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Pioggia di stelle cadenti nel cielo di dicembre: quando vedere le Geminidi a occhio nudo

In questi giorni è possibile ammirare nel cielo le più belle stelle cadenti della stagione, le Geminidi. Ecco come e quando osservare le meteore generate dall’asteroide Fetonte.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office
Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office

Tra il 10 e il 15 di dicembre si può ammirare nel cielo la massima attività dello sciame meteorico delle Geminidi, le “stelle cadenti” più affascinanti di questa stagione. Il picco massimo si è verificato nella notte tra martedì 13 e mercoledì 14, tuttavia le Geminidi hanno ancora moltissimo da offrire almeno per questa e la prossima notte (ma saranno visibili fino al 19). Come spiegato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), infatti, si tratta di una corrente meteorica “comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quella delle Perseidi di agosto”, le cosiddette Lacrime di San Lorenzo, le più amate e spettacolari (anche per ragioni climatiche). Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo.

Per osservare nel cielo le Geminidi (o Gemellidi) bisogna innanzitutto tenere in considerazione il radiante, ovvero lo spazio del cielo da cui le "fiammate luminose" sembrano originare. Esso corrisponde alla costellazione che dà il nome allo sciame meteorico, in questo caso specifico la bella costellazione dei Gemelli. In questo periodo dell'anno sorge nel cielo nordorientale attorno alle 18:00 (ora di Roma). Il radiante delle Geminidi si trova esattamente pochi gradi più in alto rispetto alla brillante stella Castore, la “testa” del secondo gemello (Polluce rappresenta quella del primo). Individuarlo nel cielo sarà dunque piuttosto semplice. Come sempre non è necessario puntare lo sguardo solo verso il radiante, ma va tenuto sotto controllo l'intero cielo orientale, dato che le meteore – prodotte dall'ablazione dei detriti – possono attraversare un'ampia porzione della volta celeste.

Geminidi. Credit: Stellarium
Geminidi. Credit: Stellarium

Purtroppo le scie luminose potranno essere ammirate agevolmente – a occhio nudo, non servono strumenti – solo nella prima parte della serata / notte, a causa della presenza ingombrante della Luna, prossima alla fase di Ultimo Quarto (attesa per le 09:56 di venerdì 16). Questa sera, mercoledì 14, il satellite della Terra sorgerà attorno alle 22:20 ora di Roma, riducendo sensibilmente l'osservabilità delle meteore meno luminose. Anche il meteo sarà una grossa incognita su larga parte dell'Italia, tra freddo pungente, piogge intense e cielo generalmente molto nuvoloso.

Ricordiamo che le Geminidi sono stelle cadenti molto peculiari, poiché non generate da una tipica cometa ma da un asteroide, 3200 Phaethon (Fetonte), caratterizzato da un diametro di circa 5 chilometri. La natura del corpo celeste è comunque ancora dibattuta tra gli esperti. Quando si avvicina di più al Sole e alla Terra nel suo moto orbitale, Fetonte rimpingua la scia di detriti e polveri che si lascia alle spalle, aumentando il tasso orario zenitale (ZHR, ovvero il numero di meteore visibili ogni ora) delle Geminidi fino a 120, paragonabile appunto a quello delle Perseidi. Gli scienziati ritengono che lo sciame meteorico scomparirà nel giro di un secolo, dopo essere stato scoperto la prima volta nel 1862 (solo negli anni '80 si è capito che l'oggetto progenitore fosse un asteroide).

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