Oggi la Terra raggiunge l’afelio, la massima distanza dal Sole: a che ora si verifica e cosa significa

Alle 22:00 ora italiana di oggi, giovedì 3 luglio, come specificato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), la Terra raggiungerà l'afelio, ovvero la massima distanza dal Sole. L'orbita del nostro pianeta attorno alla stella, infatti, non è perfettamente circolare, ma ellittica. Ciò significa che durante l'anno, che viene scandito dal moto di rivoluzione attorno al Sole, la Terra non si trova sempre alla stessa distanza, ma raggiunge un minimo e un massimo nel suo peregrinare nello spazio. Questi punti vengono chiamati dagli astronomi rispettivamente perielio e afelio. Il punto di distanza minima, il perielio, viene raggiunto tipicamente tra il 2 e il 5 gennaio (quest'anno è accaduto il 4 gennaio alle 14:43 ora italiana), mentre l'afelio tra il 3 e il 7 luglio. Come indicato, nel 2025 l'afelio verrà raggiunto proprio oggi giovedì 3 luglio, alle 22:00 ora italiana.
Ora, se queste date vi sembrano un po' controintuitive dal punto di vista delle meteorologico, è comprensibile. Del resto, la minima distanza viene raggiunta in pieno in inverno quando fa molto freddo, mentre quella massima si verifica in estate a luglio, che è normalmente il mese più caldo di tutto l'anno. Si potrebbe pensare che dovrebbe verificarsi il contrario, ma ciò non avviene per una semplice ragione: la distanza della Terra dal Sole influisce in minima parte sulle temperature. Il fattore più influente è infatti l'inclinazione dell'asse terrestre di 23,5 gradi. In parole molto semplici, durante l'estate boreale i raggi solari incidono in modo praticamente perpendicolare sulla superficie terrestre; ne consegue un irraggiamento molto più intenso e duraturo. Se a questo aggiungiamo che nell'emisfero settentrionale ci sono più terre emerse che hanno una bassa capacità termica, cioè si riscaldano e raffreddano molto velocemente, ne consegue la massima temperatura all'afelio e la minima al perielio, come spiegato in un articolo pubblicato dall'astrofisico Tony Phillips su Spaceweather.com.
A che ora si verifica l'afelio oggi 3 luglio: la Terra è alla massima distanza dal Sole
L'afelio del 2025 verrà raggiunto oggi giovedì 3 luglio alle 20:00 del Tempo Coordinato Universale (UTC), che corrispondono alle 22:00 in Italia. Il nostro fuso orario attuale, CEST (acronimo di Central European Summer Time), è infatti UTC+2 (ore). Ricordiamo che in inverno nel nostro Paese c'è un altro fuso orario, quello invernale chiamato CET (Central European Time), che corrisponde a UTC+1. Ecco perché il perielio del 4 gennaio si è verificato alle 14:43 in Italia, ovvero le 13:43 UTC.
Cosa significa l'afelio e perché si verifica
Il termine afelio deriva dal greco ed è l'unione delle due parole apó ed hélios. La prima significa “lontano da”, la seconda “Sole”, pertanto afelio vuol dire “lontano dal Sole”. Rappresenta il punto di distanza massima dell'orbita di un corpo celeste attorno alla stella del Sistema solare. Si applica infatti a pianeti, comete, asteroidi, pianeti nani etc etc, non solo alla Terra. Il motivo per cui esistono un afelio (la distanza massima dal Sole) e un perielio (la distanza minima) è dovuto al fatto che le orbite di questi oggetti attorno al Sole non sono perfettamente circolari, ma ellittiche. Un ellisse è un cerchio schiacciato, in pratica, pertanto un oggetto che orbita su un ellisse non si troverà sempre alla stessa distanza da un altro che si trova all'interno dello stesso. Ecco perché durante il moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole, che corrisponde esattamente all'anno siderale (365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi), il nostro pianeta raggiunge un afelio e un perielio.
Cosa comporta il fenomeno e perché non c'entra con le alte temperature
Come indicato, la distanza della Terra dal Sole influisce in minima parte sulla temperatura dell'aria superficiale, anche alla luce del fatto che la differenza tra distanza media del pianeta dal Sole e l'afelio è di appena il 2 percento. Il parametro che determina l'alternanza delle stagioni e i cambiamenti meteorologici che ne conseguono, con annessi picchi massimi e minimi delle temperature, è l'inclinazione dell'asse terrestre. La Terra, infatti, non ruota su se stessa come una trottola perfettamente verticale, ma è inclinata di circa 23,5 gradi. Questa inclinazione, di concerto con i moti celesti, fa sì che il pianeta riceva i raggi solari con diverse incidenze in base alle stagioni.
Durante l'estate boreale l'irraggiamento è praticamente perpendicolare, a 90°, pertanto risulta molto più intenso, diretto e prolungato, a differenza del periodo invernale, durante il quale i raggi solari arrivano in maniera molto più obliqua e quindi l'incidenza è “sfuggente” e poco riscaldante. Se a questo aggiungiamo il fatto che le terre emerse, più abbondanti nell'emisfero nord, hanno una bassa capacità termica rispetto all'acqua (che è più presente nell'emisfero sud), ne consegue che durante l'estate boreale il pianeta si riscalda molto di più e si raggiungono le temperature elevate in assoluto. A peggiorarle vi sono tuttavia le emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas climalteranti di origine antropica, che sono alla base del cambiamento climatico.