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Trovato un tesoro di oltre mille monete preziose, è legato a uno storico naufragio del 1715: il valore

Nel corso dell’estate, innanzi alle coste della Florida, i sub della società 1715 Fleet – Queens Jewels hanno recuperato un tesoro composto da oltre mille monete d’argento e d’oro, oltre che altri preziosi manufatti. I reperti sono legati al leggendario naufragio della “Flotta del Tesoro 1715”. La storia della tragedia e il valore del “bottino”.
A cura di Andrea Centini
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Tre reales o pezzi da otto, monete d’argento della Flotta del Tesoro 1715 recuperate questa estate. Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels
Tre reales o pezzi da otto, monete d’argento della Flotta del Tesoro 1715 recuperate questa estate. Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels

Uno straordinario tesoro di oltre mille monete preziose e altri oggetti d'oro è stato trovato innanzi alla costa orientale della Florida (Stati Uniti), durante un'apposita spedizione di ricerca. I reperti, di altissimo valore storico ed economico (circa 1 milione di dollari), sono infatti legati al naufragio che colpì la leggendaria “Flotta del Tesoro 1715”, caratterizzata da una storia drammatica. Fu infatti una delle tragedie marittime più gravi avvenuta nelle acque del continente americano. Ancora oggi il mare ne restituisce dei frammenti.

La storia della Flotta del Tesoro 1715

Verso la fine di luglio del 1715 un gruppo di 12 navi salpò da L'Avana (Cuba) diretta verso la Spagna, carica di ogni genere di tesori per un valore stimato attuale di circa 400 milioni di dollari. Nella maggior parte dei casi si trattava di monete d'argento (reales) – i famosi “Pezzi da Otto” – e d'oro (escudos) coniati presso le zecche delle colonie in Paesi sudamericani, come Bolivia e Perù. Parte del tesoro proveniva anche dal Messico. Non mancavano gioielli e diverse tipologie di manufatti realizzati con i preziosi metalli.

Un forziere pieno di monete. Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels
Un forziere pieno di monete. Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels

La dozzina di imbarcazioni, tuttavia, non fece moltissima strada, o meglio, non percorse molte miglia nautiche nell'Oceano Atlantico, finendo infatti travolta da un potentissimo uragano innanzi alle coste della Florida il 31 luglio, sette giorni dopo la partenza. Undici delle navi vennero distrutte e affondate, determinando la perdita del tesoro ma soprattutto di moltissime vite umane. Si stima che persero la vita fino a 1.500 marinai a causa della violenta perturbazione atmosferica.

Si salvò una fregata francese, che si era aggiunta alle due flotte spagnole che componevano il gruppo di natanti: la "Flotta della Nuova Spagna" capitanata da Don Juan Esteban de Ubilla e la "Flotta della Terra Firma" guidata da Don Antonio de Echeverz y Zubiza. L'equipaggio della nave transalpina Le Grifon non aveva familiarità con la costa americana, così si mantenne più a largo, una precauzione che evitò il disastro e permise il rientro in Europa.

Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels
Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels

I resti dei relitti e il prezioso carico si dispersero in un raggio di un centinaio di chilometri tra Sebastian Inlet fino a Fort Pierce, innanzi alla costa della Florida (in acque poco profonde). Parte del bottino fu recuperato immediatamente da pirati e altri profittatori, ma la maggior parte del tesoro è rimasto sul fondo del mare, coperto da sabbia e detriti. Nel corso dei secoli, a causa di mareggiate, tempeste e altri uragani, l'oceano ha restituito un'altra parte di questi preziosi reperti, soprattutto lungo una linea costiera conosciuta come “Costa de Tesoro”. Alcuni sono stati trovati anche nell'entroterra. Moltissime monete e altri oggetti, tuttavia, sono ancora sepolti sotto la sabbia, come dimostra la recente spedizione di 1715 Fleet – Queens Jewels, l'unica società che ha i diritti per poter andare a caccia di questo tesoro sommerso.

Il tesoro da 1 milione di dollari

Nel corso di questa estate i sub della nave M/V Just Right capitanati da Levin Shavers hanno compiuto immersioni in un luogo particolarmente interessante, dove si ritiene sia andato perduto un forziere colmo di queste monete e altri oggetti. Non a caso i subacquei hanno trovato un migliaio di reales d'argento e cinque escudos d'oro, più altri oggetti in oro. Molte delle monete portano ancora le incisioni leggibili delle zecche dell'epoca, risultando particolarmente importanti dal punto di vista archeologico.

“Questa scoperta non riguarda solo il tesoro in sé, ma anche le storie che racconta. Ogni moneta è un pezzo di storia, un legame tangibile con le persone che hanno vissuto, lavorato e navigato durante l'età d'oro dell'Impero spagnolo. Trovarne 1.000 in un unico ritrovamento è al tempo stesso raro e straordinario”, ha affermato in un comunicato stampa Sal Guttuso, Direttore Operativo delle spedizioni. La forma peculiare e l'aspetto grezzo delle monete sono legati al conio a mano dell'epoca, detto "a martello". L'importante non era la forma, ma il peso.

Alcuni reales ripuiti. Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels
Alcuni reales ripuiti. Credit: 1715 Fleet – Queens Jewels

Dopo essere stati ripuliti e portati a lucido, le monete e gli altri reperti del valore stimato di 1 milione di dollari saranno studiati e infine distribuiti nei musei della Florida, dove meritano di stare; rappresentano infatti i frammenti di una delle tragedie marittime più significative del continente americano, anche se meno nota di quella del Titanic.

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