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Perché la cacca è marrone, secondo la scienza

Il gastroenterologo Hannibal Person dell’Università di Washington spiega perché le feci assumono il caratteristico colore marrone.
A cura di Andrea Centini
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Tutti sappiamo che le feci sono generalmente marroni, ma perché hanno proprio questo colore? Alla domanda ha risposto dettagliatamente il professor Hannibal Person su The Conversation, in un articolo legato alla serie “Curious Kids”, in cui gli esperti risolvono i quesiti posti dai bambini di tutta le età. In questo caso la domanda è stata inviata da Ethan, un ragazzino di 9 anni che risiede nel Maryland. Lo scienziato, docente di Gastroenterologia ed Epatologia presso la Scuola di Medicina dell'Università di Washington, ha sottolineato che circa il 75 percento della cacca (ha utilizzato proprio il termine “poop”) è composto da acqua, mentre il restante 25 percento è cibo non digerito. Del resto il nostro organismo non può “assolutamente assorbire” tutto ciò che mangiamo e beviamo, specifica il professor Person.

Dunque, perché questa massa dal cattivo odore composta da acqua e cibo indigerito è proprio marrone? Tutto dipende da un composto chiamato stercobilina, una sostanza prodotta naturalmente dal nostro organismo che è appunto di questo colore. Si tratta di un prodotto legato alla scomposizione dell'emoglobina, “una proteina contenente ferro nei globuli rossi che consente il trasporto dell'ossigeno in tutto il corpo”, specifica l'esperto. Senza la stercobilina, le nostre feci avrebbero una colorazione pallida o addirittura bianca, spiega il gastroenterologo, “questo perché la maggior parte delle sostanze chimiche che danno i diversi colori al cibo vengono completamente scomposte durante il processo digestivo”.

La colorazione delle feci è intimamente connessa al ciclo di vita dei globuli rossi, che in media vivono per quattro mesi prima di essere sostituiti dal processo della ematopoiesi o emopoiesi, che avviene principalmente nel midollo rosso delle ossa. Quando gli eritrociti (globuli rossi) si deteriorano e l'emoglobina che contengono si rompe, il nostro organismo produce una sostanza chiamata bilirubina. La bilirubina in circolazione arriva fino al fegato, dove viene modificata “e quindi secreta nell'intestino tenue dal fegato sotto forma di bile”. La bile, conosciuta anche col nome di fiele, è un liquido di colore giallo-verdognolo che durante il digiuno viene depositato nella cistifellea, mentre quando si mangia viene secreto nel duodeno dove supporta il nostro organismo alla digestione e al metabolismo dei grassi. Come spiegato dal professor Person, mentre una parte della bilirubina viene utilizzata e riassorbita durante il processo della digestione, una parte viene decomposta in stercobilina che deve essere eliminata. Essa si congiunge con gli scarti del cibo, conferendo il caratteristico colore marrone alle feci.

Lo scienziato spiega che il colore della cacca può essere influenzato da una moltitudine di fattori, come ad esempio cosa e quanto mangiamo, oltre che dalle nostre condizioni di salute. In caso di diarrea, infatti, può risultare giallognola-verde perché contiene molta bile, questo perché attraversando troppo velocemente l'intestino non c'è tempo per la scomposizione della bilirubina in stercobilina. Quando si mangiano verdure come spinaci, broccoletti, cavoletti e simili le feci possono assumere un colore verde intenso, mentre con la barbabietola possono diventare rosse. Ovviamente esistono anche diverse patologie che possono influenzare la colorazione delle feci, pertanto il gastroenterologo raccomanda di controllare sempre le proprie feci prima di scaricare.

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