239 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Queste “micro-fabbriche” di farmaci impiantabili sconfiggono il cancro ai polmoni in una settimana

I promettenti risultati osservati nei modelli murini sono l’ultimo di una serie di successi per l’innovativo approccio terapeutico che ha recentemente avuto il via libera della FDA alla sperimentazione nelle pazienti con tumori ovarici.
A cura di Valeria Aiello
239 CONDIVISIONI
Immagine

Un innovativo approccio terapeutico per la cura del cancro, sviluppato dai ricercatori della Rice University di Houston, in Texas, ha dimostrato di poter sconfiggere in maniera efficace i tumori del mesotelio in modelli murini, rafforzando le basi per il potenziale impiego di questa strategia nel trattamento del mesotelioma pleurico nell’uomo, un tipo di neoplasia che colpisce il mesotelio della pleura, la sottile membrana che riveste i polmoni e la parete interna del torace. Per i ricercatori si tratta dell’ultimo di una serie di successi raggiunti da questo promettente metodo terapeutico, basato sull’impianto di “micro-fabbriche” di farmaci simili a piccole perline ma costituite da sfere di alginato caricate con decine di migliaia cellule geneticamente modificate che producono interleuchina-2, una citochina che stimola i globuli bianchi a riconoscere e combattere alcune forme di cancro. Tale procedura, che in seguito ai risultati dei test pre-clinici ha recentemente avuto il via libera della FDA alla sperimentazione nelle pazienti con tumori ovarici (prevista in autunno), è ora stata testata in modelli murini per sradicare i mesoteliomi, inserendo le fabbriche di farmaci accanto ai tumori e all’interno della pleura.

Queste micro-fabbriche hanno un diametro di appena 1,5 millimetri e, come detto, forniscono IL-2 direttamente ai tumori. L’uso di IL-2 e di altre citochine è già stato approvato dalle principali Agenzie di regolamentazione dei farmaci per il trattamento di diverse forme tumorali, ma le terapie esistenti prevedono l’infusione endovenosa di alte dosi questi composti, spesso con diversi effetti collaterali. Pertanto, i ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione sullo sviluppo di una tecnologia di somministrazione che fornisse dosi elevate di IL-2 al solo sito del cancro stesso, senza produrre particolari aumenti sistemici dei livelli di citochine.

Nello studio pre-clinico, pubblicato online su Clinical Cancer Research, il team della Rice University in collaborazione con i ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston, ha testato gli impianti sia da soli, sia in combinazione con un inibitore del checkpoint mirato alla proteina PD-1, un tipo di farmaco che non affronta direttamente il cancro ma allena il sistema immunitario ad identificare ed eliminare meglio le cellule immunitarie. Da soli, dopo 1 settimana di trattamento, gli impianti di micro-fabbriche hanno ridotto il carico tumorale di oltre l’80% negli animali con mesotelioma. Quando invece sono stati combinati con l’inibitore del checkpoint, hanno completamente eradicato i tumori in tutti e sette i topi che sono stati trattati.

I nostri dati mostrano che la consegna di queste particelle di immunoterapia, a livello locale, in questi topi che hanno il mesotelioma, ha determinato risposte terapeutiche particolarmente attive e molto efficaci – ha affermato l’oncologo e co-autore dello studio Bryan Burt del Baylor College of Medicine – . In effetti, non avevo mai visto sradicare questo tipo di tumori con una tale efficacia, come accaduto in questi modelli murini”.

Visti i risultati pre-clinici, i ricercatori ritengono che, come accaduto per il trattamento del cancro ovarico, questa strategia terapeutica possa avanzare rapidamente verso il processo di sperimentazione clinica , con i primi test nell’uomo per il trattamento del mesotelioma che potrebbero essere avviati già nella seconda metà del 2023.

A questa opportunità potrebbe presto aggiungersi un ulteriore potenziale per andare ben oltre il mesotelioma, come del resto ipotizzato fin dal principio dagli studiosi, il cui primo obiettivo è stato quello di sviluppare una piattaforma terapeutica che potesse essere utilizzata per diversi disturbi del sistema immunitario e forme di cancro. Questo intento si è infatti già tradotto nella messa a punto di fabbriche di farmaci per il trattamento dei danni causati agli infarti e per la produzione di insulina per i diabetici di tipo 1.

239 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views