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Perché è pericoloso se un aereo perde il contatto radio come è successo al Roma-Berlino

Sebbene accada raramente con i moderni aerei di linea, la perdita di contatto radio con il controllo del traffico aereo (ATC) è un evento ancora possibile, come dimostrano i casi di scramble (il decollo di caccia intercettori) che balzano agli onori della cronaca nazionale. Ecco perché la perdita di contatti radio con le torri di controllo è possibile e perché è pericolosa.
A cura di Andrea Centini
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Il mantenimento del contatto radio con il controllo del traffico aereo o ATC (acronimo di Air Traffic Control) e gli altri aeromobili è un elemento fondamentale per la sicurezza dei voli. Per questa ragione, nel caso in cui dovesse essere perso il contatto radio, ci sono specifici protocolli da seguire da parte dei piloti e misure di sicurezza che possono essere attivate per verificare la situazione, potenzialmente molto pericolosa. In questa situazione, infatti, aumenta sensibilmente il rischio di collisioni aeree con altri velivoli, così come quello di violare i regolamenti sullo spazio aereo e di perdere la consapevolezza dell'ambiente circostante (si potrebbe finire in una violenta tempesta). Per tutte queste ragioni si attivano procedure di emergenza per ristabilire i contatti con l'aereo “disperso”, la più famosa delle quali è sicuramente lo scramble. Si tratta di un termine militare che identifica il decollo immediato di due caccia per intercettare il velivolo con cui non si riesce a comunicare, ma si attiva anche in presenza di un aereo non identificato che viola lo spazio aereo nazionale.

In Italia la nostra aeronautica militare dispone di quattro basi con caccia Eurofighter predisposti per lo scramble, ovvero il 36° Stormo di Gioia del Colle (Puglia), il 4° Stormo di Grosseto (Toscana), il 51° Stormo di Istrana (Veneto) e il 37° Stormo di Trapani Birgi (Sicilia). L'ultimo intervento di questo tipo nel nostro Paese si è verificato il 14 agosto 2023, con due caccia F-2000 Eurofighter inviati per intercettare un volo di linea Roma-Berlino, decollato da Ciampino. Il velivolo aveva perso i contatti radio e così è stata avviata la procedura di emergenza; ai due aerei militari (decollati da Grosseto) è stato dato il permesso di sfondare il muro del suono – che ha allarmato la popolazione a causa dei boom sonici – per raggiungere l'obiettivo il più velocemente possibile, ma non è stato necessario raggiungerlo per l'identificazione visuale, perché nel frattempo i piloti del volo di linea erano riusciti a ristabilire i contatti con l'ATC. In questi casi i caccia affiancano l'aereo con cui si sono persi i contatti o sconosciuto, i piloti militari verificano le intenzioni e, nel caso in cui continuasse a non rispondere o mostrasse comportamenti ostili, possono essere persino autorizzati all'abbattimento (dopo il via libera delle più alte cariche istituzionali).

Perdita dei contatti radio: un evento raro

Perdere il contatto radio con le torri di controllo del traffico aereo è comunque un evento molto raro, come spiegato dal portale specializzato simpleflyng.com. Le ragioni del fallimento delle comunicazioni possono essere diverse: guasti alle radio e problemi tecnici in generale, interferenze elettroniche, meteo avverso ed errori umani. I guasti ai dispositivi radio sono infrequenti nei moderni aerei di linea perché i velivoli hanno più di una radio (in alcuni casi anche 3 o 4) e una di esse viene impostata sulla cosiddetta “frequenza di guardia”, utilizzata dall'ATC quando c'è un problema con la radio principale utilizzata per le comunicazioni. È molto difficile che si guastino tutti i dispositivi di comunicazione su un aereo di linea, essendo sottoposti a costanti e certosini controlli, per questo i motivi più comuni di perdita di contatto radio sono errori umani. Ad esempio, come spiegato dall'Aviation Security Service, vi sono il cambio di frequenza improprio (selezione errata della frequenza), il volume abbassato e l'interruttore della radio spento, ma possono verificarsi anche piccoli guasti ai connettori delle cuffie, attivazione di interruttori automatici e così via. In genere sono tutte situazioni risolvibili che i piloti sistemano come si rendono conto del problema. Come ulteriore misura di sicurezza è stata inoltre introdotta una tecnologia chiamata Controller-Pilot Data Link Communications o CPDLC, che permette ai piloti di scambiare messaggi col controllo del traffico aereo indipendentemente dal monitoraggio delle radio.

Se è presente un guasto e la comunicazione con l'ATC è impossibile, i piloti al corrente della situazione devono rispettare una serie di protocolli stabiliti dall'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO), come ad esempio il mantenere una determinata rotta e altitudine ed eseguire lo squawking di uno specifico codice transponder. Lo squawk è numero composto da quattro cifre che identifica il velivolo, ma può essere cambiato dai piloti. Alcuni di questi codici sono specifici e inviano informazioni all'ATC: Il 7600, ad esempio, indica proprio che la radio è fuori uso (in genere fa scattare lo scramble); il codice 7700 indica un'emergenza a bordo (guasti, persone a bordo che hanno bisogno di assistenza medica); mentre il 7500 è il codice di dirottamento in corso. La perdita delle comunicazioni radio può essere molto pericolosa ed è per questo che il fenomeno è rigidamente regolamentato, anche per contrastare in tempo eventuali minacce, terroristiche e non.

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