674 CONDIVISIONI

Un meraviglioso uccello rapace è fuggito dallo zoo di Londra, conquistando la libertà

Una femmina di caracara crestato è scappato dallo zoo di Londra durante un volo di addestramento. Lo splendido rapace avvistato a chilometri dalla sua prigione.
A cura di Andrea Centini
674 CONDIVISIONI
Il rapace Jester sul prato di un ospedale. Credit: Royal Hospital for Neuro-disability
Il rapace Jester sul prato di un ospedale. Credit: Royal Hospital for Neuro-disability

Nei giorni scorsi un magnifico uccello rapace è fuggito dallo Zoo di Londra e ora viene continuamente avvistato nella zona Ovest della metropoli britannica, dove genera stupore e anche un po' di apprensione nei proprietari di animali domestici. Si tratta di un esemplare femmina di caracara crestato (Caracara plancus cheriway), un falco del continente americano che occupa un vasto areale, compreso tra gli Stati Uniti meridionali e la punta sud dell'Argentina. Non essendo una specie europea, Jester, questo il suo nome, si trova completamente sola e lontanissima dal proprio habitat naturale.

Un caracara crestato in volo. Credit: wikipedia
Un caracara crestato in volo. Credit: wikipedia

Come dichiarato da un portavoce dello zoo ZSL di Londra, citato dal quotidiano Evening Standard, l'uccello rapace è fuggito durante “un addestramento di volo di routine”. Dopo essersi allontanato dall'area di Regent's Park è stato avvistato in vari punti della città; Barnes Common, South Ealing e Richmond. Un uomo lo ha visto a circa 18 chilometri dallo zoo, mentre portava a passeggio il proprio cane: “Non potevo crederci quando l'ho visto guardare in basso dagli alberi”, ha dichiarato al The Sun. Del resto si tratta di un falco dall'aspetto inconsueto, con un'apertura alare di 130 centimetri e dal caratteristico becco tozzo e robusto, ricoperto in parte da pelle nuda di colore giallo che arriva fin sotto l'occhio. Sulla testa ha un'inconfondibile ciuffo marroncino. Il piumaggio è grigio screziato di bruno, le zampe lunghe, gialle e dotati di grossi artigli. La pelle attorno al becco si arrossisce se l'animale è stressato.

Benché si tratti di un falco, il caracara crestato predilige la caccia sul terreno, dove si nutre anche di carogne, insetti e piccole prede. È una specie opportunista, un po' come i corvi, pertanto lo staff dello zoo al momento non indica di non temere per le sua salute. “Non siamo preoccupati per il benessere di Jester, poiché i Caracara sono ben attrezzati per sopravvivere in un ambiente urbano. I caracara sono piccoli rapaci e non rappresentano una minaccia per persone o cani. Piuttosto come un corvo o una gazza, sono principalmente spazzini, mangiando carogne, insetti o larve o cibo nei bidoni”, ha aggiunto il portavoce dello zoo londinese.

Naturalmente stanno facendo il possibile per recuperare Jester, provando ad attirarla col suo cibo preferito (grilli e quaglie) all'interno di una gabbia da trasporto, oltre che con alcuni comportamenti insegnati durante l'addestramento. Ma Jester ha finalmente scoperto il sapore della libertà e di certo non desidera tornare in prigione, rinchiusa e privata della propria dignità per “esibirsi” innanzi al pubblico pagante. Non c'è da stupirsi che in molti facciano il “tifo” per Jester, augurandosi che possa allontanarsi il più possibile dalle persone che l'hanno privata della libertà. Ad attendere Jester allo zoo c'è il fratello Joker, che al momento non sembrerebbe soffrire la mancanza della sorella, come indicato dai guardiani dello zoo di Londra.

L'ultimo avvistamento del caracara crestato risale a giovedì 24 marzo, quando è stato visto nel prato di un ospedale, il Royal Hospital for Neuro-disability. Un animale così bello ed esotico sta suscitando l'interesse di molte persone, tra semplici curiosi, fotografi e appassionati di birdwatching. A causa dell'ambiente fortemente antropizzato in cui si trova in questo momento, oltre al comportamento influenzato dalla prigionia e dall'addestramento, potrebbe non essere così al sicuro come lo zoo vorrebbe lasciare intendere. Purtroppo Jester è molto distante dal suo habitat naturale ed è completamente sola, per poter sperare che possa godere di una vita piena grazie alla riconquistata libertà. Qualunque sarà il suo destino questo meraviglioso uccello è condannato a un'esistenza innaturale, di finzione, esattamente come il nome scelto da chi lo ha strappato al cielo.

674 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views