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Oggi il razzo cinese si schianterà sulla Terra: Italia ancora sulla traiettoria, ma rischio basso

La Sicilia, la Sardegna e parte della Calabria sono ancora potenzialmente esposte ai detriti del razzo cinese Long March 5B, che cadrà entro il primo pomeriggio.
A cura di Andrea Centini
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Lo stadio centrale del razzo cinese Long March 5B in caduta libera si schianterà sulla Terra quest'oggi, venerdì 4 novembre. Secondo gli ultimi calcoli del Center for Orbital Reentry and Debris Studies (CORDS) di Aerospace Corporation il rientro è atteso per le 11:20 del Tempo Coordinato Universale (UTC), con un margine di errore di più o meno 3 ore. Ciò significa che l'impatto si verificherà nel corso della mattinata, con un limite massimo previsto per le 15:20 ora italiana.

Credit: Aerospace Corporation
Credit: Aerospace Corporation

Il nostro Paese è ancora potenzialmente nel “mirino” dei detriti del razzo, come mostra la mappa del CORDS. Rispetto a ieri si è ridotta significativamente l'area di territorio italiano esposta al rischio, ma sono ancora interessate la Sicilia, la Sardegna e parte della Calabria. Tra le altre terre emerse in traiettoria vi sono tutta l'America centrale e parte di quella settentrionale, una larga porzione dell'Africa, la Spagna e il Portogallo in Europa, l'Australia meridionale, il Medioriente e alcune isole oceaniche.

Il rischio di uno schianto sulla superficie terrestre – e in particolar modo su centri abitati – è considerato assai remoto dagli esperti, dato che la Terra è ricoperta prevalentemente da mari e oceani, tuttavia le probabilità non sono affatto nulle. Si tratta del quarto razzo cinese coinvolto in un rientro incontrollato nel giro di due anni e mezzo e proprio il primo, precipitato all'inizio del 2020, finì su un villaggio della Costa d'Avorio. La notizia passò in secondo piano per via della pandemia di COVID-19. Altri tre lanci hanno tenuto con il fiato sospeso la comunità internazionale fino all'ultimo, quando i detriti del Long March 5B si inabissarono nell'Oceano Indiano.

Al momento non è ancora possibile determinare con precisione l'area dello schianto, ma gli esperti che monitorano il razzo comunicheranno nuovi aggiornamenti al più presto. La preoccupazione c'è perché lo stadio centrale del razzo è un corpo cilindrico lungo una trentina di metri e con una massa di oltre 23 tonnellate. In base ai calcoli degli scienziati, con simili dimensioni possono sopravvivere all'attrito con l'atmosfera terrestre pezzi compresi tra le 5 e le 9 tonnellate e schiantarsi al suolo. Nel caso in cui fossero coinvolti centri abitati vi sarebbe un rischio significativo di danni e vittime. Da non sottovalutare nemmeno l'impatto ambientale a causa della presenza di sostanze tossiche (come il propellente non utilizzato).

Il razzo in caduta libera è quello che ha portato in orbita il terzo e ultimo modulo della stazione spaziale cinese Tiangong, chiamato Mengian e lanciato il 31 Ottobre 2022 alle 08:37 ora italiana dal Wenchang Space Launch Site. La Cina e l'Agenzia spaziale cinese (China Manned Space Agency – CSMA) sono state accusate più volte di mettere in pericolo le persone e le infrastrutture a causa dei rientri incontrollati, ma hanno continuato su questa strada confidando nel basso rischio per la popolazione. La speranza è che anche in questo caso i detriti finiscano in mare aperto senza provocare danni.

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