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Smettere di bere migliora la cognizione in meno di 3 settimane: lo studio

Una ricerca francese ha dimostrato che chi smette di bere dopo soli 18 giorni ha un significativo miglioramento nella memoria, nella fluidità verbale e in altri parametri cognitivi.
A cura di Andrea Centini
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Chi smette di bere ottiene miglioramenti significativi nella cognizione dopo appena 18 giorni, meno di tre settimane. L'aspetto più significativo è che i benefici neuropsicologici riguardano persone affette da disturbo da uso di alcol (AUD) nella forma severa, ovvero gli alcolisti. Smettere di bere, dunque, non solo offre enormi vantaggi dal punto di vista fisico e mentale – del resto si tratta di uno dei principali fattori di rischio per malattie gravi e mortali –, ma anche da quello della cognizione, con un miglioramento nella memoria, nella fluidità verbale e nelle metriche visuospaziali.

A determinare che chiudere con l'alcol “cancella” i deficit neuropsicologici legati all'AUD è stato un team di ricerca francese coordinato da scienziati del Servizio di Psichiatria e Dipendenze e del Gruppo di ricerca su alcol e farmacodipendenza (GRAP) dell'Università della Piccardia Jules Verne, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Caen Normandy University. I ricercatori, guidati dal professor Bernard Angerville, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver coinvolto in un apposito studio 32 pazienti con disturbo da uso di alcol, la maggior parte dei quali uomini (24). L'età media era di 45,5 anni.

Il professor Angerville e colleghi li hanno sottoposti al test di valutazione del danno neuropsicologico correlato all'alcol (BEARNI), il gold standard nella ricerca scientifica per determinare l'impatto sulla cognizione del vizio del bere. I partecipanti hanno smesso di bere attraverso uno specifico programma di disintossicazione e seguendo una terapia orale a base di tiamina o vitamina B1, che è la vitamina più influenzata nel metabolismo dell'alcol e dunque carente negli alcolisti. I ricercatori hanno sottoposto i partecipanti al test BEARNI a 8 giorni dall'avvio della terapia e il 60 percento di essi mostrava ancora vari disturbi cognitivi. Dopo 18 giorni, quando è stato nuovamente condotto il test, tuttavia è stato rilevato un significativo miglioramento nel 63 percento dei partecipanti, tanto da aver raggiunto punteggi nella norma, se confrontati con quelli del gruppo di controllo composto da 32 persone. In altri termini, avevano completamente superato i deficit-

Tra gli aspetti migliorati figurano la fluidità verbale, la memoria e le metriche visuospaziali. Il miglioramento si è verificato prima di quanto osservato in altri studi condotti in precedenza. I risultati donano speranza a tutti colori che combattono con la dipendenza da alcol. I dettagli della ricerca “Early Improvement of Neuropsychological Impairments During Detoxification in Patients with Alcohol Use Disorder” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Alcohol and Alcoholism.

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