Vita senza sesso: scienziati spiegano perché alcune persone non lo fanno

Senza sesso non ci saremmo evoluti e non saremmo diventati la specie dominante (e più dannosa) sulla Terra, eppure, nonostante i rapporti intimi giochino un ruolo cardine per noi e tutti gli altri animali che si riproducono in questo modo, diverse persone non ne hanno. Sapere perché alcuni di noi diventano e restano “asessuali” è un importante campo di studi per la scienza, per diversi motivi. Al di là delle ragioni squisitamente evolutive e riproduttive, comunque centrali per il successo di una specie come Homo sapiens, numerose indagini hanno dimostrato che il sesso è una componente preziosa per il benessere fisico e mentale. Non c'è da stupirsi che le relazioni romantiche e sessuali, come il fidanzamento e il matrimonio, sono tra le più significative della nostra vita. Ma come indicato, il sesso è una pratica che non fa parte dell'esistenza di tutti.
Capire le ragioni della condizione asessuale è particolarmente importante per i ricercatori, anche alla luce dei problemi comportamentali e la radicalizzazione che possono scaturire dall'assenza di sesso. Diversi dei cosiddetti Incel (celibi involontari), ad esempio, accusano le donne di essere soli a causa del loro aspetto fisico, che non rientrerebbe nel range dei canoni di gradimento (lo psicologo e divulgatore Marco Crepaldi ci ha spiegato le caratteristiche di questo gruppo). Un nuovo studio ha voluto indagare sui reali motivi per cui alcune persone, sia uomini che donne, conducono una vita senza sesso. I risultati suggeriscono che, al di là di scelte radicali come ad esempio quelle legate alla castità religiosa, l'asessualità si determina per una combinazione di fattori volontari e involontari, con differenze interessanti fra uomini e donne.
In generale, è stato osservato che le persone che vivono senza sesso hanno mediamente un livello di istruzione più elevato, fanno meno uso di sostanze (dal fumo all'alcol, passando per le droghe) e si sentono più sole, infelici e nervose, ricevendo meno visite da amici e familiari. Anche vivere in aree con una maggiore disuguaglianza di reddito ha un certo peso. Per gli uomini, dallo studio emerge che giocano un ruolo anche il fatto di vivere in luoghi con una percentuale inferiore di donne, il reddito e fattori più "curiosi": fra essi una minore forza nelle braccia; varie misure corporee; russare; il fatto di aver indossato gli occhiali sin dalla giovane età; il minor uso del telefono cellulare; e l'essere convinti che la vita non abbia un significato. Questi fattori non sembrano concorrere all'asessualità nelle donne, che ad esempio veniva più influenzata da un parametro come l'orario di lavoro. È doveroso sottolineare che i ricercatori evidenziano che le associazioni fenotipiche rilevate “sono principalmente di piccola entità, rivelando modelli sottili piuttosto che differenze evidenti tra individui che hanno avuto rapporti sessuali e non”.
A rilevare i fattori che possono concorrere a una vita senza sesso è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dei Paesi Bassi del Centro Medico dell'Università di Amsterdam, che hanno collaborato con i colleghi di vari istituti: fra quelli coinvolti la Facoltà di Psicologia dell'Università del Queensland (Australia) e il Dipartimento di Neuropsicologia Cognitiva dell'Istituto Max Planck (Germania). I ricercatori, coordinati da Karin Verweij, Laura Wesseldijk e Abdel Abdellaoui del Dipartimento di Psichiatria dell'ateneo olandese, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato i dati di oltre 400.000 persone tra i 39 e i 73 anni del Regno Unito, inseriti nel prezioso database UK Biobank, uno dei più utilizzati al mondo nel campo della ricerca. Sono stati coinvolti anche i dati di circa 13.500 residenti in Australia tra i 18 e gli 89 anni. Le informazioni sulla sessualità, spiegano gli autori dello studio, erano disponibili per circa 220.000 donne e 187.000 uomini. Di essi, poco meno di 4.000 (pari all'1 percento del totale) hanno affermato di non aver mai avuto rapporti sessuali di alcun genere.
Come indicato, i fattori coinvolti sono molteplici e in taluni casi confermano alcuni stereotipi di “minore successo romantico”, come ad esempio quello del giovane nerd, intelligente, istruito, con occhiali e poca forza fisica. Questi tratti, afferma in un articolo pubblicato su The Conversation il coautore dello studio Brendan Zietsch, “possono compromettere le esperienze sentimentali durante l'adolescenza”. E un'adolescenza priva di storie romantiche “può compromettere la fiducia in se stessi in età adulta”, sfociando potenzialmente nell'asessualità, desiderata, volontaria o un mix di entrambe le cose. L'isolamento e l'introversione che scaturiscono dalla mancanza di esperienze potrebbero infatti promuovere questa situazione.
Precedenti studi avevano invece già rilevato correlazioni con la disoccupazione, a suffragio delle famose strofe della canzone “Chi non lavora non fa l'amore” di Adriano Celentano, vincitrice al festival di Sanremo nel 1970. All'epoca alcuni criticarono il brano considerandolo “antisciopero”, ma il cantante spiegò che si trattava di un testo provocatorio volto a sottolineare i disagi nella vita privata che può comportare l'assenza di lavoro.
La professoressa Verweij e colleghi hanno trovato anche una correlazione tra assenza di rapporti sessuali e genetica; non con specifici geni, ma con diversi di essi, ciascuno dei quali con effetti ridotti. La componente genetica, evidenziano gli studiosi, potrebbe spiegare fino al 15 percento della differenza tra l'avere o non avere avuto rapporti sessuali in vita. “I nostri risultati dipingono un quadro complesso. Uno degli aspetti principali dell'incertezza è quali siano le cause alla base del modello di associazioni che abbiamo trovato”, ha spiegato su The Conversation il professor Zietsch, docente di Psicologia presso l'Università del Queensland . “Tuttavia – prosegue l'esperto – alcuni dei nostri risultati sono difficili da spiegare attraverso l'asessualità, ad esempio il legame con il rapporto locale tra uomini e donne e l'associazione negativa con la forza maschile. I nostri risultati riflettono probabilmente un mix di asessualità volontaria e involontaria”.
I ricercatori evidenziano che nessuno dovrebbe giudicare le persone che non fanno sesso, per scelta deliberata o involontariamente. I dettagli della ricerca “Life without sex: Large-scale study links sexlessness to physical, cognitive, and personality traits, socioecological factors, and DNA” sono stati pubblicati su PNAS.