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Svelato il mistero del doppio cratere sulla Luna: causato da un razzo cinese con carico segreto

Secondo ricercatori dell’Università dell’Arizona il doppio cratere formatosi sulla Luna a marzo dello scorso anno è stato provocato dallo schianto di un razzo cinese, più nello specifico dal terzo stadio di un Long March 3C lanciato nel 2014. Il secondo cratere sarebbe stato generato da un misterioso carico utile segreto, non dichiarato dalla Cina (che smentisce tutto)
A cura di Andrea Centini
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Il doppio cratere causato dallo schianto del razzo. Credit: NASA/Goddard/Arizona State University
Il doppio cratere causato dallo schianto del razzo. Credit: NASA/Goddard/Arizona State University

Scienziati statunitensi hanno risolto il mistero del doppio cratere sulla faccia nascosta della Luna, comparso all'inizio dello scorso anno dopo lo schianto di un razzo alla deriva. Secondo i ricercatori il responsabile è stato il terzo stadio del razzo cinese Long March 3C coinvolto nella missione Chang'e 5-T1. Ma non solo. Questo razzo, infatti, avrebbe ospitato un carico utile “segreto”, non divulgato dalla Cina alle autorità aerospaziali internazionali. Sarebbe stato proprio quest'ultimo a causare il secondo cratere adiacente al primo. Tutti i razzi schiantatisi fino ad oggi sulla Luna, infatti, hanno lasciato un singolo cratere.

I crateri provocati dalle missioni Apollo. Credit: NASA/Goddard/Arizona State University
I crateri provocati dalle missioni Apollo. Credit: NASA/Goddard/Arizona State University

La storia ebbe inizio il 4 marzo del 2022, quando un razzo non ancora identificato – ma regolarmente monitorato come “spazzatura spaziale” – si schiantò sulla faccia nascosta della Luna, nei pressi del grande cratere Hertzsprung. Era stato individuato nel marzo del 2015 dal Catalina Sky Survey e classificato con il nome in codice WE0913A, identificativo per un detrito spaziale. Da allora è stato seguito fino al suo impatto, che come indicato ha provocato la comparsa dell'anomalo doppio cratere. La struttura è stata individuata con precisione e immortalata dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA qualche mese dopo, la prima del suo genere a formarsi sulla regolite lunare dopo lo schianto di “spazzatura spaziale”.

Inizialmente i ricercatori avevano pensato che potesse trattarsi del booster di un Falcon 9 di SpaceX (la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk) lanciato nel 2015, tuttavia poco dopo si è iniziato a sospettare della missione cinese Chang'e 5-T1 del 2014, un test per un lander lunare approdato sulla Luna successivamente. A determinare che il razzo responsabile è stato effettivamente il terzo stadio del Long March 3C è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziato del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale e Meccanica dell'Università dell'Arizona, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Lunar & Planetary Laboratory, del Project Pluto, del Jet Propulsion Laboratory del California Institute of Technology e di altri centri.

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I ricercatori, coordinati dal dottor Tanner Campbell, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato il movimento e i riflessi del detrito spaziale e condotto test con un'apposita simulazione. I risultati ottenuti sono compatibili proprio con quelli del terzo stadio del Long March 3C. A suffragare questa ipotesi anche il fatto che il comando spaziale americano aveva confermato che questa componente del razzo non è mai rientrata sulla Terra, mentre la Cina aveva dichiarato il contrario.

Come specificato dal dottor Campbell, questo detrito invece di oscillare precipitava verso la Luna in modo molto stabile, come se ci fossero due masse a bilanciarlo (il terzo stadio vuoto di un razzo in genere è molto più pesante dal lato dei motori). I ricercatori sapevano che dalla parte opposta era presente strumentazione per un totale di appena 27 chilogrammi, insufficiente a spostare il centro di gravità e a spiegare la strana rotazione stabile. Ci doveva essere dell'altro: il misterioso carico utile non dichiarato (la Cina ha smentito sia la proprietà del razzo caduto che evidentemente del carico “segreto”). Sarebbe stato proprio l'impatto di questa massa non identificata ad aver generato il doppio cratere, e doveva essere uguale e distante dalla prima per generarlo in modo così preciso.

La domanda che stuzzica la curiosità è cosa fosse questo carico utile: “Ovviamente, non abbiamo idea di cosa potrebbe essere stato, forse qualche struttura di supporto aggiuntiva, o strumentazione aggiuntiva, o qualcos'altro. Probabilmente non lo sapremo mai”, ha dichiarato Campbell in un comunicato stampa. I dettagli della ricerca “Physical Characterization of Moon Impactor WE0913A” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Planetary Science Journal.

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