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Samantha Cristoforetti si occuperà di Gateway, la prima stazione spaziale che orbiterà attorno alla Luna

Lo ha rivelato l’astronauta italiana, recentemente rientrata dalla missione sulla Stazione spaziale internazionale. “L’Italia contribuirà alla costruzione del modulo abitativo principale”.
A cura di Valeria Aiello
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Samantha Cristoforetti si occuperà della Lunar Gateway, la prima stazione spaziale che orbiterà attorno alla Luna, il cui lancio è pianificato per il novembre 2024. Lo ha rivelato l’astronauta italiana a margine dei lavori della 15esima Conferenza europea sullo Spazio: “Sono tornata dalla Stazione spaziale da pochi mesi e adesso sono nella fase di post-flight: sto chiudendo le ultime attività di esperimenti e c'è un'attività abbastanza intensa di comunicazione sulla missione, fino alla metà della primavera – ha ricordato Cristoforetti –  . Poi inizierò a occuparmi in parte di Gateway, che è questa stazione spaziale che costruiremo nei prossimi anni in orbita attorno alla Luna e per la quale l’ESA (l’Agenzia spaziale europea), con un contributo molto importante dell'Italia, costruisce un modulo abitativo, che è il modulo abitativo principale. Sicuramente aiuterò, per una parte del mio tempo, su questo”.

Cristoforetti, Lunar Gateway e non solo

Il futuro della prima donna europea al comando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in occasione della sua seconda missione a bordo dell’ISS che si è conclusa lo scorso 14 ottobre con l’ammaraggio nell’Atlantico, nonché prima europea ad aver completato una passeggiata spaziale e a detenere il record di volo spaziale ininterrotto più lungo per un astronauta europeo, passerà anche per “lo Space Summit, questo grande summit che abbiamo a fine anno” ha aggiunto la 45enne, che è stata anche la prima donna italiana a far parte degli equipaggi dell’ESA.

In riferimento al settore spaziale europeo e, in particolare, italiano, Cristoforetti ha precisato: “Il nostro Paese è uno degli attori principali nel mondo spaziale in ambito europeo, uno dei maggiori contributori al budget dell’Agenzia spaziale europea ma anche alle attività che svolgiamo in collaborazione con la Commissione europea”. L’Italia, evidenzia l’astronauta italiana “punta ad acquisire autonomia, che significa la capacità di mandare nello Spazio astronauti a bordo di veicoli europei piuttosto che, come fatto finora, ottenere possibilità di volo su veicoli russi o americani”.

Per “accesso autonomo per gli astronauti in Europa” si intende “la capacità autonoma di mandare esseri umani nello Spazio piuttosto che, come è successo finora, acquisire delle possibilità di volo su veicoli in passato russi, ora americani” ha puntualizzato. ”Credo che siamo in un momento estremamente importante e anche delicato per l’Europa spaziale. Da una parte c’è una grande consapevolezza dell’importanza del settore spaziale per aspetti strategici che vanno dal combattere il cambiamento climatico e diventare sempre più resilienti al cambiamento climatico, aspetti di sicurezza, aspetti di risposta alle situazioni di crisi, aspetti di mantenimento e messa in sicurezza delle orbite, dell’ambiente spaziale, con tutti i servizi e i benefici che vengono dallo sfruttamento dell'orbita e degli assetti spaziali, fino all'autonomia dell’accesso allo Spazio sia per satelliti che, in prospettiva, un giorno, anche per esseri umani. Dall’altra c’è una necessità di agire”.

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