilizzati questi dispositivi. Perché spesso gli adolescenti non si rendono conto di quali potrebbero essere i pericoli.

Ecco, quali sono i pericoli?

In primis l’adescamento online, perché cominciano magari a comunicare con sconosciuti, entrano in intimità, spesso poi vengono chieste foto e video, che poi diventano gli strumenti del ricatto. Ma anche il sexting può diventare un problema, è molto diffuso tra i giovani, e può degenerare nel revenge porn. Sono cose che ho visto succedere anche nelle scuole secondarie di primo grado. Per questo è molto importante educare sin da subito i ragazzi, sia a casa, sia a scuola.

C’è anche un rischio di dipendenza da smartphone?

Sicuramente, non è automatico, ma l’utilizzo dei dispositivi può diventare disfunzionale ed essere un problema per i ragazzi e le ragazze.

Come fa un genitore ad accorgersene?

Se per esempio il ragazzo o la ragazza non vogliono uscire con gli amici e rimangono sempre online, se usano i dispositivi per tanto tempo, anche durante la notte. Molti hanno il ciclo del sonno alterato per l’utilizzo dei dispositivi. E poi soprattutto se a un certo punto le frequentazioni offline vanno in secondo piano. A quel punto diventa evidente che non stanno utilizzando lo smartphone in modo corretto.

Cosa si deve insegnare però ai figli per far si che utilizzino in modo corretto lo smartphone?

Bisogna affiancarli sin dall’inizio, spiegandogli cosa si può fare, fargli capire che possono chiedere aiuto e consiglio. Sostanzialmente comunicando, e poi è importantissimo essere curiosi di quello che fanno online, un genitore attento a ciò che il figlio fa sul web è anche in grado di intercettare meglio le difficoltà.

Lo smartphone spesso viene dato ai bambini dagli stessi genitori, funziona un po' come la televisione degli anni '90.

Eh, viene utilizzato come modalità di intrattenimento da parte del genitore per esempio per godersi una serata. È comodo, ma può instaurare dinamiche strane, perché se tu lo dai per far stare tranquillo tuo figlio, è poi difficile toglierglielo. Per questo servono regole chiare e comportamenti coerenti.

C'è una gerarchia dei dispositivi da regalare? Per esempio è meglio un tablet al posto di uno smartphone, o non cambia nulla?

Mah, alla fine sui tablet ci sono tutte le applicazioni del telefono, quindi no, non vedo differenze. A meno che io non faccia connettere il tablet a internet, e questo diciamo potrebbe tenerlo in una zona di sicurezza.

Un regalo alternativo allo smartphone?

Un libro.

Bellissimo, ma non sempre apprezzano.

Beh, però dipende anche dall'impronta familiare, ci sono bambini e ragazzi che sin da subito, da piccolissimi sono stati avvicinati alla lettura, e sono loro a chiedere di andare in libreria. Oltre ai libri si potrebbe anche regalare qualcosa di inerente alle passioni, legato a sport e hobby.

Qualcosa di più personale. 

Sì, anche un’esperienza potrebbe essere una bella idea. Regalare una giornata sulla neve o qualcosa di ricreativo, dove ci sia anche l’elemento sociale e il contatto con l’altro.

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