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Questo pianeta è il candidato perfetto per essere abitato dall’uomo: cos’è Gliese 12b

Un team internazionale di astrofisici ha scoperto un nuovo esopianeta nella costellazione dei Pesci: è piccolo quanto la Terra, non è troppo lontano e ha una temperatura superficiale che potrebbe rendere possibile la presenza di acqua liquida. Ma per essere certi che possa essere abitabile per l’uomo sono necessari ulteriori studi sull’eventuale presenza di atmosfera.
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Per Christopher Nolan è stato lo spunto per uno dei suoi capolavori, il pluripremiato Interstellar, ma la ricerca di altri pianeti abitabili non è solo materia da film di fantascienza. Da tempo infatti gli astrofisici di tutto il mondo esplorano lo Spazio sperando di imbattersi prima o poi in un pianeta che possa ospitare la specie umana.

Ora questo sogno potrebbe essere un po' più vicino. Il merito è di un gruppo internazionale di astrofisici, che ha casualmente fatto una scoperta davvero unica: studiando lo Spazio hanno osservato in modo indiretto per la prima volta un nuovo esopianeta – così si chiamano i pianeti che non appartengono al Sistema Solare – relativamente vicino alla Terra che sembra avere tutte le carte in regola per essere potenzialmente abitabile dall'uomo.

Cos'è il pianeta appena scoperto

Quando Shishir Dholakia, il dottorando in Astrofisica dell'University of Southern Queensland, in Australia, che per primo si è reso conto della scoperta che aveva appena fatto il suo team, non poteva credere ai suoi occhi. Gliese 12b – così lo hanno chiamato dal nome della stella attorno cui orbita – è infatti molto simile alla Terra per diversi aspetti e non è nemmeno troppo lontano da noi.

A 40 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione dei Pesci, Gliese 12b è un po' più piccolo del nostro pianeta, più o meno quanto Venere, orbita intorno alla sua stella (quella che per noi è il Sole) ogni 12,8 giorni e in base ai calcoli dei ricercatori sembra avere una temperatura superficiale intorno ai 42°C, quindi non eccessivamente superiore a quella Terra.

Quest'aspetto è molto importante perché si tratta di una delle temperature superficiali più basse tra tutte quelle stimate sugli altri circa 5.000 esopianeti scoperti finora dall'uomo. Questo fa ben sperare sulla possibilità che nel pianeta ci sia acqua allo stato liquido e quindi forse anche vita. Questa è infatti la condizione indispensabile per poter immaginare che possa o meno essere abitabile dall'uomo. Tuttavia, l'eventuale presenza di atmosfera potrebbe rendere vana ogni speranza.

Perché la presenza di atmosfera può fare la differenza

Come si legge nello studio, pubblicato sulle note mensili della Royal Astronomical Society dell'Università di Oxford, quella stimata è la cosiddetta "temperatura di equilibrio", ovvero la temperatura che il piante avrebbe in assenza di atmosfera. Ecco perché prima di poter essere certi dell'effettiva temperatura del pianeta bisogna continuare a studiarlo.

Per avere un'idea di quanto sia necessario stabilire la presenza e le eventuali caratteristiche dell'atmosfera di Gliese 12b basta osservare il caso di Venere: anche questo pianeta è molto simile alla Terra, ma le particolari condizioni della sua atmosfera, composta per il 96% di anidride carbonica e per il 4% di azoto – portano la temperatura superficiale intorno ai  400°C, livelli che lo rendono decisamente non abitabile.

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