Stanotte brilla la Superluna Piena Fredda, a che ora vederla tra il 4 e 5 dicembre e perché si chiama così

Nella notte tra il 4 e il 5 dicembre 2025, esattamente alle 00:14 di venerdì 5, si verificherà l'ultimo plenilunio dell'anno, la Luna Piena Fredda, che quest'anno sarà anche una Superluna. Con il termine “Superluna” si intende una Luna Piena prossima al perigeo, cioè alla distanza minima dalla Terra; ciò significa che nel cielo il satellite naturale appare più grande e brillante del normale. Nel caso del plenilunio del 5 dicembre, il disco lunare “apparirà all’incirca il 7% più grande e il 15% più luminosa di una Luna piena media”, ha affermato l'astrofisico Gianluca Masi, fondatore e responsabile e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project (VTP), che trasmetterà una diretta streaming del fenomeno astronomico a partire dalle 21:00 ora italiana del 4 dicembre.
Il nome Luna Piena Fredda del plenilunio di dicembre deriva dalla tradizione dei nativi americani Mohawk, come spiegato da Almanac.com. Si tratta chiaramente di un riferimento al gelo del primo mese dell'inverno. Il plenilunio di dicembre è conosciuto anche con il nome di Luna della Lunga Notte (Mohicani) “perché sorge durante le notti più lunghe dell'anno, vicino al solstizio d'inverno, e rimane sopra l'orizzonte per un periodo prolungato”, evidenzia il portale. Tra gli altri nomi noti vi sono anche Luna di Brina (Cree), Luna di Neve (Haida, Cherokee) e Luna del Creatore d'Inverno (Abenaki Occidentali), sempre per quel che concerne il clima, mentre gli Anishinaabe la chiamavano Piccola Luna Spirituale e gli Oglala Luna degli alberi scoppiettanti, con riferimento al rumore dei rami sotto il peso delle nevicate. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla Superluna Fredda del 5 dicembre, la terza superluna consecutiva.
A che ora vedere la Superluna Piena Fredda tra il 4 e 5 dicembre 2025
La fase effettiva di plenilunio, che è un momento esatto e non un giorno interno, verrà raggiunta 14 minuti dopo la mezzanotte di venerdì 5 dicembre 2025, come indicato nella rubrica “Il cielo del mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI). Fortunatamente, ai nostri occhi il disco lunare appare pieno per circa tre giorni, con al centro quello del plenilunio; ciò significa che potremo godere della Superluna Piena Fredda già dalla sera di oggi (giovedì 4) e fino al 6, nella speranza che il meteo non giochi brutti scherzi.
Per chiunque non potesse ammirare lo spettacolo con i propri occhi, il Virtual Telescope Project trasmetterà una diretta streaming a partire dalle 21:00 di stasera, che potrete seguire nel box qui di seguito. Curiosamente, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre la Luna è stata circondata da uno spettacolare Anello di 22°, un fenomeno ottico che si è manifestato nel cielo dei Castelli Romani. L'anello si forma solo in specifiche condizioni atmosferiche e quando la Luna è molto luminosa (ma può coinvolgere anche il Sole).
Perché la Luna Piena Fredda di dicembre 2025 è una Superluna
Col termine “Superluna” si intende una Luna Piena prossima al perigeo, ovvero alla distanza minima tra il satellite naturale e la Terra. Ne consegue pertanto che il disco lunare appare più grande e brillante del normale, ecco perché parliamo di Superluna. Nel caso specifico della Superluna Piena Fredda, essa apparirà circa il 7 percento più grande e il 15 percento più luminosa di una Luna piena media, ciò nonostante si tratta di “un’esigua differenza che potrebbe facilmente sfuggire anche agli osservatori del cielo più esperti”, come spiegato dall'astrofisico Gianluca Masi. Lo scienziato ha aggiunto che siamo innanzi a “variazioni modeste, tutt’altro che eclatanti, che però aggiungono fascino all’evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato, inaccessibile e dimenticato”. Alle 00:14 di venerdì 5 dicembre la Luna raggiungerà la fase di plenilunio circa 12 ore dopo aver raggiunto il perigeo a 356.961 chilometri, contro i 384.000 di distanza media. Quella di dicembre 2025 è la terza Superluna dell'anno consecutiva, dopo quelle di ottobre e novembre.
Perché la Luna Piena di dicembre si chiama "Fredda"
Come accade per la stragrande maggioranza dei pleniluni, anche la Luna Piena di dicembre ha un nome legato alla tradizione dei nativi americani, che scandivano i propri mesi con un calendario lunare e non con il gregoriano che usiamo noi. In questo caso il nome “Fredda” deriva dalla tradizione culturale dei Mohawk, il cosiddetto “Popolo della pietra focaia” originario di una valle tra gli Stati Uniti e il Canada e parte degli Irochesi. I mohawk sono noti al grande pubblico soprattutto per il caratteristico taglio dei capelli a cresta.
I nativi americani omaggiavano ciascun mese lunare assegnandogli un nome legato a un evento naturale di grande significato per la vita della comunità, dai fenomeni naturali ai raccolti, passando per caccia e pesca. L'inverno nordamericano era durissimo da superare, pertanto diversi pleniluni invernali hanno nomi che fanno riferimento al freddo, al gelo e alle nevicate. Il nome “Luna Piena Fredda” di dicembre ricorda proprio l'entrata nel periodo più rigido dell'anno, che rappresentava una seria minaccia alla sopravvivenza.
Come fotografare la Luna Piena con lo smartphone
La Luna Piena è bellissima, ma non è un soggetto semplice da fotografare a causa della notevole luminosità. Non a caso i momenti migliori per immortalarla sono attorno alle fasi intermedie (Primo Quarto e Ultimo Quarto), che permettono di osservare con nitidezza i dettagli superficiali. I pleniluni possono essere fotografati anche con uno smartphone, ma per evitare il classico effetto della “palla bianca” dovuta alla sovraesposizione bisogna evitare di utilizzare le modalità automatiche. Diversi smarphone moderni hanno una modalità Luna che andrebbe privilegiata, anche per gli "aiutini" che offre nel file finale se non si è amanti della post produzione fotografica.
Per chi invece vuole sperimentare, il consiglio è quello di bloccare lo smartphone con un treppiede o contro una parete (o comunque una superficie che lo tenga in piedi) e usare la modalità manuale. Si consiglia di abbassare il valore degli ISO entro i 100 / 200, mentre il tempo di esposizione deve essere brevissimo per evitare di sovraesporre il disco lunare: 1/300 potrebbe andare bene, ma dipende da vari fattori, compreso l'utilizzo dei moderni teleobiettivi che si fissano davanti alla fotocamera dei telefoni. La messa a fuoco deve essere messa su infinito. Consigliamo di provare diversi parametri, fino a trovare le impostazioni preferite. Ricordiamo che file di uscita in .jpg è già compresso e ottimizzato, ma per i più esperti il consiglio è di mettere mano sul file RAW che alcuni telefoni permettono di creare. Contiene tutte le informazioni su luce, colori etc etc e permette un'elaborazione molto più approfondita e raffinata.