Shenzhou-20, astronauti cinesi bloccati sulla stazione Tiangong: sospetto impatto di detriti spaziali

I tre astronauti della missione Shenzhou‑20 – Wang Jie, Chen Zhongrui e Chen Dong – restano a bordo della Stazione spaziale Tiangong dopo che la China Manned Space Agency (CMSA) ha comunicato il rinvio del rientro, originariamente previsto per mercoledì, a causa del sospetto impatto di detriti spaziali contro la navicella.
L’agenzia cinese ha spiegato in una nota che “l’analisi dell’impatto e la valutazione del rischio sono in corso” e che la decisione è stata presa “per garantire la sicurezza degli astronauti e il pieno successo della missione”.
In orbita da sei mesi, i tre astronauti cinesi avevano completato le attività programmate e il passaggio di consegne con la missione successiva, restando ora in attesa degli esiti tecnici per il via libera al ritorno sulla Terra.
La vicenda ricorda, per certi versi, quella dei due astronauti americani Suni Williams e Butch Wilmore, bloccati per nove mesi sulla Stazione spaziale internazionale (ISS) dopo che problemi tecnici alla navicella Starliner della Boeing avevano impedito il loro rientro.
Sospetto impatto di detriti spaziali contro la navicella della Shenzhou-20
Il rinvio del rientro degli astronauti della missione Shenzhou-20 ha riacceso l’attenzione sui crescenti rischi legati all’affollamento dell’orbita terrestre bassa, dove migliaia di frammenti di vecchi satelliti e razzi dismessi rappresentano una minaccia costante per le missioni con equipaggio.
Secondo le ultime stime dell’Agenzia spaziale europea (ESA), attorno alla Terra orbitano oltre 1,2 milioni di oggetti più grandi di un centimetro e circa 50.000 superiori ai 10 centimetri, mentre circa 43.000 sono costantemente monitorati dai sistemi di sorveglianza.
Anche un frammento di pochi millimetri può causare danni significativi: i detriti, spiega la NASA, viaggiano a velocità che possono raggiungere anche i 28.000 chilometri orari.
La ISS, come la stazione Tiangong e le navette degli equipaggi dispongono di sistemi di allerta e di manovra per evitare collisioni, ma la localizzazione dei microdetriti resta una delle sfide più difficili della sicurezza orbitale.
La missione Shenzhou-20, lanciata il 24 aprile 2024, rappresenta una tappa chiave nel programma spaziale cinese, che punta a mantenere la stazione Tiangong abitata in modo permanente e a consolidare la presenza del Paese nello spazio a lungo termine. Il rinvio del rientro, sebbene precauzionale, evidenzia la crescente complessità delle operazioni orbitali e la necessità di garantire la sicurezza degli equipaggi in un ambiente sempre più congestionato.