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Persi i contatti col rover cinese Zhurong: dopo Insight Marte ha “reclamato” un altro tributo

Il rover cinese Zhurong non si è “risvegliato” dopo il lungo periodo di sospensione in cui era stato messo, per superare il rigido inverno marziano.
A cura di Andrea Centini
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Credit: CNSA
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A poche settimane dalla perdita del lander Insight della NASA, un altro robot si è probabilmente spento per sempre sull'aspro suolo di Marte. In base a quanto comunicato da una fonte anonima al South China Morning Post, infatti, il rover cinese Zhurong non si sarebbe risvegliato dopo un lungo periodo di sospensione in cui era stato messo per sopravvivere al rigidissimo inverno marziano. Il rover, entrato in modalità “ibernazione” il 18 maggio del 2022, avrebbe dovuto riattivarsi spontaneamente sei mesi dopo, a dicembre 2022, dopo l'accumulo di sufficiente energia dai pannelli solari. Ma non l'ha fatto e continua a non comunicare con il centro di comando sulla Terra. Sebbene non si possa ancora dichiarare ufficialmente la sua “morte”, l'esperienza fatta con i precedenti mezzi inviati su Marte suggerisce che vi siano poche speranze.

L'inverno marziano è infatti veramente infernale per rover e lander, a causa delle temperature estremamente basse e le colossali tempeste di sabbia che imperversano sulla superficie del pianeta. I pannelli solari possono riempirsi di polvere e regolite, impedendo alle batterie di ricevere l'energia necessaria per ricaricarsi. Anche se alcuni robot dispongono di sistemi per scrollarsi di dosso la polvere, nel caso del rover Zhurong questo sistema non funziona in modalità ibernazione. È possibile che durante il lungo periodo di stand by sia stato talmente ricoperto da non avere più energia a disposizione per riattivarsi. Una grave perdita per il programma spaziale cinese, sebbene la sua missione sia stata un successo e abbia funzionato più a lungo di quanto preventivato all'inizio. Anche il lander Insight e i rover Spirit e Opportunity, tutti dell'agenzia aerospaziale statunitense, si sono spenti per sempre a causa della polvere depositata sui pannelli solari.

Credit: CNSA
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Il rover Zhurong a sei ruote era “ammartato” assieme al lander Tianwen-1 nel maggio del 2021 e doveva operare per circa 3 mesi, ma è rimasto attivo per un anno intero percorrendo un paio di chilometri nell'Utopia Planitia, dove è andato a caccia di dati sul suolo marziano, sulla struttura geologica e sull'atmosfera, cercando al contempo prove della vita passata sul Pianeta Rosso. Dopo un anno gli scienziati del programma spaziale cinese hanno deciso di metterlo in sospensione per superare l'inverno, ma come indicato il rover da allora non si è più risvegliato. Incredibilmente, sembra che gli scienziati cinesi abbiano difficoltà anche a mettersi in contatto con l'orbiter della missione Tianwen-1, “interpellato” per provare a comunicare con il rover e analizzare l'area in cui è stato posto in ibernazione. Sembra vi siano difficoltà nell'agganciare il segnale del veicolo spaziale in orbita attorno al pianeta, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.

La speranza è che i problemi con la sonda vengano risolti e che il rover si risvegli improvvisamente dal suo letargo, ma non è inverosimile immaginare la fine della missione, comunque un successo per la Cina, che sta raggiungendo traguardi significativi nell'esplorazione spaziale. Secondo la NASA Pechino potrebbe addirittura reclamare dei territori ricchi di giacimenti sulla Luna, dopo averli esplorati con la scusa della ricerca scientifica.

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