50 CONDIVISIONI

Perché lo sciroppo per la tosse può essere pericoloso (e addirittura mortale) per i bambini

Lo spiega un team di esperti australiano dove ha condotto un studio sui casi di avvelenamento e ricoveri di bambini dopo la somministrazione di sciroppi per la tosse.
A cura di Valeria Aiello
50 CONDIVISIONI
Immagine

Cosa fare se il bambino ha la tosse? E qual è lo sciroppo migliore per i bambini? Sono tantissimi i genitori che si domandano come calmare la tosse nei più piccoli che, nella maggior parte dei casi, è dovuta a infezioni delle vie aeree che spesso scatenano raffreddori, influenza e infiammazioni delle vie aeree, come bronchiti, faringiti e tracheiti, e nei casi più gravi anche pertosse e broncopolmoniti.

Un rimedio per alleviare una tosse secca o grassa potrebbe essere lo sciroppo ma, in verità, l’uso di questi medicinali è una questione piuttosto controversa, perché ci sono poche prove sull’efficacia di questi farmaci nei bambini ma un’ampia gamma di studi che documenta un elevato numero di effetti collaterali ed eventi avversi. Tra le crescenti prove di danni da avvelenamenti e decessi, molti Paesi, inclusa l’Australia, hanno posto limitazioni sull’uso di medicinali per la tosse, in modo che non possano essere somministrati ai bambini di età inferiore ai 6 anni.

Cosa c’è negli sciroppi della tosse?

I principi attivi contenuti negli sciroppi della tosse variano a seconda del loro beneficio dichiarato. Possono contenere soppressori della tosse (smorzando il riflesso della tosse nell’organismo), espettoranti e mucolitici (entrambi aiutano a eliminare il catarro). Altri medicinali commercializzati per il raffreddore e l’influenza spesso contengono decongestionanti (per alleviare il naso chiuso) e antistaminici sedativi per alleviare gli starnuti, arrestare il naso che cola e favorire il sonno.

I farmaci più rischiosi sono quelli ad azione sedativa, come gli antistaminici sedativi. “Se da un lato la sedazione può essere un effetto desiderato per i genitore con un bambino insonne, i bambini più piccoli sono particolarmente a rischio di gravi danni o morte” spiegano Rose Cairns, docente di Farmacia all’Università australiana di Sydney e Nial Wheate, professore Associato della Sydney Pharmacy School presso lo stesso ateneo che, nell’ambito di una nuova ricerca, pubblicata sul Medical Journal of Australia, mostrano che limitare l’uso di farmaci per la tosse e il raffreddore nei bambini si traduce in una diminuzione significativa e sostenuta degli avvelenamenti.

Gli sciroppi che non contengono sedativi sono probabilmente più sicuri, ma ci sono pochissimi studi sulla sicurezza e l’efficacia di questi prodotti nei bambini – aggiungono i due esperti su The Conversation – . Sono stati segnalati eventi avversi tra cui agitazione e psicosi, specialmente con un uso eccessivo”.

Il sovradosaggio può derivare da un’errata lettura dell’etichetta, oppure dall’uso intenzionale di maggior quantità di prodotto, nella speranza che funzioni meglio, oppure dalla somministrazione di dosi extra involontarie e l’uso di dispositivi di misurazione imprecisi, come cucchiai domestici. “I bambini sotto i due anni – proseguono Cairns e Wheate – sono maggiormente a rischio di un’overdose fatale da sciroppi per la tosse. Ma l'autorità di regolamentazione australiana sconsiglia l’uso di sciroppi per la tosse a chiunque abbia meno di sei anni”.

La loro ricerca ha esaminato gli errori di dosaggio, eventi avversi a dosi corrette e ingestioni accidentali, come quelle che si possono verificare quando un bambino si avventura nell’armadietto delle medicine, prima e dopo che il governo australiano ha imposto modifiche ai foglietti illustrativi di questi prodotti. Dal 2012 e fino al 2020, in particolare, le etichette per i farmaci per la tosse e il raffreddore non potevano elencare istruzioni di dosaggio per i bambini sotto i 6 anni e dovevano riportare avvertenze aggiuntive. Dal 2020, sono stati aggiunti degli avvertimenti sugli antistaminici sedativi, indicando che per nessun motivo (inclusi allergia e febbre da fieno) devono essere somministrati ai bambini sotto i 2 anni.

Il cambio di rotta ha comportato “un dimezzamento del tasso di chiamate ai centri antiveleni e un dimezzamento del tasso di ricoveri – precisano i due esperti – . Nonostante ciò, ogni anno vengono ancora effettuate centinaia di chiamate ai centri antiveleni australiani riguardanti questi prodotti nei bambini”.

Quando gli sciroppi per la tosse sono pericolosi

I danni legati alla somministrazione di sciroppi per la tosse sono stati documentati per lo più nei bambini più piccoli. “Ciò è probabilmente dovuto alle loro dimensioni ridotte, il che significa che basta meno medicinale per causare danni, e anche alla loro suscettibilità agli effetti sedativi a causa del loro cervello in via di sviluppo – osservano Cairns e Wheate – . Gli sciroppi per la tosse possono essere utilizzati nei bambini dai 6 agli 11 anni, tuttavia è necessaria cautela. Questi prodotti devono essere somministrati solo dopo il consulto medico”.

Cosa fare se il bambino ha la tosse?

La cosa migliore, indicano gli esperti, è fare riposare e rassicurare il bambino e, nel caso il medico o il pediatra indichi la necessità di somministrare dei farmaci, occorre controllare il dosaggio corretto sulla confezione in base al peso e all’età del bambino.

Se tuo figlio ha più di 12 mesi e ha una tosse grassa (che produce catarro in gola), puoi pensare di dargli del miele – consigliano Cairns e Wheate – . Ci sono prove crescenti che il miele può ridurre la produzione di muco e, quindi, la quantità di tosse”.

50 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views