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Video straordinario mostra pianeti alieni in orbita attorno a una stella lontana: è la prima volta

Il professor Jason Wang ha realizzato un incredibile video time lapse che mostra quattro esopianeti del sistema di HR8799 in orbita attorno alla stella. L’astro si trova a 133 anni luce dalla Terra.
A cura di Andrea Centini
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In una manciata di secondi è condensato uno dei più spettacolari video astronomici mai realizzati: la danza di quattro esopianeti – o pianeti extrasolari – in orbita attorno alla propria stella di riferimento. È un filmato time-lapse assolutamente incredibile, che mostra un sistema stellare alieno che “funziona” esattamente come previsto dalle leggi della fisica, con i pianeti in orbita regolare attorno all'astro. Potrebbe sembrare banale, ma non abbiamo un video paragonabile per il Sistema solare. Noi ci siamo dentro in pieno, dunque non abbiamo un punto di vista dall'esterno che permette di osservare Mercurio, Venere, la Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno mentre ruotano attorno al Sole.

I quattro esopianeti in orbita attorno alla stella. Credit: Jason Wang / Youtube / https://youtu.be/x9EG3gbQ5P0
I quattro esopianeti in orbita attorno alla stella. Credit: Jason Wang / Youtube / https://youtu.be/x9EG3gbQ5P0

Protagonista del video è la stella HR8799 con i suoi quattro compagni, tutti più grandi di Giove, il gigante del Sistema solare. La stella è incastonata nel cuore della costellazione di Pegaso ed è sita a 133,3 anni luce dal nostro pianeta. È una stella molto giovane, di soli 30 milioni di anni, con una massa e una luminosità di circa 1,5 volte e 4,9 volte quella del Sole, rispettivamente. Il sistema di HR8799 è ben conosciuto dagli scienziati perché è stato il primo in assoluto a essere osservato, nel 2008. Attenzione, parliamo di sistema stellare e non di singolo esopianeta (il primo fu 2M1207b, rilevato nel 2004). La scoperta di questo sistema stellare remoto suscitò grande interesse nell'astrofisico Jason Wang dell'Università Northwestern, che decise di condurre osservazioni regolari attraverso l'Osservatorio WM Keck, installato sul vulcano Mauna Kea alle Hawaii.

In questo modo Wang e i suoi colleghi hanno raccolto 12 anni di osservazioni che hanno permesso – con qualche piccolo “trucco” del mestiere – di mettere a punto il meraviglioso video time-lapse di appena 4,5 secondi. Lo scienziato si è innanzitutto avvalso dell'ottica adattiva per correggere la sfocatura dell'immagine determinata dall'atmosfera terrestre (parliamo di un sistema a oltre 130 anni luce dalla Terra). Poi ha sfruttato un coronografo per annullare la luminosità della stella HR8799 al centro del video; se la sua luce non fosse stata soppressa attraverso questo strumento, utilizzato anche per studiare il Sole, i piccoli puntini luminosi che orbitano attorno all'astro non sarebbero stati visibili. Ecco perché la stella appare come un disco nero al centro del video. Infine ha dovuto sfruttare un a tecnica di editing per mostrare i pianeti in moto fluido attorno alla stella e correggere le lacune temporali (i soli dati raccolti avrebbero mostrato dei piccoli balzi invece che un movimento orbitale continuo).

“Di solito è difficile vedere i pianeti in orbita”, ha dichiarato il professor Wang in un comunicato stampa. “Ad esempio, non è evidente che Giove o Marte orbitino attorno al nostro sole perché viviamo nello stesso sistema e non abbiamo una vista dall'alto. Gli eventi astronomici accadono troppo velocemente o troppo lentamente per essere catturati in un film. Ma questo video mostra i pianeti che si muovono su una scala temporale umana. Spero che permetta alle persone di godere di qualcosa di meraviglioso”, ha aggiunto lo scienziato, che insegna fisica e astronomia presso il Weinberg College of Arts and Sciences dell'Università Northwestern. “Non si guadagna nulla dal punto di vista scientifico nel guardare i sistemi orbitanti in un video time lapse, ma aiuta gli altri ad apprezzare ciò che stiamo studiando. Può essere difficile spiegare le sfumature della scienza con le parole. Ma mostrare la scienza in azione aiuta gli altri a comprenderne l'importanza”, ha chiosato l'esperto.

I protagonisti principali del video, oltre alla stella “oscurata” HR8799, sono l'esopianeta HR8799e con una massa oltre 7 volte quella di Giove che impiega 45 anni per compiere un'orbita completa; HR8799d di 9,1 masse gioviane e un periodo orbitale di 100 anni; HR8799c di 7,8 masse gioviane e 190 anni di periodo orbitale; e HR8799b, il più piccolo, con una massa 5,7 volte superiore a quella di Giove e un'orbita di ben 460 anni. Ma il quartetto non è solo. Secondo lo studio “Deep Orbital Search for Additional Planets in the HR 8799 System” pubblicato alla fine dello scorso anno sul The Astronomical Journal, infatti, ci sarebbe anche un quinto pianeta, più vicino alla stella e più piccolo degli altri, e per questo sfuggito alle osservazioni condotte sino ad oggi. Ma ulteriori analisi del sistema potrebbero farlo emergere in futuro. Al momento godiamoci la magnifica danza dei suoi quattro "fratelli maggiori" immortalata dal dottor Wang.

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